1°La musica
fattivo esperanto illumina unifica umane immensità emotive
2°L
operatività culturale è monca se non
tiene in debito conto l’alto valore della musica
3°Incommensurabile la
distanza tra le leggi naturali relativisticamente conosciute e tutte le leggi
delle società umane
4°Molto utile il progresso tecnologico
se inserito nell’ampliamento conoscitivo della naturalità
5°Un valore per
essere compreso e accettato deve essere fatto proprio dalla umana totalità
6°umanità
Superba parzialità; SOLTANTO piccola parte della meravigliosa totalità
planetaria
7°L’ umanità non
vuole rendersi conto della naturale ovvia
rivoluzione copernicana non una perdita ma enorme conquista di una
consapevolezza
8°Non un
improponibile gerarchico apice piramidale ma un meraviglioso stupefacente relativistico
tessuto di connessioni
9°Regno animale e regno VEGETALE
paritariamente importanti per l’ecologico
equilibrio
10°Sessualità
gratificante naturalità di una armonica stupefacente vitale totalità
11°I gravissimi
disastri ambientali, i più recenti perversi effetti, causati dalla MODESTA
squilibrata intelligenza umana
12°Questo pianeta non
può supportare nel naturale obbligatorio equilibrio troppi superbi inquinatori
13°terra frammento di
galassia soffio che va dal passato al futuro personalmente umanamente me ne
potrei anche fregare
14°È un assurdo
controsenso per l’amore divino ipotizzare un inferno senza fine
15°Mitologia
idolatria la umanizzata immagine di un Uomo-Dio
16°Invito a un
vigliacco comportamento le cristiane beatitudini. Quanta dolente tristezza!
17°Indiscindibile
modalità naturale l’unità maschio femmina deprimente la tracotanza dei
maschietti conciliari
18°Papato solo uno
dei componenti della variegata società umana. Deo gratias!
19°Unidirezionale
asfittica la grande cultura dell’enorme Cacciari. Che pena!
20°Emily Hobhouse,
inglese, immenso esempio di femminile coraggio. Si è opposta alla tracotanza
della casa reale, unita a quella del governo guidato da Churchill
21°Nulla e nessuno ha più valore e
dignità di me io non ho niente di più
rispetto altro o altri
CALEB
Grave, squilibrante la cecità
che accompagna costantemente
il pensiero e attività umane
fin dall’ inizio evoluzionistico.
Abnormemente
influente
la quota intellettualistica
sull’ enorme maggioranza
delle persone.
le vicende storiche
sono da riconsiderare
alla luce
delle nuove conoscenze
sull’immensità del cosmo
(C.B.)
MURAGLIA
Invalicabile muraglia
costruita,
consolidata nei millenni
protegge la tracotanza
di tanti ciechi
convinti
di vedere benissimo
(C.B.)
NECESSARIO PERCORSO
Contrastato
da opprimenti sicumere
il naturale
concreto percorso
per inserire nelle nuove
conoscenze cosmiche
il diuturno lavorio
per una comprensione
sempre più profonda
ed estesa
per fattiva
personale conquista (C.B.)
CAUSE ED EFFETTI
Profondo ed esteso il costante impegno
per una conoscibilità che abbraccia concretezze
odierne
con cause lontane e trascurate
(C.B.)
Caleb Scharf direttore dell’Astrobiology Center della Columbia
University
INASPETTATO APPRENDIMENTO
L’umano cammino conoscitivo
Svela meraviglie
Insospettate
che squarciano gioiose
Le vecchie consolidate ignoranze
Arricchimenti che gratificano
Attente riflessioni.
Sorprendente inaspettato
l’ampliamento conoscitivo svelato
Da Stefano Mancuso
meravigliosa epifania
rileva che anche le piante
hanno testa pensante
come tanti animali superiori
enorme tassello che amplia l’intimità
col tessuto planetario
approfondimento
della stupefacente rete connettiva
che illumina l entusiasmante bellezza che
armonizza vividi squarci
del mondo di cui siamo parte.
Naturali inquadramenti,
non visionarie costruzioni.
Stefano Mancuso direttore del Laboratorio Internazionale di
Neurobiologia Vegetale
UMILTA’ ED ORGOGLIO
Ha detto Paolo
né giudeo né greco
né schiavo né libero;
la travolgente inesorabile
alluvione dei secoli
l’umano cammino del conoscere
ci permettono di dire
non sono musulmano
né buddista né cristiano
neanche scintoista induista
non sono francese
né italiano né canadese
neppure cinese nigeriano
non mi diminuisco
non mi contrappongo
non mi ungo
di sciocca arroganza.
Proteso a comprendere
sollecito a riflettere
incline ad amare
umilmente orgogliosamente
ho radici estese
dall’estrema Thule
alla Terra del Fuoco
da dove sorge il sole
all’occaso
radici diffuse per assorbire
nutrimento al meditare
permettere l’ascesa
alle vette mistiche
rinsaldare l’intimità
con il sole e le altre stelle,
non mi limito
sono un essere umano
un’immensità
corporea incorporea
consapevole briciolina
d’infinito.
Vivo il mio tempo
nel tempo del terrestre universo
nel mio breve soggiorno
nei crudeli limiti
vivo le onde del mare
i canti delle tempeste delle brezze
il verde dei prati
il verso del pettirosso
porto in me tutti gli eventi
sono la preistoria
il sapiens mio padre
l’erectus suo nonno
sono il compimento
sono la storia
la transitoria fase finale
della storia umana
conscio inconsapevole
ognuno di noi lo è
ha in se migliaia di anni
di fatti più o meno importanti
provvisoriamente decisivi.
Vivo giorno dopo giorno
nei miei crudeli limiti
la rincorsa delle aurore
la cavalcata delle stagioni
il girotondo delle stelle
l’abbraccio dell’amore
l’ampliarsi della conoscenza
l’armoniosa bellezza
della madre naturale
sconsideratamente devastata
la grettezza dei poteri
la disumanità dei potenti
l’infamia dello sfruttamento
il furto dei diritti
i fermenti le aspirazioni
dilaniate dal lerciume
che ci avvolge ci macchia,
il riapparire della meraviglia
l’ostinato rifiorire
delle speranze degli ideali
il percorrere tenaci
il sentiero verso l’inevitabile
totale equilibrio
il totale fluire della vita
nel lento impassibile solenne
incedere dell’evoluzione. (C.B.)
Pubblicato nel 2008 su “Persona
Persone et cetera”