Hic et nunc,
proprio qui proprio ora. Relativistica unità spazio-temporale ,razionalmente
“scientificamente” indagata, una entusiasmante sensazione di lavori in corso,
interminabile perenne attività.
Praticamente nulle le possibilità di sminuirne il valore
intrinseco.
Superbamente improponibile, la millantata importanza,
l’accorpamento ad un assoluto, razionalmente e teologicamente espresse dal semper et ubique , anche se possibile un
accostamento relativistico spazio-temporale, un sempre e dovunque ereditato
dall’inaccettabile geocentrismo.
Un assoluto che dimora al di là del contingente,
dell’evidente imperante concretezza delle quotidianità.
Grande dote umana,
dice Foscolo, potrebbe essere
ideare una perfezione superiore ad ogni idea che egli può acquistare dalla
propria esperienza.
Peergint, monellaccio ribelle vagabondo tra i fiordi
norvegesi, affascinato, ci affascina per
la semplicità, il candore, della ragazza che ha tra le mani un salterio
Non val lagnarsi delle proprie pene se padrone e scudiero
sono più ronzini di Ronzinante.
Tu conosci il paese, la casa, il monte.
Laggiù, laggiù vorrei io con te mia amata andare.
Dipingere le nuvole per affermare il potere poetico
dell’abile, dell’inconsistente contro la piattezza dell’utile
Medico per forza e letterato per amore, di un amore che
spinge a sacrificare tutto sull’altare dell’arte.
CANZONETTA
Se ne erano andati in silenzio perfetto, lasciando soltanto
due corpi in un letto.
Drammatico, angosciante, morire a vent’anni in una squallida stanza di un albergo ad ore
GIARDINI DI PIETRA
Quotidiano, coinvolgente fare e disfare arabeschi sulla
sabbia, spostare rivoltare e ricollocare le pietre.
Sorprendente la nascita e lo sviluppo della società Kmer
nello splendore dell’esuberante natura di quella parte di Cambogia.
Grande la forza delle convinzioni teologico-politiche che
hanno animato per pochi secoli quella
vivace popolazione e le numerose costruzioni di templi sontuosi, culminate nel
maestoso angkor vat ben visibile ancora oggi.
Altrettanto coinvolgente il connubio istauratosi tra i
ruderi dei numerosi templi e la vincitrice imponente flora.
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