PRIVILEGI
La Costituzione della R. I.:
art. 1 . . . la sovranità appartiene al popolo.
art. 2 La Republica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo . . . .
art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali avanti alla legge . . . .
La democrazia non ammette privilegi; ogni privilegio elargito a qualsiasi titolo, sia a persone che a gruppi od organizzazioni è antidemocratico ed immorale. Non può essere tollerato per il grave svilimento dei concreti ideali che valorizzano il concetto stesso di democrazia.
Le varie istituzioni pubbliche, la gerarchia umana degli impiegati pubblici politici ed amministrativi (pagati tramite le tasse e le imposte) DEVE essere al servizio del cittadino perchè questo servizio, questa umile convinzione ne costituisce la base ineliminabile (il cittadino non può essere sminuito nei suoi valori umani, come presuppone l'art. 1 della costituzione Italiana).
Le varie meritorie e stimabili funzioni devono ammantarsi di quell'umiltà che ne giustifica la pratica funzionalità; l'assenza di quella convinzione, della persuasione di svolgere un nobile servizio nell'interesse della comunità è motivo abbondantemente sufficiente per decidersi di andarsene a casa ed interessarsi dei proprii affari privati e vivere la propria libertà senza il gravoso sovrappiù della ulteriore responsabilità liberamente accettata.
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