Grande è la
vostra ricompensa nei cieli! Matteo probabilmente presente tra coloro che
ascoltavano la enumerazione delle beatitudini e presumibilmente attento,
avrebbe potuto testimoniare nel futuro la veridicità del fatto. Concretamente
quanto è l’intervallo temporale tra il fatto e lo scritto? Le diatribe degli
esperti possono avere rilevanza relativa. Per buona memoria trascrivo le nove
beatitudini:
1°Beati i
poveri in spirito, perché di loro è il regno dei cieli
2°Beati i mansueti, perché essi possederanno la terra
3°Beati coloro che piangono, perché essi saranno consolati
4°Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno
saziati
5°Beati i misericordiosi, perché essi troveranno misericordia
6°Beati i puri di cuore perché essi vedranno Dio
7°Beati i pacifici, perché saranno chiamati figli di Dio
8°Beati quelli che soffrono persecuzioni per causa della giustizia,
perché di loro è il regno dei cieli 9°Beati
voi, quando vi oltraggeranno e mentendo diranno di voi ogni male per causa mia;
rallegrate ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
C’è un
articolato collegamento tra le beatitudini oppure è una enumerazione senza
apparenti collegamenti? Le beatitudini trattate da Luca mostrano maggiore
articolazione. Bisogna ricordare che Luca è uomo di cultura e si permette
pertanto variazioni ed esegesi diverse. Bisogna tenere presente anche che Luca
è influenzato notevolmente da Paolo di Tarso. L’intervallo temporale tra il
discorso della montagna e lo scritto di Luca è molto più ampio rispetto al
testo di Matteo.
Numerosi
sono stati nei secoli coloro che hanno esaltato e commentato le beatitudini.
Secondo il mio modesto ininfluente parere, le beatitudini nel loro complesso
posso essere considerate un invito, un’indicazione di percorso di difficile
accettabilità. In considerazione della dignità personale di ogni essere umano e
del corretto uso del libero pensare dovrebbe essere di importanza fondamentale
sia etica che societaria il deciso intransigente impegno per cercare nei limiti
delle umane possibilità di opporsi a tutti i comportamenti che non tengono
conto che ognuno di noi vive il proprio breve ciclo su questo pianeta e quindi
dignità e giustizia dovrebbero ispirare comportamenti virtuosi nell’oggi, nella
quotidianità. Trascurare queste ovvie necessità, abbandonarsi ai torrenti di
fanghiglia e di lerciume, il pavido lasciar correre è decisamente ignominioso.
Qualsiasi premio di la da venire può considerarsi un inaccettabile pavido
contentino. Logicamente, razionalmente, teologicamente dovremmo essere
obbligati a reagire. Nell’ordinario della messa il sacerdote che recita l’atto
di dolore enumera i peccati commessi con pensieri, parole, opere e OMISSIONI.
Il comportamento suggerito nelle beatitudini si può considerare fortemente
intriso di omissioni?
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