La complessa
lettura e l’ardua personale comprensibilità dell’interessante ”Complesso di Copernico” di Caleb Sharf direttore dell' Astrobiology Center della prestigiosa Columbia University, mi ha impavidamente incoraggiato a inserire il seguente post
nel mio blog
Brano
tratto come altri precedentemente postati da "1543" auto pubblicazione nel novembre 2015 in
collaborazione con CopyAlfa Messina pag
58
Da qualche
anno a questa parte, alcune mie riflessioni sono state costantemente tenute
presenti con mio notevole disagio in considerazione dei gravi esiti cui mi
avrebbero condotto; purtroppo seguendo questo mio modesto filo logico –
razionalistico, nel contesto generale del relativismo in cui siamo senza alcun
dubbio immersi, non ha ridotto la mia preoccupazione sui tragici esiti cui ero
portato istintivamente a prospettare. Sono costretto purtroppo, drammaticamente,
dolentemente e con immensa umiltà ad accusare l’intera umanità, a cominciare da
me stesso di un’aberrante e totalmente cieco stato mentale e conseguenti
crimini comportamentali verso tutta la totalità biologica e fisica del pianeta.
Abbiamo costituito
più o meno inconsciamente ma con gretta superficialità, tragicamente,
dolentemente reale, una ignominiosa criminale dittatura della umanità sulla
totalità planetaria che annulla quel poco o molto di buono che l’umanità aveva
realizzato nel passato. Ignorantemente, superbamente abbiamo dimenticato che
siamo una delle parti costituenti l’intero pianeta, propriamente e
consapevolmente un’umile parte soltanto, e dovremmo costantemente mantenere la consapevolezza
di questo indiscutibile dato di fatto. Non si dovrebbe dimenticare che ogni
frazionamento, nonostante l’insignificanza di ogni singolo componete planetario,
ha una sua ineliminabile dignità e valore, fortificati dalla libertà di
pensiero; dal punto di vista umano, questa dignità è posseduta al massimo da
ogni singolo componente e non può essere sottovalutata. Le esaltate e esaltanti
conquiste della tecnica non possono in alcun modo minimizzare la dignità e il
valore di tutto il complesso terrestre articolato in tutte le componenti
fisiche e biologiche, umanità compresa .Nessun privilegio, diritto, può essere
addotto per giustificare tanta squilibrante incoscienza, l’improponibile e intollerabile
antropocentrismo, che a mio umile coscienziosamente umano giudizio può essere
classificato come gravissima malattia mentale che infetta quella parte
dell’umanità che arrogantemente si ritiene al di sopra della grandissima
maggioranza degli essere viventi. Dobbiamo sentire il dovere indiscutibile di
correlarci paritariamente con tutti
i componenti biologici e fisici del pianeta. Renderci umilmente conto che
questa dittatura della nostra umana razza sull’ambiente terrestre, sull’obbligatorio
equilibrio è obbrobriosa per tutto il pianeta, a cominciare dalla stessa
umanità. Di fatto si è costituita una perversa unione tra le autentiche
dittature e le millantate democrazie sature di eccelse, esclusive qualità. Un’unione
superba, meschina, egoistica che sta distruggendo pragmaticamente le altre
componenti ambientali, sfruttando al massimo e spesso distruttivamente le
risorse naturali.
Una grande
armata fornita di mezzi abnormemente potenti che succhia risorse essenziali per
le diversificate, bilanciate globalità vitali del pianeta a prevalente
vantaggio dei dittatori autentici e dei fasulli democratici. Si rubano risorse
che sono di tutto il vivente planetario INDISTINTAMENTE, tutti maldestramente coinvolti
per il supponente orgoglio di pochi, di fatto gretto e disarmante, sia di
autentici dittatori che dittatori agghindati di democrazia, che presumibilmente
manterranno per tempi indefiniti il criminale divario tra chi ha troppo,
troppo, troppo e chi nulla o quasi. L’incosciente e ripetuto invito al numerico
ampliamento generativo è un altro evidente segnale delle metodologie
dittatoriali; è sempre stato invito comune delle dittature di procreare al
massimo e trovare forza nel numero e non in autentici, indiscutibili valori.
Anche Bergoglio non si è sottratto da questo orientamento.
La dote
intellettiva umana anche se fosse cinquanta, cento volte maggiore di quella
attuale sarebbe costantemente insufficiente per approfondire e allargare
adeguatamente le conoscenze della realtà totale, immensamente più profonde ed
articolate delle elucubrazioni culturali di pochi “super intelligenti”, pervase
costantemente da indigesta supponenza.
Quanto
detto, è per me l’estrema sintesi di un dato di fatto totalmente improponibile
ed inaccettabile. Però il costruito, incosciente disequilibrio resta intatto per
un necessario, fondamentale ripensamento.
La drammatica evidente situazione descritta precedentemente, lo dico in profonda dolente consapevolezza, porterebbe senza alcun dubbio ad un annientamento suicida della razza umana. Comprensibile per tanto il diffuso atteggiamento accomodante sul consapevole ed ineliminabile dato di fatto testé accennato
La naturale obbligatoria constatazione della mia consolidata vecchiaia con la conseguente progressiva degenerazione dei miei neuroni celebrali e dei relativi scollegamenti sinaptici, hanno affrettato la mia operatività precedentemente manifestata.
Grazie per l'attenzione, scusate e perdonate le certamente numerose insufficienze.
Sinceramente obbligato Carmelo
La drammatica evidente situazione descritta precedentemente, lo dico in profonda dolente consapevolezza, porterebbe senza alcun dubbio ad un annientamento suicida della razza umana. Comprensibile per tanto il diffuso atteggiamento accomodante sul consapevole ed ineliminabile dato di fatto testé accennato
La naturale obbligatoria constatazione della mia consolidata vecchiaia con la conseguente progressiva degenerazione dei miei neuroni celebrali e dei relativi scollegamenti sinaptici, hanno affrettato la mia operatività precedentemente manifestata.
Grazie per l'attenzione, scusate e perdonate le certamente numerose insufficienze.
Sinceramente obbligato Carmelo
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