In un mondo che vive, che è sempre vissuto nel relativo sia del tempo che dello spazio cercare verità assolute e parlarne è semplicemente inutile, ed è un atto di grave superbia tentare di avvicinarsi alla comprensione dell'assoluto.
In questo campo la responsabilità maggiore di appigliarsi continuamente all'assoluto è una delle colpe più gravi di tutte le religioni che con superficialità si rifanno a concetti che sono al di fuori delle possibilità intellettive umane.
In tutti gli scritti ed i comportamenti di tutte le nazioni e di tutti i complessi intellettivi non c'è un punto da cui poter partire con una relativa sicurezza di dati di fatto inoppugnabili (l'idea geocentrica ha inquinato con troppe numerose responsabilità e per un tempo quasi interminabile, l'impostazione e lo sviluppo di idee e comportamenti che avessero una base di una certa solidità.La completa mancanza di inoppugnabili dati di fatto(eliocentrismo)generava una superbia inammissibile e stupida, ponendo un comune pianeta come molto probabilmente ce ne saranno a milioni nella nostra,immensa,ma sempre piccola galassia in cui da sempre viviamo, ed una misera umanità al centro di un universo solo immaginario. Poichè è evidente che su questa terra non può esserci niente di sicuro. Possiamo permetterci soltanto di avere delle ipotesi di idee e di comportamenti che vanno modificati caso per caso tenendo sempre conto di eventuali acquisizioni di dati di fatto che presentino una sufficiente accettabilità)
Questa inutile ricerca dell'assoluto che un essere umano non riuscirà mai a percepire, neanche in una quota minima, distoglie dalle effettive necessità quotidiane di una massa enorme di persone costretti a vivere la loro vita giorno per giorno in situazioni sempre molto incerte,anche per quelle persone superbe ed arroganti che si credono al centro di un fortilizio e niente e nessuno sarà mai capace di espugnare il loro potere, perchè le vere, le più profonde problematiche quotidiane non hanno niente a che vedere con l'assoluto.
Si ciancia spesso di cose inutili per non affrontare con decisione i problemi quotidiani, che sono quelli che hanno significato di vita e di morte per tutta la popolazione mondiale, situazioni che potrebbero essere risolte in poche settimane si trascinano per particolari e stupidi interessi di gruppi che nel loro curriculum intellettivo non hanno niente di accettabile.
Per fare un esempio concreto possiamo dire che l'annoso problema del conflitto Arabo-Israeliano per i nefasti interessi degli Stati Uniti è da anni che causa una notevole quantità di morti e disagi non solo per i sottomessi palestinesi ma anche per il mondo intero e con prospettive attuali ancora peggiori di quelle passate.
Riconsiderando quello che ho già detto degli stati uniti e con la tacita complicità di numerosi appartenenti al super lodato ONU e dei loro alleati negli interessi più disumani il problema poteva essere risolto in poche settimane di contrattazioni, perchè la cosa da fare era la costituzione contemporanea di due stati liberi e sovrani, con confini e prerogative precisi, sia per i sopravvissuti all'infausto olocausto che per l'altro complesso di sventurati palestinesi che hanno avuto RUBATO la terra in cui erano nati e cresciuti da generazioni e generazioni.
Questa situazione gravissima ed intollerabile, con continui contro ribatti e la giusta(?) difesa degli interessi israeliani, col continuo rubare dei così detti coloni sempre sotto il silenzio di chi aveva il dovere di parlare chiaramente ed intervenire determinatamente.
C'è un elemento importantissimo che ha sempre alterato una situazione che poteva essere molto più equa e chiarificante, cioè l'assurda prevalenza del cristianesimo su tutte le altre religioni che circolano per il mondo.
Il cosi detto popolo eletto, biblico, ha già causato danni più che sufficienti per alterare il necessario equilibrio internazionale, e fa di tutto per conservare questa falsa ed assurda supremazia(il popolo eletto, eletto da chi???)
Di fatto, secondo i teologi cristiani, le altre nazioni che non riconoscono il cristianesimo, dove li collochiamo? oltre la roba andata a male e da distruggere negli inceneritori?o fare di tutto per minimizzare o annullare le loro possibili validità?Esistono solo i cristiani ? che necessità c'era di creare un Semi-dio?
Da una semplice lettura della bibbia vien fuori un dio di una estrema inaccettabile faziosità, non parlate di amore divino per piacere, di una partigianeria così disumana che comandava di uccidere tutti gli esseri viventi della città conquistata.
Alcuni di questi episodi sono ben leggibili nel deuteronomio. Non bisogna dimenticare che la bibbia è stata scritta in pieno periodo geocentrico quindi in piena assoluta ignoranza delle cose più elementari; per puntellare queste falsità venivano tirati in ballo creature angeliche, profeti, lodabili esseri, e simili facezie extra-terrestri, utilizzabili per episodi televisivi di adolescenziale cultura.
Qualche accettabilità può essere tollerata per fatti storici in cui sono coinvolti altre nazioni;tenendo presente che oggi, anche dopo pochi giorni o settimane di avvenimenti importanti è difficile poter capire il vero dal falso e l'autentica dinamica di fattori di grandissima importanza.
Data la complessità dell'argomento siamo costretti a ripeterci ,essendo il discorso molto importante, necessariamente bisogna sviluppare al massimo, cercando di avvicinarci ad una accettabilità la più ampia possibile , per questo riteniamo corretto il dover ampliare successivamente numerosi e fondamentali concetti.
Sono perfettamente cosciente che tutto il gran mondo intellettuale che ruota attorno a queste prese di posizione è convinto CERTISSIMAMENTE di essere a conoscenza delle cose fondamentali.Come se fosse l'unico autorizzato per l'esegesi del pensiero dell'eterno.
venerdì 26 settembre 2014
giovedì 11 settembre 2014
Note di biografiche
Nei primi anni della mia
giovinezza,così come la maggior parte dei miei coetanei,ho frequentato ambienti
religiosi con impegno piuttosto modesto anche se avevo imparato a servire messa
e frequentavo modicamente i sacramenti.
Una svolta importantissima è
avvenuta nel periodo universitario,quando ho conosciuto la FUCI(Federazione Universitaria cattolica
italiana);la situazione è cambiata notevolmente,perché il mio impegno religioso
è diventato intensissimo anche per la lettura di ampie parti della bibbia
ebraica e del nuovo testamento .
Le approfondite conoscenze hanno
modificato via via, sempre di più le mie precedenti convinzioni. Monsignor
Tonetti,vescovo coadiuvatore di monsignor Paino, mi ha affidato l’incarico di
presidente del circolo “Contardo Ferrini” della Fuci messinese.
Questo incarico mi limitava il
giusto impegno verso gli studi universitari,quindi per necessità di studi il
mio incarico di presidente ha avuto durata di solo un anno.
Con la laurea e la frequentazione
di ambienti diversi spesso lontani dalle frequentazioni precedenti mi portavano
a riconsiderare molte convinzioni e riflessioni che avevano fatto parte
notevole nel mio bagaglio emozionale ed intellettivo.
Il lavorìo mentale ed emozionale
non facile e di conseguenza protratto per lunghi anni , mi portava nuova
consapevolezza.
A sovvertire
le mie precedenti convinzioni, sono state molte le situazioni ed i
coinvolgimenti in cui mi sono trovato.
E’ d’altronde ovvio capire che è necessario molto impegno e
soprattutto molto tempo per poter influire determinatamente su un personale
cambiamento intellettivo e comportamentale
via via sempre più collidente con ciò che di solito mi era stato
continuamente impartito.
Per non mettere in campo
argomentazione complesse e discutibili,e per non tediare il lettore passo
direttamente alla contemporaneità dei miei ultimi dieci anni.
In questo lasso di tempo il
faticoso lavorio precedentemente
accennato mi ha portato a riconsiderare molte di quelle che prima mi erano state presentate come realtà indiscutibili.
L’ho già accennato prima ma la mia convinzione è che da millenni si è creata una doppia classe umana che sinteticamente possiamo definire di servi e padroni.
L’ho già accennato prima ma la mia convinzione è che da millenni si è creata una doppia classe umana che sinteticamente possiamo definire di servi e padroni.
I padroni sono pochi però hanno l’appoggio di classi apparentemente colte e
libere ,per supportare con la speranza
di una notorietà o di miglioramenti economici i padroni.
Io rivedo in questi aiuti, non richiesti ne necessari per il
potere, una grave responsabilità delle classi di supporto le quali non vedono o
peggio non vogliono vedere gli immensi squilibri, i disumani divari, che
esistono tra quei pochi che hanno troppo e quella moltitudine che non ha quasi
niente .
Sarebbe auspicabile che accanto alle
lodevoli fatiche nei loro campi di studi e di produzione artistica,queste
persone dessero almeno un poco di attenzione agli inaccettabili squilibri di
cui prima.
Queste personali e discutibili
considerazioni hanno creato in me una dolente sensazione di intense ripulse verso ciò che la maggior parte del genere umano vive
o è costretta a vivere ,queste ripulse investono in
maniera determinante anche l’azione e la
superba manifestazione di coloro che in campo religioso superbamente millantano una conoscenza impossibile quasi
una familiarità con l’Eterno.
E’ inammissibile che un insignificante essere umano possa avere un’idea anche lontanissima dell’essenza divina.
E’ inammissibile che un insignificante essere umano possa avere un’idea anche lontanissima dell’essenza divina.
Tutti i cosi detti libri sacri
delle varie religioni sono stati stilati da uomini in un periodo in cui
imperava il geocentrismo cognizione di immensa
superba ignoranza delle cose
elementari. Per inciso soltanto i famosi cinque sensi nella loro limitatezza davano soltanto alcune delle percezioni di realtà esterna ad esse. Per
una umanità che è soltanto una parte di un piccolo pianeta che di fatto è alla
mercè della potente ignoranza di pochi che meriterebbero di essere sculacciati
una ventina di volte al giorno.
Certo è comprensibile che l’idea
tolemaica solleciti la stupida convinzione dell uomo che per tale convinzione
si considera il re dell’universo.
Per la precisione l’universo tolemaico è un universo che può suscitare sensazioni di ridicolo.
Per la precisione l’universo tolemaico è un universo che può suscitare sensazioni di ridicolo.
Di fatti la via lattea,la nostra galassia,è una parte di
scarso significato,pur nell’immenso numero di stelle che probabilmente sono
circondati da pianeti dove verosimilmente possono esistere altri viventi dotati
di vari gradi di intelligenza .
Questi semplici sintetici
accenni sono stato costretto a scriverli
per far capire,a chi lo vuole che io RINNEGO con forte determinazione tutto ciò che mi è state impartito basando le poche accettabilità,specialmente
nell’azzardata esegesi del pensiero e
dell’essenzialità più profonda dell’onnipotente.
Avevo già espresso più di una
volta la mia personale convinzione che l’umanità in toto è dotata di una
intelligenza limitata per di più mal gestita .
Queste semplici affermazioni che
sicuramente troveranno critiche drastiche sono confermate da una serie
notevolissima di idee e comportamenti dell’intera razza umana, che dolorosamente
confermano le perplessità già espresse.
Difatti già dalle frammentarie
notizie sulla preistoria ed ininterrottamente fino all’immediato oggi i
comportamenti della razza umana sono sempre stati drasticamente biasimevoli.
I così detti grandi uomini che da sempre con il loro lavoro
intellettivo ed artistico,hanno cercato di portare un po di luce ed un pò di
bellezza sulla dominante grettezza, non sono mai riusciti a liberarsi efficientemente dall’inquinamento ideologico diffusamente e quotidianamente
impartito da coloro che diffondono più o meno inconsapevolmente
una superba ignoranza intrisa dalla loro
consolidata grettezza e ottusità.
Con ciò precludono a buona parte del genere umano di intraprendere un percorso che sia adeguato alle effettive condizioni dell’intera umanità che vive in un ambiente meravigliosamente articolato capace di ripristinare spontaneamente gli armonici equilibri che caratterizzano l’andamento del pianeta.
Con ciò precludono a buona parte del genere umano di intraprendere un percorso che sia adeguato alle effettive condizioni dell’intera umanità che vive in un ambiente meravigliosamente articolato capace di ripristinare spontaneamente gli armonici equilibri che caratterizzano l’andamento del pianeta.
Ribadendo la mia determinazione
ricusatoria mi accorgo che si determina in me una percezione non solo di grave
disagio ma addirittura di dolorosa compartecipazione ad una umanità che
continuamente dimostra superficialità, ignoranza, e superbia, che troppo spesso non
percepisce la miseria morale ed intellettiva in cui tutti navighiamo,o peggio, in cui tutti
siamo sommersi non tenendo conto dell'immenso valore della maggior parte delle cose che vengono rigettate con superficialità o valorizzate in maniera non congrua .
Il mio Dio non è cristiano, non
mussulmano,ne buddista,scintoista o di qualsiasi altra fede religiosa
circolante.
Il mio DIO è DIO punto e basta; riflessioni di una chiarezza comprensibile da tutte le persone che voglio valorizzare il grande dono del libero spirito umano.
Qualsiasi catalogazione,classificazione
ed etichetta che viene attribuita in maniera artificiale o artificiosa o
addirittura completamente inaccettabile è assurda e umano segno di ignorante
superbia .
Critiche drastiche dovrebbero
essere fatte a tutte le elucubrazioni teologiche ma non mi azzardo a specificare
ulteriormente ciò che ho detto e per tanto ritengo chiuso l’argomento.
L’unica precisazione che posso
fare è mettere in evidenza l’immensa distanza che esiste tra la creatura ed il
creatore,per cui qualsiasi tentativo di conoscenza dell'eterno può fare soltanto tenerezza da parte della
creatura di cercare un avvicinamento ad una parvenza di comprensione dell’ombra
di un ombra divina è un tentativo completamente inutile.
L’espediente di mettere in atto
gerarchie di angeli e profeti e intermediari vari continua ad essere segno
della impossibilità da parte umana di una qualsiasi anche minima conoscenza dell’eterna
immensità del creatore.
Già a metà del 1700 F. Gellert in un suo breve componimento poetico aveva
scritto “an meinen Werken”,cioè “dalle mie opere mi conosci”;questo secondo me
ci da la chiave per conoscere qualcosa dell’eterno.
Preciso meglio da tutto quello
che ci circonda dal punto di vista della natura,con tutte le sue perfette e
rigorose regole ci da la possibilità di una qualche comprensione.
Questa è corroborata
dall’adeguamento della razza umana in
toto e di ogni singolo essere umano all’armonico , equilibrato inserimento nel
meraviglioso disegno delle cose naturali nella loro totalità,sia fisico chimica
che biologica.
Come già precedentemente detto, sempre
escludendo determinatamente definizioni dell’essenza divina,profonde esegesi
comportamentali possiamo però drasticamente contestare pensieri
comportamenti e scritti completamente
umani, che sono stati elaborati in un periodo in cui era sovrana la sconoscenza
delle cose più elementari del nostro mondo e di ciò che c’è intorno ad esso .
Con atto di superbia, l’uomo e
l’umanità in toto veniva posta al centro dell’universo,questo enfatizzato
universo si riduceva soltanto ad un cortile con limiti
ristrettissimi,sormontato da poche stelle (poche migliaia rispetto ai
miliardi di fatto esistenti nella galassia che chiamiamo via lattea)stelle e
corpi opachi verosimilmente e variamente abitati.
L’impossibilità più evidente per
una conoscenza più diretta non quella dataci dalle splendide apparecchiature
tecniche,questa conoscenza ha un limite insuperabile per qualsiasi essere
vivente.
Questo limite è dato dalla
immensa distanza che esiste tra quei pianeti che potrebbero avere vita
biologica.
Difatti la stella più vicina a
noi la Proxima centauri è distante 4 anni luce che nell’immensità dell’universo
sono una distanza quasi ridicola ma vista con gli occhi umani è di una
grandezza impossibile da contattare o raggiungere.
La strombazzata conquista del
cosmo,che non è altro che l’uomo che si muove da un cortile condominiale
enfaticamente esce e passa in un cortile comunale; il tutto di una
limitatezza valida per una piccola e
insignificante creatura umana.
Capisco che queste riflessioni
danno adito ad una infinità di argomenti sviluppabili in una infinità di trattati.
Piccola umana conclusione, confermo la mia determinata intenzione di rinnegare determinatamente tutto quello che mi è stato “insegnato” nella maggior parte
della mia vita, sopraffatta da riflessioni ed inviti comportamentali in cui non
è riconoscibile un riscontro accettabile.
Il più grande dono divino secondo
la limitata idea che di esso abbiamo consiste nel libero pensiero, ed è il
libero pensare che ci da quel poco di dignità a cui possiamo aspirare.
Per cercare di spiegare fatti umani, sufficientemente comprensibili, i grandi teologi fin dall'inizio della bibbia sono stati costretti, da una intelligenza squilibrata e squilibrante, a creare esseri di cui non se ne sentiva affatto il bisogno, tipo angeli e diavoli .
Ancora molto più grave per spiegare l'esistenza di un comune male elevato da semplice male a male ASSOLUTO, cosa che nessuno ha mai negato, sono stati costretti a creare la necessità di un semi-dio che avesse il potere di rendere quello che di fatto è male comune legato al diffuso cattivo comportamento umano, un comune male (una infantile marachella punibile con una semplice punizione che avesse l'intento educativo di tutte quelle lievi marachelle giovanili) e non dare la necessità di una vittima sacrificale per togliere qualcosa che non c'era, è come voler uccidere tutti gli abitanti di un paese perchè uno di loro si è permesso di insultare un' autorità che anche se piccola rappresenta il potere.
Perchè esclusivamente da un punto di vista logico la presenza di questo uomo-dio è una assurdità inconcepibile, un libero pensiero non dovrebbe prenderlo in considerazione essendo di per se un essere anomalo, e come tutte le cose anomale sono da rigettare.
Per cercare di spiegare fatti umani, sufficientemente comprensibili, i grandi teologi fin dall'inizio della bibbia sono stati costretti, da una intelligenza squilibrata e squilibrante, a creare esseri di cui non se ne sentiva affatto il bisogno, tipo angeli e diavoli .
Ancora molto più grave per spiegare l'esistenza di un comune male elevato da semplice male a male ASSOLUTO, cosa che nessuno ha mai negato, sono stati costretti a creare la necessità di un semi-dio che avesse il potere di rendere quello che di fatto è male comune legato al diffuso cattivo comportamento umano, un comune male (una infantile marachella punibile con una semplice punizione che avesse l'intento educativo di tutte quelle lievi marachelle giovanili) e non dare la necessità di una vittima sacrificale per togliere qualcosa che non c'era, è come voler uccidere tutti gli abitanti di un paese perchè uno di loro si è permesso di insultare un' autorità che anche se piccola rappresenta il potere.
Perchè esclusivamente da un punto di vista logico la presenza di questo uomo-dio è una assurdità inconcepibile, un libero pensiero non dovrebbe prenderlo in considerazione essendo di per se un essere anomalo, e come tutte le cose anomale sono da rigettare.
IL NULLA L'ESISTENTE ED I SUOI SIGNIFICATI
Possiamo chiederci
cosa intendere per “nulla”,molti studiosi nel corso
del pensiero umano,hanno cercato di dargli un significato,di rapportarlo
ad altre argomentazioni,per esempio è possibile che esista un rapporto tra il
nulla è l’assoluto?quale potrebbe essere questo rapporto?è possibile che il
nulla e l’assoluto siano due facce della stessa medaglia?quale potrebbe essere
il rapporto tra il nulla e la realtà universale?si tratta di netta
contrapposizione o di effettiva
vicinanza?rifacendoci al così detto creato,prima della creazione esisteva il
nulla o c’era dell’ altro?le fluttuazioni quantistiche preesistevano,secondo le
più approfondite ipotesi, prima del super citato big bang e da queste si è
arrivati al grande scoppio che ha dato origine al nostro universo(forse!!!) a
queste domande cercare di dare delle risposte non ha senso perché un essere
umano anche se presume di essere dotato di grande intelligenza e per quanto
grande possano essere i suoi talenti intellettivi non sarà mai in grado di dire qualcosa di corretto e
sensato,soltanto assurde illazioni prive di qualsiasi concretezza e di dati
semplicemente fondamentali ed è
perfettamente inutile tirare in ballo attività profetiche ed interventi divini.
Per non tirare le cose per le lunghe, possiamo chiudere
concretamente e sinteticamente queste argomentazioni dicendo che il nulla
è il nulla, punto e basta.
Da un punto di vista esclusivamente relativistico escludendo
il nulla c’è il dato di fatto inoppugnabile dell’esistente.
Questo nella sua totale complessità e realtà potremmo
distinguerlo,per una migliore e pragmatica comprensione, in due parti; quella più ovviamente assimilabile per l’uomo e l’umanità
in toto,è l’esistente immediatamente percepibile soltanto attraverso i cinque
sensi , tutto quello che possiamo dire dipende direttamente da quello che i 5 sensi riescono a portare a
livello celebrale ed i tentativi che il cervello compie per cercare di
coordinare e di creare una rete di collegamenti ,l’altra parte può diventare
comprensibile mediante gli aiuti tecnologici.
Il coordinamento celebrale non è libero, perché è
continuamente influenzato, soprattutto oggi grazie alla potenza dei mezzi di
comunicazione, da quello che pensano poche persone (ammesso che riescano a
pensare) ed è ancora di più alterato da quello che piccoli ma potentissimi gruppi di potere diffondono a livello
planetario.
A complicare ulteriormente le cose così come è sempre stato
ma oggi ancora di più i piccoli medi e grandi interessi economici che
interessano gruppi più o meno numerosi di persone che hanno un’intelligenza
così grande che per rubare ad altri pochi ettari di terreno sono capaci della
morte di milioni di persone .
Relativisticamente l’esistente comprende il tempo e lo
spazio ambedue ben definititi e delimitati.
Soltanto al di là,ed al di fuori di questi può esistere
l’ASSOLUTO.
L’esistente immediatamente percepibile è una parte dell’esistente totale.
Per inciso potremmo dire che tutte le conoscenze che
l’umanità ha acquisito nel corso di tanti millenni hanno il grande difetto di
non tener conto dell’essenziale dato di fatto della squilibrata conoscenza del
conoscibile;questa ovvia e naturale ignoranza portava l’uomo ad una superba
ipervalutazione di se stesso ed ad un suo ruolo nell’esistente;qualcuno ancora
al giorno d’oggi sostiene l’antropicità del cosmo,cioè l’umanità è il punto
nodale di tutto l’esistente .
Oggi per le grandi possibilità che ci offre la tecnica, la
conoscenza del totale esistente è avvantaggiata .
Per una sintetica conoscenza dell’esistente totale possiamo
partire da ciò che a mio giudizio può essere compreso nei limiti del totale
esistente;questo facendo la somma delle naturali percezioni umane e degli aiuti
tecnologici può essere racchiuso metodologicamente nella nostra appartenenza
all’ immensa ma di fatto insignificante presenza umana nella galassia di cui siamo parte.
Tutti ormai sappiamo della consistenza materica ed
energetica della nostra galassia con i miliardi di stelle verosimilmente
contornati da corpi opachi ed altrettanto verosimilmente per molti dotati di attività biologica.
Un elemento importantissimo e di fatto limitante è l’enorme
distanza che separa uno dall’altro tutti i componenti della galassia;la stella
più vicina al sole parte dalla costellazione del centauro dista da noi
“soltanto” quattro anni luce circa.
A voler essere concreti noi umani della nostra
galassia,conosciamo un piccolo spicchio di essa,e della grandissima quantità
del restante conosciamo ben poco o nulla;e la nostra galassia è una parte
infinitesima,nonostante la sua grandezza,dell’esistente che conosciamo.
Tanto per rendersi conto di certe elementarità ricordiamoci
che la galassia di andromeda, considerata galassia gemella con la nostra per
grandezza ed aspetto “spiraliforme” dista da noi un milione e seicentomila anni
luce.
Tutte queste considerazioni ci portano a racchiudere le
nostre possibilità conoscitive in ambiti molto ridotti.
Certamente in questi ultimi anni o decenni gli aiuti
tecnologici ci hanno permesso di allargare le nostre conoscenze un poco più in
la del cortile di casa.
Una riflessione semplice, ma importantissima,ci conduce a
considerare,quasi nulle le possibilità conoscitive del TUTTO;quella che è
considerata la grande intelligenza umana è ben poca cosa rispetto alle
possibilità conoscitive che ognuno di noi sarebbe gratificato a considerare.
Semplicemente l’idea cardine
sarebbe quella di prendere coscienza delle scarsissime possibilità
conoscitive connaturate alle possibilità umane.
Una considerazione semplice e pratica porta ai limiti del
ridicolo certe strombazzate conquiste del cosmo come può essere la passeggiata
umana sulla luna, o l’invio di un robot su marte .
Le suddette “gloriose imprese” vanto dell’intelligenza umana
e con l’alibi del miglioramento delle conoscenze scientifiche possono al massimo determinare una supremazia
di tipo militare.
La permanenze di esseri umani al di fuori della naturale
gravità terrestre per alcuni mesi ci confermano che l’uomo è nato e cresciuto
da migliaia di anni su questo ambiente naturale e qualunque tentativo di
renderlo avulso da questa realtà è semplicemente inutile o peggio
controproducente.
Quanto detto non può trovare riscontro negli ignominiosi
sperperi di risorse preziosissime per ridurre drasticamente il baratro tra chi
ha troppo e chi troppo poco che evidenzia
la ridotta intelligenza umana,per di più mal usata chiaro esempio di ottusità e
grettezza manifestata da persone glorificate dai mezzi di comunicazione di
massa .
Queste sintetiche ma non superficiali giustificazioni ci
portano a cercare di capire,indipendentemente da tutte le incrostazioni che
pervengono da tutti e quattro gli angoli della terra ,il significato profondo
di una realtà che non dovrebbe sfuggire a delle riflessioni fondate su
pochi ma incontrovertibili dati di
fatto:
1la terra è solo uno dei pianeti della galassia
2l’umanità è soltanto una dei componenti della terra
3l’intelligenza umana è
ancora troppo lontana da una accettabile validità e per altro mal
usata,sarebbe sempre insufficiente anche se fosse dieci e più volte superiore a
quella che in atto è
4tutta la realtà di cui cerchiamo di capire qualcosa è
infinitamente più grande di quelle che sono le nostre capacità conoscitive.
Con questo post
abbiamo cercato di specificare alcuni aspetti del significato dell’esistente.la
complessità dell’argomento purtroppo merita delle ulteriori precisazioni,di cui
mi riservo la facoltà di inserire in futuro
Iscriviti a:
Post (Atom)