domenica 26 luglio 2009

EQUINOXDAY

We are a group of Messina (Italy) known as “EQUINOXDAY”. We support with great enthusiasm to the initiative of the WORLD MARCH for Peace and non violence in the hope that it can sensitize the mind and heart of a great number of Persons.

The universal values can make only through humble attempts of conviction and not with drastic impositions of law. In point of fact, is dutiful to make compatible the cultural differences with the fundamental principles of man. The institutions cannot and mustn’t order through the force of the law, but must select those behaviours from absolute prohibition to the free choice. For the “multiculturalism ” expressed in Canada in 1971 as official policy, all men had dignity apart from the race, religion, sexual behavior. After initial enthusiasm, there was subsequently a gradual change.Today the “multiculturalism ” must integrate, promote the contacts, develop the relations between monoculture. It is a precursory sign of the future humanity who is capable to create an human amalgam without ideological supremacy or noble heritage. So it is necessary to revive the proposal of way which takes to the equilibrium of the terrestrial reality, revaluing the common ideals. Certainly would useful found a festivity for all people called “celebration of the Equinox”.The day of the equinox is the symbol of the equality, in fact the length of the day is equal the length of the night. It would a day of concrete symbols of cohesion and respect to race, religion and culture. It may celebrated on 21 March thanks to the request of the O.N.U to the national governments.
* FOTO : " Uniti per la pace nel mondo" - Bozzetto di Annita Mechelli.

lunedì 6 luglio 2009

DIRITTI ESISTENZIALI

DIRITTI ESISTENZIALI

Tutti gli uomini nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Base fondamentale della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
Beni primari: Le cose che ogni società deve impegnarsi a distribuire equamente ai propri Cittadini. Ciò di cui i Cittadini hanno indispensabile bisogno per condurre la propria vita, vivere la loro corretta libertà.

I diritti esistenziali sono quei diritti vitali, acquisiti all’atto della nascita di ogni essere umano, indipendentemente dal luogo della nascita, dall’etnia dei genitori, dalla loro posizione sociale e da quant’altro può caratterizzare un essere umano, una Persona che vive la propria esistenza, tutto il ciclo vitale su questo Pianeta. Questa semplice constatazione, di una evidenza razionale contrastabile soltanto da criteri di inaccettabile disumanità, dovrebbe imprimere una svolta in mentalità e comportamenti ancora oggi largamente diffusi su tutti i continenti.
Quello che propongono oggi i governi dei popoli ricchi ( anche se la maggioranza del popolo è tutt’altro che ricca) sono progetti di solidarietà, carità, limitati “aiuti” settoriali per qualche ospedale, ricerca di fonti idriche, qualche scuola e quell’altro che può migliorare un poco la vita di piccole comunità, tutte cose da apprezzare ma completamente insufficienti per dare gli ineliminabili diritti esistenziali, ridare la giusta, umana esistenza r u b a t a in questi ultimi secoli; esseri umani sfruttati in tutte le ricchezze asportabili da dirigere verso altri che avevano necessità di incrementare le loro ricchezze, le loro economie incurandosi dei gravissimi danni che causavano alle economie ed alla dignità degli sfruttati, aumentando criminalmente il divario tra il molto che avevano ed i residui dei beni che si erano degnati di lasciare. Se si vuole veramente una umanità migliore nel suo complesso, più armonica ed equilibrata, la sola strada da percorrere, per il bene di tutti, è quella della riduzione graduale, in tempi non eccessivamente lunghi, del divario tra le condizioni di vita, dei diritti esistenziali della intera società umana; inaccettabile, crudele divario che svilisce l’intelligenza e la dignità di ogni singolo che continua a tollerare tanta barbarie e dell’intera umanità che non abbia come priorità essenziale gli equanimi diritti esistenziali.

domenica 1 marzo 2009

FATTORE IMPRESCINDIBILE

FATTORE IMPRESCINDIBILE

Il patrimonio dell'esperienza personale sempre in divenire come può essere utilizzato? Può consentire una efficacia propositiva, etica un operare in positivo, un rifugio attivo nel tepore dell'attenzione, un continuo rimescolio dei pensieri, delle emozioni che pullulano cercando di non confondersi, non perdersi nei contrasti, ma di connettersi, di comprendersi sempre più profondamente, il convincimento che nella vita si è sempre "apprendisti" per seguire fino alla fine la strada della propria giusta natura.
Le esperienze acquisite quando sono mal comprese, unidirezionali, senza tentativi di analisi anche poco meditata portano inevitabilmente ad un pensare, un operare biasimevole, di difficile accettabilità. La fase ascendente della mediocrità e dell'indifferenza è la tragica strada che conduce al limite più basso della dignità della Persona annegata nei marosi della massa; i parolai, i sempre presenti, i sublimi dottrinari, gli inetti di tutte le arti, i miopi esperti diventano, di quella massa, i rappresentanti, gli interpreti, i servitori e le eccelse guide (come aveva lucidamente previsto Kierkegaard).

La vita, il progresso della società umana, della società transnazionale non può essere basata a n c o r a sulla competizione, sulle contrapposizioni specie quelle interne alle strutture nazionali e continentali, sostanzialmente chiuse da frontiere fisiche e comportamentali; un cercare di prevalere, di eccellere rispetto altre culture, etnie, quella specie di inconcludente, miope competizione sportiva, il fare incetta di primati, di medaglie, record nazionali o di gruppi ristretti.
Questa purtroppo particolarmente oggi è la nefasta tendenza generale, la pratica situazione di essere massa ma di sentirsi migliori di altri, la disumana contrapposizione rispetto altre visioni di vita, l'antitesi, il mettersi contro altri modi di costituire la società umana, la superbia fondamentalmente stupida di credersi depositari di valori luminosamente alti. I grandi e piccoli politici attenti al potere, i supervalutati esperti economici solleciti a valutare i gravi problemi del mercato ed impreparati a rapportarlo alle misconosciute esigenze immediatamente vitali di grandissima "quantità" di esseri umani difesi (si fa per dire) da potentissimi ed insensatamente costosi eserciti pronti ad uccidere e distruggere proclamando vita e società migliore. Questo è di fatto il quadro generale dell'intera umanità.

Le soluzioni prospettate sono numerose ma tutte settoriali; l'unica soluzione valida anche se necessita di tempi lunghi (se troppo lunghi inutili e "catastrofici") è il cercare costantemente ed ampiamente il raggiungimento di un e q u i l i b r i o generale, "globale" che parta dalla Persona, il convincimento che la persona l i b e r a è il fulcro, la condizione irrinunciabile che riduce ed elimina le crisi, la pietra miliare iniziale del progresso, di quel progresso equamente equilibrato tra le persone e tutto l'ambiente biologico e fisico che possa permettere l'armonica convivenza planetaria. Questo indispensabile equilibrio generale sarebbe la manifestazione più convincente che la piccola, limitata intelligenza umana ha fatto un passo ulteriore, "evolutivo" verso un approfondimento della propria condizione, una reale percezione della realtà universale in cui è presente, in cui può essere gioiosamente presente.