Riproponiamo
per una più ampia conoscibilità alcune e mail inviate dal 04 al 08 07 u.s. alla
trasmissione radiofonica tutta la citta’ne parla
L’umanità è
SOLTANTO una parte di questo pianeta. Nessun animale ha determinato morti e
distruzioni come quelli compiuti dall’INTELLIGENZA umana. L’intelligenza
dovrebbe mirare ad ampliare la conoscenza delle leggi della natura valide nel
passato, nella contemporaneità e forse nel futuro
Improponibile
tracotante proporre una crescita illimitata per un pianeta limitato; ulteriore
conferma della modesta, squilibrata intelligenza umana. Ben altra e
luminosissima l’operatività della razza umana consapevole della dignità e del
valore che la inseriscono in quella rete di interconnessioni con i componenti
biologici e fisici planetari.
Il culturame
imperante nelle presenze mass mediologiche non soltanto occidentalizzanti, con
la sua statica grettezza, non è ancora riuscito ad inserire nella generale
consapevolezza l’immenso significato della illuminante rivoluzione copernicana.
Dolorosa e deprimente la diffusa convinzione
che considera ancora oggi l’uomo re del creato.
La quota artistico
- culturale, purtroppo coinvolge una percentuale che non supera il 2% della
popolazione mondiale. Bisogna tenere
presente che ogni componente biologico e fisico di questo pianeta ha valore e
dignità massimi, niente e nessuno può incrementarlo, ridurlo o distruggerlo, in
quanto armonicamente connesso con il planetario tutto. Quanto detto, potrebbe
essere considerato con superficialità fuori tempo e fuori luogo se non proviamo
ad inserirlo nella ricerca di cause anche lontane che determinano le
quotidianità. Il geo-antropocentrismo è stato debellato dalla rivoluzione
copernicana e con consapevole umiltà non dovrebbe essere più riproposto.
Nessun commento:
Posta un commento