CONOSCENZE
Dalle leggi della realtà naturale, dalla conoscenza di queste realtà parziali
e sempre in evoluzione, acquistare consapevolezza dell’insieme che è in noi ed
intorno a noi; è TEMPO ormai !
Di conseguenza tenere conto delle “modernità” conoscitive,
fare intimamente proprie quelle ricchezze, “obbligati” da quel poco di
intelligenza che il processo evolutivo ha finora concesso alla razza umana. Umanità parte di una relatività: Miliardi di diversi per attitudini,
emotività, ideali etc; NESSUNO ha più
meriti, più dignità di me ed io non ho
più meriti, più dignità di alcuno. Convinto che soltanto questa consapevolezza (utopia tra le sognate utopie) fatta propria da una sufficiente percentuale di Persone, potrà dare inizio ad un percorso verso un concreto e vero progresso della società umana armonicamente inserita, amalgamata in un pianeta meno disturbato da una "insopportabile", arrogante presenza umana.
Nella “Carta per un mondo non violento” redatta nel
2009 dai Premi Nobel per la Pace, nel
XII° Principio si proclama che i Governi DEVONO essere al servizio dei
cittadini, non l’inverso.
La grandezza, l’onore delle Nazioni DEVE
aver base non sulla potenza degli eserciti, sull’opulenza degli edifici
Istituzionali, sui segni di superbia ed arroganza, ma sulla edificazione di un dinamico
equilibrio che non escluda neanche un solo cittadino dagli essenziali diritti,
che non veli la dignità personale. Chi opera nel
pubblico, chi senza alcun obbligo ha
giurato di essere al servizio del popolo (e da questo pagato) deve essere consapevole,
con umiltà, che si è assunto un impegno importante e difficile; se non
ha questa consapevolezza vada a casa a dedicarsi al suo privato. Senza quanto detto si abbia il pudore di non
parlare di Democrazia.
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