(...) Mi sembra
necessario prima di parlare della rivoluzione copernicana, farne una brevissima
esposizione storica che ha consentito il raggiungimento di questo traguardo.
Non si avevano all’epoca strumenti sufficienti e validi per poter trovare punti
fermi. Un concreto riscontro si poteva ottenere controllando la parallasse, cioè
il moto apparente di una stella rispetto a un’altra. Inizialmente i controlli
effettuati da Copernico e dal suo collega e amico Tico Brahe (Ticone), avevano
dato risultati dubbi. Forse più che dubbi contraddicevano spietatamente
l’ipotesi eliocentrica. Ripetendo i controlli ed usando qualche apparecchiatura
un po più perfezionata, l’ipotesi eliocentrica dimostrava senza ombra di dubbio
la sua rivoluzionaria evidenza. (...)
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