La limitata e mal usata intelligenza umana pullula di commentatori, esegeti, ed interpreti di una serie di realtà di cui disconoscono le profonde radici; queste manifestazioni di netta superbia e conseguente ignoranza ed errata valutazione di fenomeni molto semplici, quasi artatamente complicati e mal comprensibili genera una ulteriore sconnessione tra semplici fatti naturali ed arroganti argomentazioni.
Quanto detto è ulteriormente aggravato dall'azione grettamente esercitata da chi ha grande potere economico.
In definitiva poche migliaia di persone in tutto il mondo, accompagnate da un certo numero di collaboratori determinano la intollerabile sequela di fatti negativi che coinvolge la restante enorme maggioranza del genere umano.
La continua estesa serie di avvenimenti quotidiani che si verificano in questo maltrattato pianeta hanno origini lontane ma ben comprensibili, anche ad una modesta riflessione.
E' evidente che se le condizioni sia razionali che strettamente pragmatiche circolano non sufficientemente controllate dal senso critico determinano condizioni di drastica inaccettabilità.
Per tanto, la maggior parte di tutto quello che viene diffuso da tutti i mezzi di comunicazione, da quelli più vetusti a quelli più tecnicamente progrediti è di difficilissima accettabilità, perchè chi li diffonde ha interessi precisi da difendere grettamente.
L'enorme quantità di informazioni che tutti riceviamo dalla mattina alla sera, durante tutto il corso della nostra vita vigile è da criticare aspramente perchè non tengono mai presente le cause essenziali che li determinano e che vengono volutamente ignorate da quello che precedentemente ho definito gretto potere.
E' necessario che mi ripeta su quelle che io considero le priorità assolute e le condizioni primigenie che regolano tutti i rapporti umani visti dall'angolo visuale delle necessità naturali di tutto il pianeta ed in particolare dall'enorme quantità di esseri umani, di per se inquinanti, sia l'umanità stessa che il pianeta in toto.
E' necessario ricordare che l'umanità è soltanto una parte di tutti i componenti planetari, e sommessamente direi, la peggior parte di tutto quello che esiste su questo pianeta .
E' da miopi esporre idee, convinzione e pratici suggerimenti da parte dei tanti considerati esperti di parti limitate delle conoscenze generali.
Mi dispiace dirlo ma considero questi magnificati esperti un vero danno per il progresso dell'umanità.
Per progresso non intendo quello tecnico e tecnologico, che per quanto importanti sono da subordinare all'equilibrato progresso della società umana e all'interconnessione positiva delle varie nazionalità.
E' disumano, per i governanti delle nazioni più progredite economicamente affermare la propria superiorità economica e la continua spinta al progredire di quella medesima nazione, non tenendo conto che tutto il resto dell'umanità DEVE essere considerata degna della comune grande dignità che coinvolge in un unicum ogni singola persona nella totalità dell'umanità.
Quanto detto voglio considerarlo soltanto una prefazione ad una notevole messe di argomenti uno più importante dell'altro abitualmente sottaciuti per meschini interessi particolaristici.
Pertanto rimando a riflessioni che ho già esposto per buona parte di quelle argomentazioni che non trovano spazio per essere portati a conoscenza di un vasto pubblico che meriterebbe una maggiore considerazione da parte di tutti i cosi detti reggitori delle democrazie, i quali si dovrebbero convincere che sono soltanto degli operatori al servizio dell'intera comunità che rappresentano, se mancano di questo elementare senso di umiltà possono benissimo andare a casa a curare i loro interessi, e lasciare a più degni questo compito gravissimo di estrema importanza in ogni democrazia.
Una riflessione importantissima che ci dovrebbe coinvolgere tutti sarebbe da fare sulla notevolissima copertura mediatica riguardo la libertà, questo concetto bellissimo ed immenso è decantato ed enfatizzato da tutti coloro che credono di essere i reggitori del mondo, catalogato e condensato nelle dichiarazioni universali dei diritti dell'uomo, e nelle parti introduttive delle varie costituzioni.
Questa libertà decantata subisce notevoli amputazioni, sia nelle cosi dette democrazie, che nelle dittature più o meno disumane.
Esiste però una libertà molto più profonda, più intima, più personale, legata senza ombra di dubbio alla libertà di pensiero, dono immenso che coinvolge l'intera umanità.
Questa libertà, connaturata ai diritti esistenziali del naturale dono del libero pensare, che non può essere ridotto, conculcato, svilito da chi che sia, sia un semplice essere umano, che un potentissimo o arrogante potente.
Pertanto anche nelle condizioni più critiche in cui può trovarsi un essere umano, come una prigione, torture e diffamazione non può essere minimamente intaccata, così come sono connaturati tutti i diritti esistenziali, che si acquisiscono alla nascita, durano tutta la vita, e scompaiono con la morte della persona.
Accanto a queste ignominie si accostano coloro che del libero pensare, non hanno mai apprezzato il valore e la bellezza, la sua sensibilità e l' intelligenza, per conformismo si adattano a subire imposizioni scellerate e situazioni obbrobriose.
Come già detto, quanto fin ora è stato esposto possiamo considerarlo una prefazione ad una concreta ricerca delle cause primigenie che determinano la quasi infinita serie di effetti perversi.
Questi effetti che incidono sulla quotidianeità e sulla generalità delle conoscenze più controllate e varie influiscono perversamente sulla qualità della vita del singolo e dell'intera umanità.
Scrive Carlo Rovelli : "Per natura amiamo e siamo onesti. E per natura vogliamo sapere di più. E continuiamo ad imparare. La nostra conoscenza del mondo continua a crescere. Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo,nella natura del tempo,nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo brillano i misteri del mondo, la bellezza del mondo e ci lascia senza fiato:"
Decisamente consapevole che buona parte delle riflessioni espresse nel blog possono essere classificate come utopie , sono altrettanto consapevole che queste utopie sono frammenti di realtà concretamente possibili in un futuro purtroppo non molto vicino, frammenti di realtà che navigano in un oceano di superbia ed ignoranza, sostenute da pochi poteri gretti e disumani che non sono capaci di distinguere i veri autentici valori umani ed ambientali da valori fasulli, questi si gravemente utopici
Hic et nunc concreta sintesi della relatività. Semper et ubique superba manifestazione di ignoranza e di assurda irrazionalità
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