Mi sembra necessario uscire un pò fuori dagli argomenti abitualmente trattati fin ora, ed entrare in un campo per me di notevole fascino e di grande impatto emotivo su un notevole numero di persone.
Mi sto riferendo alla musica.
Questa, a parer mio è la forma d'arte più impegnativa che per essere correttamente eseguita ha bisogno di impegno fortissimo, sia da parte dell'autore che da parte dell'esecutore.
Con questo non voglio trascurare tutte le altre forme d'arte che costituiscono il quadro intellettuale ed emotivo dell'essere umano.
Tutte le forme d'arte ad eccezione della musica hanno una caratteristica che le accomuna (perdonatemi) cioè la fossilizzazione dell'opera d'arte, che una volta ideata e esposta al giudizio altrui, resta ferma ed immutabile nella sua forma originaria.
Con questo non voglio ridurre la validità ideale ed emotiva di tutte le espressioni artistiche che non fanno parte del campo musicale. Rientrando nel campo della musica, io mi permetto di esprimere idee personali anche se largamente diffuse.
Voglio precisare che non faccio dell'espressione musicale "di tutta l'erba un fascio", non racchiudo in una sola categoria tutta la produzione musicale, ma cerco di valorizzare nel loro giusto impegno tutte le opere.
Come orientamento personale discutibilissimo metto in cima ai miei interessi la musica strumentale, accantonando con un certo rimpianto tutte le altre forme.
E' importante precisare che mi riferisco alla musica dal vivo che ha caratteristiche uniche ed irripetibili, cosa che non è possibile per quella riprodotta.
Altre forme vanno dalle manifestazioni migliori della cosi detta musica leggera ed attraversano la musica operistica e liederistica, dove sono presenti le parole che delimitano con grande precisione il quadro musicale e le idee che vuole esprimere l'autore; di conseguenza tutte queste composizioni hanno dei binari che l'autore traccia e da cui è difficile uscire.
Questa limitazione non avviene con la musica esclusivamente strumentale priva di qualsiasi indicazione vocale, che per sua natura ti orienta molto determinatamente.
Voglio dire che la musica strumentale è la forma più libera tra tutte le composizioni musicali, perchè sono soltanto le note nella loro caratteristica associativa che determinano idee, stati d'animo, sensazioni che sono esclusivamente tue pur se guidate con grande levità, quasi sussurrate umilmente dall'autore.
Penso che sia il caso di mettere in evidenza un fatto sostanziale e cioè che ogni opera sia in fase compositiva che esecutiva necessita di notevole tempo per essere adeguatamente espressa ed eseguita, cioè l'impegno dell'esecutore è notevolissimo perchè possa comprendere lo stato emotivo della composizione e dopo questa acquisizione riesprimerlo secondo la sensibilità dell'esecutore che è sempre variabile nel tempo.
Per essere pratici, bisogna mettere in chiaro che la medesima composizione può essere eseguita dallo stesso autore in maniera differente in tempi diversi.
Fermo restando il cardine compositivo.
Nella sterminata produzione musicale vitalizzata da Bach si può arrivare benissimo alla musica contemporanea.
Questa produzione illuminata da geni come MOZART, BACH, VIVALDI solo per fare alcuni nomi è viva ed operante per diversi secoli.
Bisogna aggiungere che esistono numerosissime produzioni musicali originate in ambiti diversi dalla, per noi comune, musica occidentale.
E' impossibile e forse anche sciocco tentare una classifica sull'importanza di tutti gli autori che hanno generato musica strumentale in questi ultimi 5 secoli, anche se, come ovvio, il valore e l'importanza di alcuni può essere superiore alla media generale.
Personalmente voglio azzardarmi in un giudizio anche se non ho mai frequentato un conservatorio o suonato in maniera decente un qualsiasi strumento.
Il mio gusto personale colloca al massimo della bellezza ed emotività un opera di Schubert la "Sinfonia in DO maggiore- detta la grande".
Bisogna dire che la maggior parte delle opere più complesse di Schubert non sono state mai eseguite quando lui era in vita perchè non avendo possibilità economiche personali, ne notorietà sufficiente, nel periodo in cui viveva, le opere che richiedevano la necessità di numerosi orchestrali non rientrava nelle possibilità di Schubert per accattivarsi la benevolenza delle organizzazioni musicali e dei migliori direttori di orchestra dell'epoca.
Questa sinfonia per me offre un coinvolgimento emotivo e coinvolgente, faccio mie le considerazioni di M.J.E. Brown quando scrive "A parte la magistrale tecnica compositiva , c'è vita in ogni singola fibra di questo lavoro, c'è un colorito che arriva alle sfumature più sottili, acutissima espressione del particolare e del tutto...".
Di eccezionale bellezza è il finale che col suo slancio ritmico, un susseguirsi di sensazioni che vanno dalla tenerezza più coinvolgente alla placidità di alcuni momenti esprimenti una gioia quasi infantile.
Mi sento incoraggiato ad esporre alcune impressioni e stati emotivi che avevano ispirato alcuni versi liberi e da me pubblicati nel 2005, nel contesto di un testo prevalentemente composto da versi che trattavano argomenti molto diversificati tra loro, sotto il titolo generale di " SOVVERTITOR di cuori e di costumi".
Da questo testo ripropongo dei versi che hanno per titolo "GRAZIE":
Aerea messaggera
la radio stamani
mi ha gratificato
d'inaspettato personale invito
per un ritorno in luoghi
da tempo trascurati,
per passeggiate in libertà
melodici vagabondaggi
colloqui senza parole
su boscosi sentieri
prati verdeggianti
per immergermi in sereno
scherzoso dono
per fare mia
in commosso raccoglimento
la vita che scorre
con ritmico slancio
fluire di emozioni
foga di sensazioni
in ogni fibra
ogni sottile sfumatura
della Grande;
grazie Franz.
Ripeto ancora grazie Schubert per questo dono di eccezionale bellezza che ci hai donato.
Cerchiamo di non dimenticare che la musica nelle sue forme più alte ha bisogno di studi e tecniche di notevole impegno che possono impegnare il musicista anche per lunghi anni; non è sufficiente la sola ispirazione o uno stato emotivo fortissimo.
E' necessario che vi sia una compartecipazione emotiva anche da parte del pubblico che ascolta.
Tutto deve fare parte della personalità del compositore, nella completezza della sua vita, della tecnica e della ispirazione emotiva.
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