La
rivoluzione copernicana ha aperto un timido spiraglio da cui sono entrati nelle
possibilità conoscitive umane, immensità prima insospettabili, sempre più
esponenzialmente numerose. Da questo spiraglio si è determinata una immensa
progressiva dote di conoscenze, che ha allargato quel timido spiraglio
permettendo sempre più numerose conoscenze, ripetutamente controllate, ricontrollate
e validate dalla matematica e relative
equazioni che possono arrivare a percentuali superiori al 99%. Per essere
concreti diciamo subito che nel 1900 si può stabilire l’anno di nascita della importantissima
teoria della meccanica quantistica. Da questa base Einstein, nel 1915 è
pervenuto alla formulazione di una nuova teoria della gravità, che lo ha
condotto direttamente alla relatività generale. Questa ha distrutto
definitivamente l’assoluto, una reale irrealtà, impossibile da conoscere per un
essere umano che ovviamente è dotato di una intelligenza limitata e abituato a
spaziare soltanto in fantasticherie sempre senza riscontri. Procedendo con l’indispensabile
sintesi il cammino conoscitivo, perveniamo alle particelle elementari, come
quarks, fotoni, gluoni. La particolare caratteristica elusiva dei neutrini ci
consiglia per prudenza di non azzardare neanche una minima conoscenza di questi.
Da questi dettagli, si è approdati alla gravità quantistica,che ha conciliato
le contraddizioni tra la meccanica quantistica e la relatività generale. Un
altro importantissimo elemento conoscitivo da tenere sempre presente è un
qualche cosa che meno di un secolo fa sarebbe stato assurdo sospettare e cioè
il tenere conto di un corretto uso degli effetti probabilistici. Una importante
considerazione è da fare sulla ipotesi dei loop cioè quegli anelli che possono
costituire una catena di connessioni.
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