lunedì 3 novembre 2014

Diritti esistenziali

Avevo già scritto nel mio "deep revolution" (2011) la notevolissima importanza di un concetto che per me è fondamentale.
Le varie dichiarazioni dei diritti dell'uomo roboanti e declamatorie, non danno sufficiente importanza alla grandezza dei valori umani,sia nella loro totalità che nella vita di ogni singola persona.
Tutte queste consolatorie riflessioni rivelano purtroppo una parzialità intollerabile da parte di ogni ente che li mette su carta; a cominciare dalla enfatica "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" redatta dalle Nazioni Unite, molto criticabile; è intollerabile che in detta dichiarazione si dica che gli uomini nascono liberi ed uguali.
Quel nascono dovrebbe essere corretto in  SONO , perchè ogni singolo essere umano deve essere libero ed uguale per tutta la sua vita e non si può supporre che per determinati comportamenti criticabili ed anomali alcuni potrebbero perdere questi diritti esistenziali.
Vi è un aspetto che non può essere misconosciuto e soggetto ad interpretazioni variabili e limitative.
Le mie riflessioni vogliono mettere in luce con la maggiore evidenza possibile questa situazione fondamentale: i diritti esistenziali.
Questi diritti come mi ero limitato ad accennare precedentemente sono connaturati alla vita dell'essere umano per tutta la sua durata, cioè nascono con la nascita della persona, sono sempre presenti durante tutte le fasi della vita e si estinguono con la morte della persona, sono pertanto immodificabili e non soggetti ai capricci delle leggi scritte.
Entrando nei dettagli possiamo affermare, senza ombra di dubbio che i diritti esistenziali si concretizzano nel poter avere a disposizione di ogni singolo essere umano il cibo necessario per la vita; l'acqua per le necessità potabili ed igieniche; una tana, una casa in cui poter riposare nella massima tranquillità; il diritto ad esercitare un lavoro che sia consono alle possibilità operative ed attitudini di ognuno; è sopratutto ineliminabile il diritto esistenziale del riconoscimento, sia da parte degli altri esseri umani, che dalle istituzioni statali, della personale dignità e dei valori che questa comporta.
Le istituzioni, i governi e tutto l'apparato societario che regolano con equità la vita totale della nazione possono essere ascritti ad una società civile soltanto se le condizioni di cui sopra saranno rispettate.
Queste considerazioni che ritengo fondamentali e di indispensabile attuazione, sono ridotte ed addirittura misconosciute da quasi tutte le nazioni così dette civili di tutti i continenti terrestri, dove convivono spesso senza alcun tentativo di rimediare persone che accumulano ingenti risorse  (praticamente rubano) che sono di tutti e che  mai saranno capaci di poter utilizzare a pieno data la brevità di una vita.
Discutibile pertanto le numerose modalità di eredità  che ridistribuiscono ricchezze rubate a persone che non hanno minimamente meritato.
Abbiamo parlato dei diritti esistenziali degli esseri umani, ma bisogna riconoscere che altri componenti di questo pianeta devono usufruire di diritti paritari che si riverbereranno a loro volta, a beneficio dell'intera umanità.
Il naturale equilibrio ecologico dell'intero pianeta, sia nella parte fisico-chimica che biologica sarebbe un indice rivelatore che la modesta intelligenza della razza umana ha trovato un corretto uso delle sue possibilità.
Volutamente ho tralasciato di parlare dei diritti che possono essere usufruiti da una libera sessualità, perchè questa senza ombra di dubbio deve fare parte dei diritti esistenziali.
Questo argomento si presta a numerosissime considerazioni ed ad una notevolissima varietà di comportamenti.
Se la libera sessualità è USATA per secondi fini, possiamo affermare che quanto detto ci autorizza a coinvolgere in attività di meretricio sia i maschi che le femmine
Obbiettivamente mi sento obbligato a non andare oltre quanto detto.

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