Riferendoci
a quanto precedentemente e frequentemente detto possiamo dire che una piccola
serie di più approfondite riflessioni, conferma la consapevolezza della
naturale insignificanza di ogni singolo componente di questo pianeta. Conseguenza
immediata la percezione della insignificanza della totalità planetaria e per
non allargarci troppo l’immenso ma sempre insignificante valore della galassia
di cui siamo parte. Considerando le piccole realtà di cui siamo quotidianamente
pervasi, mi sembra opportuno riflettere, sull’immenso squarcio conoscitivo
prospettato dal citato Scharf. Il testo italiano, a mio parere merita notevoli
e gravi critiche sulla ridotta competenza e conseguente distorta traduzione del difficile,
complesso espositivo di quelle precise deduzioni che Scharf fa partendo da
miliardi e miliardi di tempo passato e di adeguate prospettive future. L’edizione
italiana che conosciamo, ci convince che il traduttore non ha sufficiente conoscenza
delle problematiche di cui tratta Scharf; questa osservazione rende difficile
una corretta interpretazione del profondo, dettagliato impegno conoscitivo di
Scharf. Il testo italiano, troppo spesso rende dubbiosi su alcune fondamentali
conclusioni cui è pervenuto lo Scharf. La mia consapevole insufficienza mi
obbliga prudentemente di non procedere oltre quanto già detto. Per una il più
possibile corretta comprensione delle importantissime deduzioni conoscitive di
Scharf e dalla mia convinta insufficienza per poter conoscere meno superficialmente
quello a cui è pervenuto il direttore dell’Astrobiology Center della Columbia
University, inviterei quest’ultimo a far controllare accuratamente la lacunosa
traduzione in italiano del suo prezioso lavoro. In questo vengono distinte accuratamente le accettabilissime e
documentate conclusioni da quelle che sono soltanto ipotesi.
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