Possiamo chiederci
cosa intendere per “nulla”,molti studiosi nel corso
del pensiero umano,hanno cercato di dargli un significato,di rapportarlo
ad altre argomentazioni,per esempio è possibile che esista un rapporto tra il
nulla è l’assoluto?quale potrebbe essere questo rapporto?è possibile che il
nulla e l’assoluto siano due facce della stessa medaglia?quale potrebbe essere
il rapporto tra il nulla e la realtà universale?si tratta di netta
contrapposizione o di effettiva
vicinanza?rifacendoci al così detto creato,prima della creazione esisteva il
nulla o c’era dell altro?le fluttuazioni quantistiche preesistevano,secondo le
più approfondite ipotesi, prima del super citato big bang e da queste si è
arrivati al grande scoppio che ha dato origine al nostro universo(forse!!!) a
queste domande cercare di dare delle risposte non ha senso perché un essere
umano per quanto grande possano essere i suoi talenti intellettivi non sarà mai in grado di dire qualcosa di corretto e
sensato,soltanto assurde illazioni prive di qualsiasi concretezza e di dati
semplicemente fondamentali e
perfettamente inutile tirare in ballo attività profetiche ed interventi divini.
Per non tirare le cose per le lunghe, possiamo chiudere concretamente
e sinteticamente queste argomentazioni dicendo che il nulla è il nulla, punto e basta.
Da un punto di vista esclusivamente relativistico escludendo
il nulla c’è il dato di fatto inoppugnabile dell’esistente.
Questo nella sua totale complessità e realtà potremmo
distinguerlo,per una migliore e pragmatica comprensione, in due parti; quella più ovviamente assimilabile per l’uomo e l’umanità
in toto,è l’esistente immediatamente percepibile attraverso i segnali che raggiungono e sono elaborati dalla
contemporanea attività delle funzioni celebrali,l’altra parte può diventare
comprensibile mediante gli aiuti tecnologici.
Relativisticamente l’esistente comprende il tempo e lo
spazio ambedue ben definiti e delimitati.
Soltanto al di là,ed al di fuori di questi può esistere
l’ASSOLUTO.
L’esistente immediatamente percepibile è una parte dell’esistente totale.
Per inciso potremmo dire che tutte le conoscenze che
l’umanità ha acquisito nel corso di tanti millenni hanno il grande difetto di
non tener conto dell’essenziale dato di fatto della squilibrata conoscenza del
conoscibile;questa ovvia e naturale ignoranza portava l’uomo ad una superba
iper valutazione di se stesso ed ad un suo ruolo nel esistente;qualcuno ancora
al giorno d’oggi sostiene l’antropicità del cosmo,cioè l’umanità è il punto
nodale di tutto l’esistente .
Oggi per le grandi possibilità che ci offre la tecnica, la
conoscenza del totale esistente è avvantaggiata .
Per una sintetica conoscenza dell’esistente totale possiamo
partire da ciò che a mio giudizio può essere compreso nei limiti del totale
esistente;questo facendo la somma delle naturali percezioni umane e degli aiuti
tecnologici può essere racchiuso metodologicamente nella nostra appartenenza
all’ immensa ma di fatto insignificante presenza umana nella galassia di cui siamo parte.
Tutti ormai sappiamo della consistenza materica ed
energetica della nostra galassia con i miliardi di stelle verosimilmente
contornati da corpi opachi ed altrettanto verosimilmente per molti dotati di attività biologica.
Un elemento importantissimo e di fatto limitante è l’enorme
distanza che separa uno dall’altro tutti i componenti della galassia;la stella
più vicina al sole parte dalla costellazione del centauro dista da noi
“soltanto” quattro anni luce circa.
A voler essere concreti noi umani della nostra
galassia,conosciamo un piccolo spicchio di essa,e della grandissima quantità
del restante conosciamo ben poco o nulla;e la nostra galassia è una parte
infinitesima,nonostante la sua immensità,dell’esistente che conosciamo.
Tanto per rendersi conto di certe elementarità ricordiamoci
che la galassia di Andromeda, considerata galassia gemella con la nostra per
grandezza ed aspetto “spiraliforme” dista da noi un milione e seicentomila anni
luce.
Tutte queste considerazioni ci portano a racchiudere le
nostre possibilità conoscitive in ambiti molto ridotti.
Certamente in questi ultimi anni o decenni gli aiuti
tecnologici ci hanno permesso di allargare le nostre conoscenze un poco più in
la del cortile di casa.
Una riflessione semplice, ma importantissima,ci conduce a
considerare,quasi nulle le possibilità conoscitive del TUTTO;quella che è
considerata la grande intelligenza umana è ben poca cosa rispetto alle possibilità
conoscitive che ognuno di noi sarebbe gratificato a considerare.
Semplicemente l’idea cardine
sarebbe quella di prendere coscienza delle scarsissime possibilità
conoscitive connaturate alle possibilità umane.
Una considerazione semplice e pratica porta ai limiti del
ridicolo certe strombazzate conquiste del cosmo come può essere la passeggiata
umana sulla luna, o l’invio di un robot su Marte .
Le suddette “gloriose imprese” vanto dell’intelligenza umana
e con l’alibi del miglioramento delle conoscenze scientifiche possono al massimo determinare una supremazia
di tipo militare.
La permanenze di esseri umani al di fuori della naturale
gravità terrestre per alcuni mesi ci confermano che l’uomo è nato e cresciuto
da migliaia di anni su questo ambiente naturale e qualunque tentativo di
renderlo avulso da questa realtà è semplicemente inutile o peggio
controproducente.
Quanto detto non può trovare riscontro negli ignominiosi sperperi
di risorse preziosissime per ridurre drasticamente il baratro tra chi ha troppo
e chi troppo poco che evidenzia la
ridotta intelligenza umana,per di più mal usata chiaro esempio di ottusità e
grettezza manifestata da persone glorificate dai mezzi di comunicazione di
massa .
Queste sintetiche ma non superficiali giustificazioni ci
portano a cercare di capire,indipendentemente da tutte le incrostazioni che
pervengono da tutti e quattro gli angoli della terra ,il significato profondo
di una realtà che non dovrebbe sfuggire a delle riflessioni fondate su
pochi ma incontrovertibili dati di
fatto:
1 la terra è solo uno dei pianeti della galassia
2 l’umanità è soltanto una dei componenti della terra
3 l’intelligenza umana è
ancora troppo lontana da una accettabile validità e per altro mal
usata,sarebbe sempre insufficiente anche se fosse dieci e più volte superiore a
quella che in atto è
4 tutta la realtà di cui cerchiamo di capire qualcosa è
infinitamente più grande di quelle che sono le nostre capacità conoscitive.
Con questo post abbiamo cercato di specificare alcuni aspetti del significato dell’esistente.la complessità dell’argomento purtroppo merita delle ulteriori precisazioni,di cui mi riservo la facoltà di inserire in futuro
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