mercoledì 14 agosto 2013

ECOLOGIA

Il termine ecologia fu coniato dal biologo tedesco Ernst Haeckel nel 1866. Egli la definì come “l’insieme di conoscenze che riguardano l'economia della natura".
Un lontano personale ricordo, ma ancora ben nitido mi suggerisce che durante la mia frequenza della quarta classe del ginnasio  Mauro Lico per le scienze naturali era stato adottato un testo redatto dai prof. Pierantoni e Zirpolo che aveva come titolo "biologia animale e di genere".
In cui era compreso un capitolo che aveva per titolo ecologia;la frase iniziale diceva " l'ecologia è quella parte delle scienze naturali che studia l'equilibrio tra i vari componenti di un determinato ambiente".
Questa semplice definizione mi consente dopo tanti anni a dire che il concetto,dell'ecologia è mal compreso,eppure la sua definizione,la concreta naturalezza del riconoscerne l'intimo significato,è di una semplicità accessibile da parte di chiunque anche "povero di studi"
Il concetto di ecologia è legato,in maniera indissolubile,all'attivo equilibrio dei sistemi del nostro mondo fisico e biologico costantemente correlati,fornendo i giusti contrappesi alla continua variabilità degli assetti.
A questa attività operante nel corso di tempi lunghissimi,sempre autonoma,si è aggiunta adesso l'attività progressivamente disturbante dell'umanità;incoraggia i consumi e la tendenza allo squilibrio numerico umano,aggravato dalla pretesa di incrementare l'utilizzo di risorse sempre più insufficienti e per di più mal distribuite.
Conseguente il continuo amento della disarmonia tra umanità da una parte ed ambiente ed i suoi ecosistemi dall'altra.
Nel 1972 il  norvegese Arne Naess aveva proposto una "Piattaforma della ecologia profonda" con la quale intaccava il concetto di progresso e le idee-guida della civiltà industriale,che hanno portato all'attuale modo di vivere ed al dramma ecologico;nessuna specie vivente può beneficiare di particolari diritti per vivere e riprodursi più di qualsiasi altra.
Come già era stato detto non bisogna mai dimenticare che l'umanità è SOLTANTO una parte dei componenti del pianeta, e dovrebbe sentire l'obbligo (se è capace di usare quel poco di intelligenza che ha) di partecipare armoniosamente all'equilibrio generale.
Raramente diffusi dai grandi mezzi di comunicazione,pochi hanno sentito parlare di Ecologia Profonda.
Questa non può considerarsi una contrapposizione ma un necessario completamento dell'ecologia di superficie.
Questa è l'ecologia di cui tutti parlano,cioè il vigilare affinchè il progresso umano avvenga senza inquinamenti che superino determinate soglie ,senza modificare troppo l'ambiente ,mantenere pulito il paesaggio.
Per non superare le quote di inquinamento stabilite,installare filtri depuratori e quanto altro può servire a rendere "pulita" la natura ,e godere del magnifico nitore ed ornamento.
A tal proposito è necessario segnalare la perversa attività di molta pubblicità che spessissimo enfatizza doti che non hanno nulla a che vedere con l'ecologia poichè non esiste e non può esistere una macchina che sia veramente rispettosa dei canoni ecologici;correttezza vorrebbe che si parlasse soltanto del fatto che quel dato prodotto produce soltanto minor inquinamento rispetto ad altri.

Notevole importanza e grandi riconoscimenti bisogna attribuirli  all'azione di  Devall e Sessions e  a Ted Mosquin che hanno cercato di puntualizzare questi seri problemi ecologici.
Importantissime anche il concetto di decrescita,quasi sempre vituperato,con cui La Touche sta cercando di controbattere l'alto valore di tanti insegnanti di ignoranza.
Gli squilibri ed i disastri ci danno l'allarme;di fatto l'uomo è uno dei vasi comunicanti fisicamente obbligato all'equilibrio planetario,necessario a non sprofondare in tragici oceani di disumana superbia