giovedì 27 novembre 2014

Naturali riflessioni fondamentali

La limitata e mal usata intelligenza umana pullula di commentatori, esegeti, ed interpreti di una serie di realtà di cui disconoscono le profonde radici; queste manifestazioni di netta superbia e conseguente ignoranza ed errata valutazione di fenomeni molto semplici, quasi artatamente complicati e mal comprensibili genera una ulteriore sconnessione tra semplici fatti naturali ed arroganti argomentazioni.
Quanto detto è ulteriormente aggravato dall'azione grettamente esercitata da chi ha grande potere economico.
In definitiva poche migliaia di persone in tutto il mondo, accompagnate da un certo numero di collaboratori determinano la intollerabile sequela di fatti negativi che coinvolge la restante enorme maggioranza del genere umano.
La continua estesa serie di avvenimenti quotidiani che si verificano in questo maltrattato pianeta hanno origini lontane ma ben comprensibili, anche ad una modesta riflessione.
E' evidente che se le condizioni sia razionali che strettamente pragmatiche circolano non sufficientemente controllate dal senso critico determinano condizioni di drastica inaccettabilità.
Per tanto, la maggior parte di tutto quello che viene diffuso da tutti i mezzi di comunicazione, da quelli più vetusti a quelli più tecnicamente progrediti è di difficilissima accettabilità, perchè chi li diffonde ha interessi precisi da difendere grettamente.
L'enorme quantità di informazioni che tutti riceviamo dalla mattina alla sera, durante tutto il corso della nostra vita vigile è da criticare aspramente perchè non tengono mai presente le cause essenziali che li determinano e che vengono volutamente ignorate da quello che precedentemente ho definito gretto potere.
E' necessario che mi ripeta su quelle che io considero le priorità assolute e le condizioni primigenie che regolano tutti i rapporti umani visti dall'angolo visuale delle necessità naturali di tutto il pianeta ed in particolare dall'enorme quantità di esseri umani, di per se inquinanti, sia l'umanità stessa che il pianeta in toto.
E' necessario ricordare che l'umanità è soltanto una parte di tutti i componenti planetari, e sommessamente direi, la peggior parte di tutto quello che esiste su questo pianeta .
E' da miopi esporre idee, convinzione e pratici suggerimenti da parte dei tanti considerati esperti di parti limitate delle conoscenze generali.
Mi dispiace dirlo ma considero questi magnificati esperti un vero danno per il progresso dell'umanità.
Per progresso non intendo quello tecnico e tecnologico, che per quanto importanti sono da subordinare all'equilibrato progresso della società umana e all'interconnessione positiva delle varie nazionalità.
E' disumano, per i governanti delle nazioni più progredite economicamente affermare la propria superiorità economica e la continua spinta al progredire di quella medesima nazione, non tenendo conto che tutto il resto dell'umanità DEVE essere considerata degna della comune grande dignità che coinvolge in un unicum ogni singola persona nella totalità dell'umanità.
Quanto detto voglio considerarlo soltanto una prefazione ad una notevole messe di argomenti uno più importante dell'altro abitualmente sottaciuti per meschini interessi particolaristici.
Pertanto rimando a riflessioni che ho già esposto per buona parte di quelle argomentazioni che non trovano spazio per essere portati a conoscenza di un vasto pubblico che meriterebbe una maggiore considerazione da parte di tutti i cosi detti reggitori delle democrazie, i quali si dovrebbero convincere che sono soltanto degli operatori al servizio dell'intera comunità che rappresentano, se mancano di questo elementare senso di umiltà possono benissimo andare a casa a curare i loro interessi, e lasciare a più degni questo compito gravissimo di estrema importanza in ogni democrazia.
Una riflessione importantissima che ci dovrebbe coinvolgere tutti sarebbe da fare sulla notevolissima copertura mediatica riguardo la libertà, questo concetto bellissimo ed immenso è decantato ed enfatizzato da tutti coloro che credono di essere i reggitori del mondo, catalogato e condensato nelle dichiarazioni universali dei diritti dell'uomo, e nelle parti introduttive delle varie costituzioni.
Questa libertà decantata subisce notevoli amputazioni, sia nelle cosi dette democrazie, che nelle dittature più o meno disumane.
Esiste però una libertà molto più profonda, più intima, più personale, legata senza ombra di dubbio alla libertà di pensiero, dono immenso che coinvolge l'intera umanità.
Questa libertà, connaturata ai diritti esistenziali del naturale dono del libero pensare, che non può essere ridotto, conculcato, svilito da chi che sia, sia un semplice essere umano, che un potentissimo o arrogante potente.
Pertanto anche nelle condizioni più critiche in cui può trovarsi un essere umano, come una prigione, torture e diffamazione non può essere minimamente intaccata, così come sono connaturati tutti i diritti esistenziali, che si acquisiscono alla nascita, durano tutta la vita, e scompaiono con la morte della persona.
Accanto a queste ignominie si accostano coloro che del  libero pensare, non hanno mai apprezzato il valore e la bellezza, la sua sensibilità e l' intelligenza, per conformismo si adattano a subire imposizioni scellerate e situazioni obbrobriose.
Come già detto, quanto fin ora è stato esposto possiamo considerarlo una prefazione ad una concreta ricerca delle cause primigenie che determinano la quasi infinita serie di effetti perversi.
Questi effetti che incidono sulla quotidianeità e sulla generalità delle conoscenze più controllate e varie influiscono perversamente sulla qualità della vita del singolo e dell'intera umanità.
Scrive Carlo Rovelli : "Per natura amiamo e siamo onesti. E per natura vogliamo sapere di più.  E continuiamo ad imparare. La nostra conoscenza del mondo continua a crescere. Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo,nella natura del tempo,nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo brillano i misteri del mondo, la bellezza del mondo e ci lascia senza fiato:"

 Decisamente consapevole che buona parte delle riflessioni espresse nel blog possono essere classificate come utopie , sono altrettanto consapevole che queste utopie sono frammenti di realtà concretamente possibili in un futuro purtroppo non molto vicino, frammenti di realtà che navigano in un oceano di superbia ed ignoranza, sostenute da pochi poteri gretti e disumani che non sono capaci di distinguere i veri autentici valori umani ed ambientali da valori fasulli, questi si gravemente utopici


Hic et nunc concreta sintesi della relatività. Semper et ubique superba manifestazione di ignoranza e di assurda  irrazionalità

venerdì 21 novembre 2014

Absit iniuria verbis

Spesso in molti post pubblicati ho espresso critiche anche drastiche su idee, comportamenti, di vari personaggi.
Il divino dono del libero pensare mi ha sempre costretto a dire " pane al pane e vino al vino", secondo la mia limitata intelligenza e conoscenza.
A tal proposito voglio ricordare cosa ho scritto nel post "rifiorire di idealità" ovvero "NESSUNO HA PIU’ DIRITTI,  MERITI,  DIGNITA’  DI ME ed io non ho più diritti, meriti, dignità di alcuno".  
Mi sento di ripetere quello che spesso in procedimenti giudiziari usano dire alcuni avvocati " absit iniuria verbis" cioè anche nelle critiche più drastiche posso dire che nelle mie parole è sempre assente l'ingiuria , pertanto se qualcuno possa essersi sentito offeso me ne scuso umilmente.
Con questo voglio anche dire che continuerò drasticamente ad usare il dono del libero pensare, perchè questa libertà è forse la qualità più caratterizzante l'intelligenza umana e non usarla per interessi molto discutibili e pavidità è riprovevole.
A tal proposito vorrei precisare che il comportamento drastico può essere ricondotto a quello che può succedere ad una madre che si accorge che il proprio figliolo ha intrapreso un cammino che desta gravi preoccupazioni, un'accorata dolenzia e continue apprensioni.
La pavidità spesso associata ad ambiguità è forse la cosa più umiliante che possa limitare il pensiero e relativi comportamenti per molte persone che spesso esprimono parole e concetti edulcorati ed infiorati ma ripetitivi e privi di autentico valore.

lunedì 17 novembre 2014

Facciamo musica

Mi sembra necessario uscire un pò fuori dagli argomenti abitualmente trattati fin ora, ed entrare in un campo per me di notevole fascino e di grande impatto emotivo su un notevole numero di persone.
Mi sto riferendo alla musica.
Questa, a parer mio è la forma d'arte più impegnativa che per essere correttamente eseguita ha bisogno di impegno fortissimo, sia da parte dell'autore che da parte dell'esecutore.
Con questo non voglio trascurare tutte le altre forme d'arte che costituiscono il quadro intellettuale ed emotivo dell'essere umano.
Tutte le forme d'arte ad eccezione della musica hanno una caratteristica che le accomuna (perdonatemi) cioè la fossilizzazione dell'opera d'arte, che una volta ideata e esposta al giudizio altrui, resta ferma ed immutabile nella sua forma originaria.
Con questo non voglio ridurre la validità ideale ed emotiva di tutte le espressioni artistiche che non fanno parte del campo musicale. Rientrando nel campo della musica, io mi permetto di esprimere idee personali anche se largamente diffuse.
Voglio precisare che non faccio dell'espressione musicale "di tutta l'erba un fascio", non racchiudo in una sola categoria tutta la produzione musicale, ma cerco di valorizzare nel loro giusto impegno tutte le opere.
Come orientamento personale discutibilissimo metto in cima ai miei interessi la musica strumentale, accantonando con un certo rimpianto tutte le altre forme.
E' importante precisare che mi riferisco alla musica dal vivo che ha caratteristiche uniche ed irripetibili, cosa che non è possibile per quella riprodotta.
Altre forme vanno dalle manifestazioni migliori della cosi detta musica leggera ed attraversano la musica operistica e liederistica, dove sono presenti le parole che delimitano con grande precisione il quadro musicale e le idee che vuole esprimere l'autore; di conseguenza tutte queste composizioni hanno dei binari che l'autore traccia e da cui è difficile uscire.
Questa limitazione non avviene con la musica esclusivamente strumentale priva di qualsiasi indicazione vocale, che per sua natura ti orienta molto determinatamente.
Voglio dire che la musica strumentale è la forma più libera tra tutte le composizioni musicali, perchè sono soltanto le note nella loro caratteristica associativa che determinano idee, stati d'animo, sensazioni che sono esclusivamente tue pur se guidate con grande levità, quasi sussurrate umilmente dall'autore.
Penso che sia il caso di mettere in evidenza un fatto sostanziale e cioè che ogni opera sia in fase compositiva che esecutiva necessita di notevole tempo per essere adeguatamente espressa ed eseguita, cioè l'impegno dell'esecutore è  notevolissimo perchè possa comprendere lo stato emotivo della composizione e dopo questa acquisizione riesprimerlo secondo la sensibilità dell'esecutore che è sempre variabile nel tempo.
Per essere pratici, bisogna mettere in chiaro che la medesima composizione può essere eseguita dallo stesso autore in maniera differente in tempi diversi.
Fermo restando il cardine compositivo.
Nella sterminata produzione musicale vitalizzata da Bach si può arrivare benissimo alla musica contemporanea.
Questa produzione illuminata da geni come MOZART, BACH, VIVALDI solo per fare alcuni nomi è viva ed operante per diversi secoli.
Bisogna aggiungere che esistono numerosissime produzioni musicali originate in ambiti diversi dalla, per noi comune, musica occidentale.
E' impossibile e forse anche sciocco tentare una classifica sull'importanza di tutti gli autori che hanno generato musica strumentale in questi ultimi 5 secoli, anche se, come ovvio, il valore e l'importanza di alcuni può essere superiore alla media generale.
Personalmente voglio azzardarmi in un giudizio anche se non ho mai frequentato un conservatorio o suonato in maniera decente un qualsiasi strumento.
Il mio gusto personale colloca al massimo della bellezza ed emotività un opera di Schubert la "Sinfonia in DO maggiore- detta la grande".
Bisogna dire che la maggior parte delle opere più complesse di Schubert non sono state mai eseguite quando lui era in vita perchè non avendo possibilità economiche personali, ne notorietà sufficiente, nel periodo in cui viveva, le opere che richiedevano la necessità di numerosi orchestrali non rientrava nelle possibilità di Schubert per accattivarsi la benevolenza delle organizzazioni musicali e dei migliori direttori di orchestra dell'epoca.
Questa sinfonia  per me offre un coinvolgimento emotivo e coinvolgente, faccio mie le considerazioni di M.J.E. Brown quando scrive "A parte la magistrale tecnica compositiva , c'è vita in ogni singola fibra di questo lavoro, c'è un colorito che arriva alle sfumature più sottili, acutissima espressione del particolare e del tutto...".
Di eccezionale bellezza  è il finale che col suo slancio ritmico, un susseguirsi di sensazioni che vanno dalla tenerezza più coinvolgente alla placidità di alcuni momenti esprimenti una gioia quasi infantile.
Mi sento incoraggiato ad esporre alcune impressioni e stati emotivi che avevano ispirato alcuni versi liberi e da me pubblicati nel 2005, nel contesto di un testo prevalentemente composto da versi che trattavano argomenti  molto diversificati tra loro, sotto il titolo generale di " SOVVERTITOR di cuori e di costumi".
Da questo testo ripropongo dei versi che hanno per titolo "GRAZIE":

Aerea messaggera
la radio stamani
mi ha gratificato
d'inaspettato personale invito
per un ritorno in luoghi
da tempo trascurati,
per passeggiate in libertà
melodici vagabondaggi
colloqui senza parole
su boscosi sentieri
prati verdeggianti
per immergermi in sereno
scherzoso dono
per fare mia
in commosso raccoglimento
la vita che scorre
con ritmico slancio
fluire di emozioni
foga di sensazioni
in ogni fibra
ogni sottile sfumatura
della Grande;
grazie Franz.

Ripeto ancora grazie Schubert per questo dono di eccezionale bellezza che ci hai donato.
Cerchiamo di non dimenticare che la musica nelle sue forme più alte ha bisogno di studi e tecniche di notevole impegno che possono impegnare il  musicista anche per lunghi anni; non è sufficiente la sola ispirazione o uno stato emotivo fortissimo.
E' necessario che vi sia una compartecipazione emotiva anche da parte del pubblico che ascolta.
Tutto deve fare parte della personalità del compositore, nella completezza della sua vita, della tecnica e della ispirazione emotiva.

lunedì 3 novembre 2014

Diritti esistenziali

Avevo già scritto nel mio "deep revolution" (2011) la notevolissima importanza di un concetto che per me è fondamentale.
Le varie dichiarazioni dei diritti dell'uomo roboanti e declamatorie, non danno sufficiente importanza alla grandezza dei valori umani,sia nella loro totalità che nella vita di ogni singola persona.
Tutte queste consolatorie riflessioni rivelano purtroppo una parzialità intollerabile da parte di ogni ente che li mette su carta; a cominciare dalla enfatica "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" redatta dalle Nazioni Unite, molto criticabile; è intollerabile che in detta dichiarazione si dica che gli uomini nascono liberi ed uguali.
Quel nascono dovrebbe essere corretto in  SONO , perchè ogni singolo essere umano deve essere libero ed uguale per tutta la sua vita e non si può supporre che per determinati comportamenti criticabili ed anomali alcuni potrebbero perdere questi diritti esistenziali.
Vi è un aspetto che non può essere misconosciuto e soggetto ad interpretazioni variabili e limitative.
Le mie riflessioni vogliono mettere in luce con la maggiore evidenza possibile questa situazione fondamentale: i diritti esistenziali.
Questi diritti come mi ero limitato ad accennare precedentemente sono connaturati alla vita dell'essere umano per tutta la sua durata, cioè nascono con la nascita della persona, sono sempre presenti durante tutte le fasi della vita e si estinguono con la morte della persona, sono pertanto immodificabili e non soggetti ai capricci delle leggi scritte.
Entrando nei dettagli possiamo affermare, senza ombra di dubbio che i diritti esistenziali si concretizzano nel poter avere a disposizione di ogni singolo essere umano il cibo necessario per la vita; l'acqua per le necessità potabili ed igieniche; una tana, una casa in cui poter riposare nella massima tranquillità; il diritto ad esercitare un lavoro che sia consono alle possibilità operative ed attitudini di ognuno; è sopratutto ineliminabile il diritto esistenziale del riconoscimento, sia da parte degli altri esseri umani, che dalle istituzioni statali, della personale dignità e dei valori che questa comporta.
Le istituzioni, i governi e tutto l'apparato societario che regolano con equità la vita totale della nazione possono essere ascritti ad una società civile soltanto se le condizioni di cui sopra saranno rispettate.
Queste considerazioni che ritengo fondamentali e di indispensabile attuazione, sono ridotte ed addirittura misconosciute da quasi tutte le nazioni così dette civili di tutti i continenti terrestri, dove convivono spesso senza alcun tentativo di rimediare persone che accumulano ingenti risorse  (praticamente rubano) che sono di tutti e che  mai saranno capaci di poter utilizzare a pieno data la brevità di una vita.
Discutibile pertanto le numerose modalità di eredità  che ridistribuiscono ricchezze rubate a persone che non hanno minimamente meritato.
Abbiamo parlato dei diritti esistenziali degli esseri umani, ma bisogna riconoscere che altri componenti di questo pianeta devono usufruire di diritti paritari che si riverbereranno a loro volta, a beneficio dell'intera umanità.
Il naturale equilibrio ecologico dell'intero pianeta, sia nella parte fisico-chimica che biologica sarebbe un indice rivelatore che la modesta intelligenza della razza umana ha trovato un corretto uso delle sue possibilità.
Volutamente ho tralasciato di parlare dei diritti che possono essere usufruiti da una libera sessualità, perchè questa senza ombra di dubbio deve fare parte dei diritti esistenziali.
Questo argomento si presta a numerosissime considerazioni ed ad una notevolissima varietà di comportamenti.
Se la libera sessualità è USATA per secondi fini, possiamo affermare che quanto detto ci autorizza a coinvolgere in attività di meretricio sia i maschi che le femmine
Obbiettivamente mi sento obbligato a non andare oltre quanto detto.

giovedì 30 ottobre 2014

Caro amico Bergoglio

Mi pongo alcune domande indiscrete sulle posizioni tenute da Bergoglio quando l'Argentina era sotto la dittatura.
Evidentemente come importanza la posizione di allora è lontanissima da quella di ora, in quanto capo assoluto del Cattolicesimo che si può equiparare ad una grande nazione con notevolissime possibilità di potere in gran parte economico, di cui sono dotate tutte le strutture vaticane, a cominciare dai musei.
A questo bisogna aggiungere la costante, stucchevole, presenza sui grandi mezzi di comunicazione che non lesinano mai di riportare ogni singolo frammento del suo alto pensiero e della altissima autorità morale che gli è attribuita, con grande acriticità da parte di tutti i commentatori, tutti affascinati ? sedotti, conquistati, dalla esibita umiltà che contraddice ampiamente il Vangelo (vedi " la mano destra non sappia cosa fa la sinistra).
Non ci risulta sufficientemente chiara la posizione che Bergoglio ha tenuto nei confronti della dittatura, perchè furbescamente,il dittatore, presumibilmente, conoscendo la notevole religiosità degli argentini si allineava sulle posizioni più religiosamente retrive.
Gradirei molto conoscere eventuali esternazioni pubbliche del pensiero di Bergoglio quando l'Argentina era sotto dittatura.
Ci sono persone capaci di informarmi correttamente?
Molto esemplificativo l' impulso pubblicitario, generatore di notevole quantità di denaro, di questo ultimo periodo che utilizza qualsiasi cosa che riguarda Bergoglio per incrementare le entrate vaticane.
E' evidente che queste notevoli possibilità economiche sono a disposizione di tutti i poveri sventurati del mondo i quali con il conforto delle sublimi parole del Papa possono fare a meno del volgare tozzo di pane .
Mi domando se i non cattolici possono utilizzare le notevoli possibilità economiche del cattolicesimo.
Chiudo qui interrompendo un discorso che merita considerazioni molto più complesse e di massima accettabilità e concludendo voglio specificare che la mia disistima per questo carismatico Papa è totale perchè si inserisce nella totale disistima delle organizzazioni religiose del mondo.
Ci tengo però a specificare che l'azione del vaticano e di questo Papa date le notevoli possibilità economiche del primo, e di immagine del secondo, possono determinare situazioni di netto miglioramento dei rapporti internazionali e nel complessivo ambito geopolitico
Attendo una sua vivente autosantificazione.
A rigore dobbiamo considerare un elemento che sta al di sopra di tutte le riflessioni fin ora fatte e cioè NESSUNO su questa Terra ha la possibilità di fare l'esegeta del pensiero divino;questo è un azzardo irrazionale e intollerabile.
Quello che dicono questi santi uomini che parlano e straparlano di cose di cui non hanno alcuno competenza, deduzioni tratte da scritti elaborati in epoca geocentrica quindi nella completa ignoranza di fatti fisici fondamentali.
Il sovvertimento della posizione del pianeta avvenuto con la rivoluzione copernicana a rigore di logica ci obbligherebbe a riflettere, modificare idee e posizioni che oggi ci appaiono immutevoli contraddizioni.
Quanto detto, ci consente di dire che ci sono due possibilità interpretative di tutte le idee e gli avvenimenti scaturite dalla predetta ignoranza.
Chi incoscientemente azzarda esegesi su esistenza e comportamento divino, o sono persone che hanno capito ben poco dell'immensità dell'assoluto oppure se lo hanno capito, e ancora più grave, millantano linee guida che a rigore non possono essere inquadrati nella pur ridotta razionalità umana.
Le innumerevoli idee e comportamenti religiosi contraddicono di per se le ripetitive affermazioni del caro Bergoglio.
Questa considerazione ci costringe a pensare ad una assurdità: e cioè una impossibile faziosità del comportamento divino (sono costretto purtroppo a parlare mal volentieri di questo argomento perchè come tutti gli altri esseri umani nemmeno io ho alcuna possibilità di un corretto inquadramento della attività dell'eterno) la superba intollerabile ed assurda dichiarazione di un popolo eletto è  una bestemmia.
Nessuno su questa terra può avanzare diritti di priorità come purtroppo fa il cristianesimo che si pone fuori ed al di sopra di tutte le altre idee e considerazioni religiose.
Subdolamente compie tentativi di unificazione ed avvicinamento alle altre visioni di  religiosità, vivacemente operanti anche se molto criticabili ed addirittura inaccettabili vigenti altrove.
L'ho già detto ma qualunque cosa si dice sull'eterno è sempre sbagliato; una minima umana prudenza consiglia di non parlarne affatto o il meno possibile con  modesta manifestazione della impossibilità umana a cercare di capire l'assoluto.
Parola mia non parola di Dio.

martedì 28 ottobre 2014

Riflessioni elementari

Così come detto precedentemente per cercare di ridurre l'imperante maschilismo nelle strutture gerarchiche vaticane confermiamo la nostra opinione di un'immissione consistente di elementi femminili nelle più alte strutture decisionali vaticane a cominciare dal conclave.
Oggi non è più ammissibile la stucchevole presenza maschile esclusiva, sicuramente totalitaria.
L'esclusione del pensiero della parte femminile dell'umanità è un grave insulto all'equilibrio intellettuale e squilibra gravemente la composizione delle varie strutture decisionali.
Considerazioni paritarie sui due generi sono estensibili a tutta l'umanità,conseguentemente ogni essere umano può affermare che nessun altro ha maggiore dignità e diritti di ogni singolo componente.
Le considerazioni precedenti confermano che anche organizzazioni come quella vaticana non ha, nel relativismo generale e nel relativismo tempo-spaziale, che contraddistingue la nostra presenza, alcuna preminenza su tutte le  altre umane organizzazioni.
Non bisogna dimenticare che il cristianesimo, con tutte le sue varie divisioni, coinvolge soltanto una minoranza delle persone che abitano questo mondo.
I presunti interventi extra umani di cui è sovraccarica la bibbia non hanno nessuna funzione determinante che possa coinvolgere la totalità dell'umanità.
Non dimentichiamo che la bibbia è stata scritta nel periodo in cui imperava il geocentrismo e l'uomo si considerava il re dell'universo.
Della bibbia apprezziamo alcune parti artisticamente molto importanti mentre dobbiamo prendere in critica considerazione avvenimenti storici di quell'epoca ( così come avvenimenti storici presenti vengono trattati e giudicati secondo i diversi punti di vista di chi li tratta ).
Il raccontino della genesi che ci descrive come nostri progenitori due balordi che disubbidiscono all'ordine divino (?) di non mangiare il frutto proibito e con ciò creano il male assoluto, che necessita un intervento altrettanto assoluto per essere annullato.
Da questa semplicistica considerazione nasce il cristianesimo, cioè la necessità che vi sia un mezzosangue, metà uomo da parte femminile, e metà Dio da parte maschile (come avrebbe potuto essere altrimenti?), che col suo sacrificio contrasti il male assoluto creato dai nostri progenitori, in un male relativo, emendabile, con relativa facilità.
Al tempo in cui è stata scritta la bibbia, il sacrificio di esseri viventi, sia animali che umani, era considerato il mezzo migliore per avvicinarsi alla divinità e stimolare il perdono degli eventuali crimini commessi.
Questa eventualità molto diffusa all'epoca della crocifissione di Cristo ha dato vigore al ridimensionamento del male assoluto che era stato perpetrato dai nostri presunti progenitori.
Su questi fatti molto discutibili nel corso dei secoli successivi si sono compiuti riunioni di esperti, e ripetuti concili, per dare una certa consistenza di veridicità a quei fatti inverosimili ed inaccettabili narrati nel libro della genesi e per creare un alone di umana logica su fatti che di logica non ne avevano nemmeno un briciolo.
Come già detto nel mio "deep evolution" (2011 ) "le fedi non aggiungono nulla al naturale impulso religioso, intimo e personale che ognuno di noi sente di possedere" e per maggiore chiarezza possiamo aggiungere che tutte le religioni organizzate e strutturate non hanno niente a che vedere con l'eterno; cercano di congiungere impunemente l'imperante e costante relativismo temporale e materiale con l'assoluto.
Queste considerazioni nate dalla limitata intelligenza umana potrebbero essere modificate col miglioramento quantitativo e qualitativo delle conoscenze anche se sempre limitate e provvisorie; la realtà totale (?) è sempre lontanissima da tutti gli studi conoscitivi dell'intera umanità anche se coordinati e interattivi tra di loro.
Questa considerazione ci obbliga a ridurre notevolmente il grado di superbia ed arroganza  umana, sia dei singoli che generalizzata, che viene alimentata da studi teorici e pratici diffusi costantemente con i vari mezzi, che oggi la tecnica mette a disposizione dei potenti.
Quanto detto deve essere considerato un modesto e sommesso invito per cercare di risolvere prioritariamente i gravissimi problemi che l'umanità affronta quotidianamente; evitare pertanto di assolutizzare la conoscenza su problemi che non troveranno mai una completa e corretta soluzione.
Non dimenticare mai che i veri problemi sono quelli della quotidianità più drammatica che coinvolge totalitariamente sia la parte umana che quella biologica e fisico chimica del pianta; questo non è proprietà esclusiva dell'umanità, ma è un unico meraviglioso complesso di bellezza ed equilibrio di tutti i componenti, così come mettono in luce i principi dell'ecologia.
Pertanto l'uomo non ha il diritto superbo ed arrogante di considerarsi il padrone di tutto.
Deve semplicemente rendersi conto della propria insignificanza sul pianeta che abitiamo e l'insignificanza di questo pianeta nel contesto della galassia.

venerdì 17 ottobre 2014

Dichiarazione di intenti

Come sicuramente avranno notato tutti coloro che ci seguono con una certa attenzione, nel nostro blog è molto ridotta l'attenzione sull'attualità, specialmente quella a livello politico-sociale, sopratutto italiana (di attualità sono soprassature tutte le notizie trasmesse dagli organi di informazione nazionale).
Pur nelle nostre limitate possibilità cerchiamo di interessarci a tutto quello che succede sull'intero pianeta; a tutto quello che rivela importanti concezioni e modalità di vita delle varie nazioni ed etnie che popolano i cinque continenti, sia dal punto di vista etnico sociale che religioso politico e comportamentale nelle diverse e varie manifestazione della componente umana di questo nostro pianeta.
Ci interessa moltissimo oltre il comportamento sociale della razza umana, anche le varie situazioni biologiche extra umane ed ambientali.
Tutte le grandi firme che formano il quadro completo delle notizie dell'intero pianeta, sono espresse da persone molto esperte e nel loro campo le inter-relazioni sono vivacissime e si assiste anche con soddisfazione alle posizioni critiche dei vari componenti della comunità intellettuale; a questo è da aggiungere l'intensa attività artistico culturale che è svolta con una vivacità che in questi ultimi tempi ha assunto importanza significativa.
Quanto premesso ci porta ad esprimere spesso perplessità notevoli su quello che viene esposto ed attuato in campi notevolmente ristretti come economia, sociologia,demografia, religiosità, et simila, su cui come è naturalmente corretto esprimere opinioni anche nettamente critiche su quanto affermato dagli esperti dei vari settori.
L'argomento trattato con minor competenza è quello dei problemi ecologici, che invece di avere l'attenzione che meritoriamente dovrebbero avere sono considerati molto al di sotto delle conseguenze economiche che provvedimenti su equilibri importantissimi vengono posti secondari e semplicisticamente alle pur necessarie ricadute economiche.
Le conseguenze immediate di questo comportamento sono purtroppo sotto gli occhi di tutti e quel vantaggio economico che era stato prodotto viene annullato in pochi secondi dalle reazioni che una natura al massimo della sua concreta importanza esigerebbe.
Ricordiamoci che il nostro pianeta esige un equilibrio molto rigoroso, e considerazione importantissima da ricordare è che l'umanità è SOLTANTO una parte dei componenti del pianeta e non può e non dovrebbe permettersi di alterare impunemente e superbamente gli equilibri naturali che hanno la preminenza su tutto (la convinzione che l' uomo sia il re del creato è stata superata, annullata da tempo).
Di conseguenza l'eccessiva presenza umana, di per se estremamente inquinante, anche nelle più corrette condizioni di vita condotta, è un insulto all'equilibrio generale che costituisce l'entità propria del pianeta.
Non ci sentiamo di fare altre considerazioni perchè quanto detto è una drastica critica a molte delle strade impresse da persone considerate grandi esperti ma che non vedono al di là del loro importante ma ristrettissimo campo di conoscenza .
Eventualmente se qualcuno ha da suggerirci qualcosa che merita particolare attenzione lo prenderemo in seria considerazione.
Per concludere ricordiamo che abbiamo già espresso le nostre riflessioni frequentemente nei passati post.

venerdì 10 ottobre 2014

Livellamento naturale

Un argomento che potrebbe sembrare poco importante e buona educazione consiglierebbe di farne nemmeno cenno sarebbe il dissertare sull'espletazione delle naturali funzioni intestinali, di tutti gli esseri umani, a qualsiasi razza, e ceto sociale si possa appartenere, è un'attività che obbliga CIASCUNO DI NOI a dedicare una parte del proprio tempo, per la  naturale e necessaria evacuazione di quello che è attraverso l'alimentazione pervenuto nell'intestino umano per essere elaborato ed utilizzato come fonte di  elementi necessari per il funzionamento del corpo umano.
Questa è l'unica legge che nessun potente,sia esso re o regina, o lodato capo di qualsiasi nazione o organizzazione che millanta rapporti con l'eterno che comprenda l'intera umanità può modificare o sfruttare ai propri interessi personali, sia per i gruppi a cui si appartiene.
Per non farla lunga possiamo dire che TUTTE le leggi che sono da secoli e millenni elaborate da cosi detti esperti di tutte le società umane, subiscono variazioni che alterano i presunti validi presupposti da cui erano partiti anche se come è comprensibile col tempo molte cose possono giustamente cambiare.
Quello che era giudicato eccezionale, sublime, e confacente alle più alte idealità umane, e da tutti coloro che ne hanno avuto interesse, può essere modificato impunemente, ma con fiorite e dotte dissertazioni,  talvolta nelle maniera più assurde balorde ed anti-umane possibili.
La famosa poesia di Totò (la livella) può essere paragonata sotto un aspetto opposto all'argomento trattato, perchè l'espletamento delle funzioni intestinali serve a mantenere la vita negli esseri viventi, ma quando si raggiunge il limite, per cause naturali, entra in funzione la livella di Totò, perchè per quanto possano esserci differenze nei monumenti funebri, sontuosi mausolei, o tombe quasi invisibili, questa funzione livellatrice, descritta da Totò, si può considerare come un aspetto contrario e parallelo dell'argomento che stiamo trattando.
In questo ordine di idee possiamo inserire anche la scena assurda e grottesca dell'inversione comportamentale dei gustosi conviti, che vengono ridotti e relegati in cubicoli da w.c., mentre questi ultimi ed il loro naturale funzionamento viene assurdamente esaltato e mostrato coram-populo.
Per me la cosa più importante è tutta la vita in se stessa, dalla nascita all'exodus che viene regolata quasi sempre arbitrariamente non secondo le leggi naturali, ma secondo i variabili interessi di gruppi eterogenei, che credono di poter infrangere o aggirare le inflessibili leggi naturali ed impostare le leggi legali, scritte nelle varie sublimi dichiarazioni esposte da tutti i grandi capi che reggono le sorti dell'intera umanità.
L'unico elemento unificante l'intera umanità è questa funzione che livella tutte le stupide superbie e che dimostra senza possibilità di corrette critiche l'accettabilità del nostro assunto.
Volendo assolutizzare decisamente possiamo affermare che è l'unica possibilità di una corretta equiparazione che coinvolga tutti i componenti umani.
Quanti disastri questa superba e stupida ignoranza ha causato nel corso dei millenni, mandando a morte persone che non avevano alcuna colpa ma non rientravano nel quadro generale previsto dalle grandi menti che in quel momento erano la legge, vedi come esempio la grande inquisizione e tutte quelle altre più o meno mal valutate ed innaturalmente non valide che dettavano leggi disumane presumibilmente in tutte le parti del mondo; tenendo conto che il Malleus maleficarum era criticato sia da alcuni degli estensori sia da quelli che dovevano farlo eseguire.
L'argomento di partenza ci ha portato quasi senza volerlo ad una serie di argomentazioni molto varie; nonostante molti degli aspetti di cui abbiamo trattato meriterebbero  ulteriori ed approfondite considerazioni.
Siamo sempre a disposizione di chi gentilmente vorrà partecipare a questo dibattito .
Mi sento in dovere di segnalare la profonda e limpida collaborazione di Giacomo, valente e da me molto apprezzato collaboratore, senza cui dato il mio deficit oculare, e l'incompetenza tecnica questo post non sarebbe stato scritto.


Come compendio possiamo dire che siamo convinti che il comune espletamento delle funzioni intestinali è l'unico dato di fatto naturale ed ineliminabile che unifica l'intera umanità e distrugge qualsiasi superbia, ed inevitabilmente la nobilita in eccellente stupidità;per cui l'importanza esclusiva di questa funzione, unica per tutto il genere umano è espressione validissima per livellare al minimo la diffusa superbia di tante personalità che si pongono ad una altezza nettamente superiore all'intelligenza e dignità di qualsiasi essere umano

mercoledì 1 ottobre 2014

Maschio e Femmina li creò

E' ormai abbondantemente superato il tempo in cui la struttura decisionale ed amministrativa dell'organizzazione vaticana nelle sue più alte espressioni,non escludendo il conclave, avrebbe  dovuto provvedere ad immettere nella propria struttura decisionale ed operativa elementi femminili, almeno in una consistenza numerica non trascurabile.
La parte femminile che dovrebbe far parte della totalità delle quote verticistiche dovrebbe disporre, come a noi sembra altamente giusto, di potere consultivo e decisionale uguale per tutti i componenti della struttura sia uomini che donne.
Questa situazione che per noi è altamente necessaria e corretta, aldilà di quello che potrebbero tentare di contraddire quelli che vengono considerati i grandi esperti del settore, merita una profonda riflessione ed una rapidità di esecuzione.
Cercando di evitare gli inutili bla bla bla , privi di consistenza logica che non ha una base nel comune quadro teologico, abbondantemente circolante con tutte le continue modifiche operate nei secoli dagli innumerevoli e spesso discutibili concili.
Noi tutti non dobbiamo dimenticare che queste concezioni sono nate in epoche in cui la nostra terra era considerata, per mancanza di conoscenze essenziali,  il centro dell'universo.

venerdì 26 settembre 2014

Piccole riflessioni necessarie.

In un mondo che vive, che è sempre vissuto nel relativo sia del tempo che dello spazio cercare verità assolute e parlarne è semplicemente inutile, ed è un atto di grave superbia tentare di avvicinarsi alla comprensione dell'assoluto.
In questo campo la responsabilità maggiore di appigliarsi continuamente all'assoluto è una delle colpe più gravi di tutte le religioni che con superficialità si rifanno a concetti che sono al di fuori delle possibilità intellettive umane.
In tutti gli scritti ed i comportamenti di tutte le nazioni e di tutti i complessi intellettivi non c'è un punto da cui poter partire con una relativa sicurezza di dati di fatto inoppugnabili (l'idea geocentrica ha inquinato con troppe numerose responsabilità e per un tempo quasi interminabile, l'impostazione e lo sviluppo di idee e comportamenti che avessero una base di una certa solidità.La completa mancanza di inoppugnabili dati di fatto(eliocentrismo)generava una superbia inammissibile e stupida, ponendo un comune pianeta come molto probabilmente ce ne saranno a milioni nella nostra,immensa,ma sempre piccola galassia in cui da sempre viviamo, ed una misera umanità al centro di un universo solo immaginario. Poichè è evidente che su questa terra non può esserci niente di sicuro. Possiamo permetterci soltanto di avere delle ipotesi di idee e di comportamenti che vanno modificati caso per caso tenendo sempre conto di eventuali acquisizioni di dati di fatto che presentino una sufficiente accettabilità)
Questa inutile ricerca dell'assoluto che un essere umano non riuscirà mai a percepire, neanche in una quota minima, distoglie dalle effettive necessità quotidiane di una massa enorme di persone costretti a vivere la loro vita giorno per giorno in situazioni sempre molto incerte,anche per quelle persone superbe ed arroganti che si credono al centro di un fortilizio e niente e nessuno sarà mai capace di  espugnare il loro potere, perchè le vere, le più profonde problematiche quotidiane non hanno niente a che vedere con l'assoluto.
Si ciancia spesso di cose inutili per non affrontare con decisione i problemi quotidiani, che sono quelli che hanno significato di vita e di morte per tutta la popolazione mondiale, situazioni che potrebbero essere risolte in poche settimane si trascinano per particolari e stupidi interessi di gruppi che nel loro curriculum intellettivo non hanno niente di accettabile.
Per fare un esempio concreto possiamo dire che l'annoso problema del conflitto Arabo-Israeliano per i nefasti interessi degli Stati Uniti è da anni che causa una notevole quantità di morti e disagi non solo per i sottomessi palestinesi ma anche per il mondo intero e con prospettive attuali ancora peggiori di quelle passate.
Riconsiderando quello che ho già detto degli stati uniti e con la tacita complicità di numerosi appartenenti al super lodato ONU e dei loro alleati negli interessi più disumani il problema poteva essere risolto in poche settimane di contrattazioni, perchè la cosa da fare era la costituzione contemporanea di due stati liberi e sovrani, con confini e prerogative precisi, sia per i sopravvissuti all'infausto olocausto che per l'altro complesso di sventurati palestinesi che hanno avuto  RUBATO la terra in cui erano nati e cresciuti da generazioni e generazioni.
Questa situazione gravissima ed intollerabile, con continui contro ribatti e la giusta(?) difesa degli interessi israeliani, col continuo rubare dei così detti coloni sempre sotto il silenzio di chi aveva il dovere di parlare chiaramente ed intervenire determinatamente.
C'è un elemento importantissimo che ha sempre alterato una situazione che poteva essere molto più equa e chiarificante, cioè l'assurda prevalenza del cristianesimo su tutte le altre religioni che circolano per il mondo.
Il cosi detto popolo eletto, biblico, ha già  causato danni più che sufficienti per alterare il necessario equilibrio internazionale, e fa di tutto per conservare questa falsa ed assurda supremazia(il popolo eletto, eletto da chi???)
Di fatto, secondo i teologi cristiani, le altre nazioni che non riconoscono il cristianesimo, dove li collochiamo? oltre la roba andata a male e da distruggere negli inceneritori?o fare di tutto per minimizzare o annullare le loro possibili validità?Esistono solo i cristiani ? che necessità c'era di creare un Semi-dio?
Da una semplice lettura della bibbia vien fuori un dio di una estrema inaccettabile faziosità, non parlate di amore divino per piacere, di una partigianeria così disumana che comandava di uccidere tutti gli esseri viventi della città conquistata.
Alcuni di questi episodi sono ben leggibili nel deuteronomio. Non bisogna dimenticare che la bibbia è stata scritta in pieno periodo geocentrico quindi in piena assoluta ignoranza delle cose più elementari; per puntellare queste falsità venivano tirati in ballo creature angeliche, profeti, lodabili esseri, e simili facezie extra-terrestri, utilizzabili per episodi televisivi di adolescenziale cultura.
Qualche accettabilità può essere tollerata per fatti storici in cui sono coinvolti altre nazioni;tenendo presente che oggi, anche dopo pochi giorni o settimane di avvenimenti importanti è difficile poter capire il vero dal falso e l'autentica dinamica di fattori di grandissima importanza.
Data la complessità dell'argomento siamo costretti a ripeterci ,essendo il discorso molto importante, necessariamente bisogna sviluppare al massimo, cercando di avvicinarci ad una accettabilità la più ampia possibile , per questo riteniamo corretto il dover ampliare successivamente numerosi e fondamentali concetti.
Sono perfettamente cosciente che tutto il gran mondo intellettuale che ruota attorno a queste prese di posizione è convinto CERTISSIMAMENTE di essere a conoscenza delle cose fondamentali.Come se fosse l'unico autorizzato per l'esegesi del pensiero dell'eterno.

giovedì 11 settembre 2014

Note di biografiche

Nei primi anni della mia giovinezza,così come la maggior parte dei miei coetanei,ho frequentato ambienti religiosi con impegno piuttosto modesto anche se avevo imparato a servire messa e frequentavo modicamente i sacramenti.
Una svolta importantissima è avvenuta nel periodo universitario,quando ho conosciuto  la FUCI(Federazione Universitaria cattolica italiana);la situazione è cambiata notevolmente,perché il mio impegno religioso è diventato intensissimo anche per la lettura di ampie parti della bibbia ebraica e del nuovo testamento .
Le approfondite conoscenze hanno modificato via via, sempre di più le mie precedenti convinzioni. Monsignor Tonetti,vescovo coadiuvatore di monsignor Paino, mi ha affidato l’incarico di presidente del circolo “Contardo Ferrini” della Fuci messinese.
Questo incarico mi limitava il giusto impegno verso gli studi universitari,quindi per necessità di studi il mio incarico di presidente ha avuto durata di solo un anno.
Con la laurea e la frequentazione di ambienti diversi spesso lontani dalle frequentazioni precedenti mi portavano a riconsiderare molte convinzioni e riflessioni che avevano fatto parte notevole nel mio bagaglio emozionale ed intellettivo.
Il lavorìo mentale ed emozionale non facile e di conseguenza protratto per lunghi anni , mi portava nuova consapevolezza.
A sovvertire  le mie precedenti convinzioni, sono state molte le situazioni ed i coinvolgimenti in cui mi sono trovato.
E’ d’altronde ovvio  capire che è necessario molto impegno e soprattutto molto tempo per poter influire determinatamente su un personale cambiamento intellettivo e comportamentale  via via sempre più collidente con ciò che di solito mi era stato continuamente impartito.
Per non mettere in campo argomentazione complesse e discutibili,e per non tediare il lettore passo direttamente alla contemporaneità dei miei ultimi dieci anni.
In questo lasso di tempo il faticoso  lavorio precedentemente accennato mi ha portato a riconsiderare molte di quelle che prima mi erano state presentate come realtà indiscutibili.
L’ho già accennato prima ma la mia convinzione è che da millenni si è creata una doppia classe umana che sinteticamente   possiamo definire di servi e padroni.
I padroni sono pochi però hanno  l’appoggio di classi apparentemente colte e libere ,per  supportare con la speranza di una notorietà o di miglioramenti economici i padroni.
Io rivedo in questi  aiuti, non richiesti ne necessari per il potere, una grave responsabilità delle classi di supporto le quali non vedono o peggio non vogliono vedere gli immensi squilibri, i disumani divari, che esistono tra quei pochi che hanno troppo e quella moltitudine che non ha quasi niente .
Sarebbe auspicabile che accanto alle lodevoli fatiche nei loro campi di studi e di produzione artistica,queste persone  dessero almeno un poco di  attenzione agli inaccettabili squilibri di cui prima.
Queste personali e discutibili considerazioni hanno creato in me una dolente sensazione di  intense ripulse verso  ciò che la maggior parte del genere umano vive o è costretta a vivere ,queste ripulse investono in maniera determinante anche l’azione  e la superba manifestazione di coloro che in campo religioso superbamente  millantano una conoscenza impossibile quasi una familiarità con l’Eterno.
E’ inammissibile che un insignificante essere umano possa avere un’idea anche lontanissima dell’essenza divina.
Tutti i cosi detti libri sacri delle varie religioni sono stati stilati da uomini in un periodo in cui imperava il geocentrismo cognizione di immensa  superba ignoranza  delle cose elementari. Per inciso soltanto i famosi cinque sensi  nella loro limitatezza davano soltanto alcune delle percezioni di realtà esterna ad esse. Per una umanità che è soltanto una parte di un piccolo pianeta che di fatto è alla mercè della potente ignoranza di pochi che meriterebbero di essere sculacciati una ventina di volte al giorno.
Certo è comprensibile che l’idea tolemaica solleciti la stupida convinzione dell uomo che per tale convinzione si considera  il re dell’universo.
Per la precisione l’universo tolemaico è un universo  che può suscitare sensazioni di ridicolo.
Di fatti la  via lattea,la nostra galassia,è una parte di scarso significato,pur nell’immenso numero di stelle che probabilmente sono circondati da pianeti dove verosimilmente possono esistere altri viventi dotati di vari gradi di intelligenza .
Questi semplici sintetici accenni  sono stato costretto a scriverli per far capire,a chi lo vuole che io RINNEGO con forte determinazione tutto ciò che mi è state impartito basando le poche accettabilità,specialmente nell’azzardata esegesi  del pensiero e dell’essenzialità più profonda dell’onnipotente.
Avevo già espresso più di una volta la mia personale convinzione che l’umanità in toto è dotata di una intelligenza limitata per di più mal gestita .
Queste semplici affermazioni che sicuramente troveranno critiche drastiche sono confermate da una serie notevolissima di idee e comportamenti dell’intera razza umana, che dolorosamente confermano le perplessità già espresse.
Difatti già dalle frammentarie notizie sulla preistoria ed ininterrottamente fino all’immediato oggi i comportamenti della razza umana sono sempre stati drasticamente biasimevoli.
I così detti  grandi uomini che da sempre con il loro lavoro intellettivo ed artistico,hanno cercato di portare un po di luce ed un pò di bellezza sulla dominante grettezza, non sono mai riusciti a liberarsi efficientemente dall’inquinamento ideologico diffusamente e quotidianamente  impartito da coloro che  diffondono più o meno inconsapevolmente una  superba ignoranza intrisa dalla loro consolidata grettezza e ottusità.
Con ciò precludono a buona parte del genere umano di intraprendere un percorso che sia adeguato alle effettive condizioni dell’intera umanità che vive in un ambiente meravigliosamente articolato capace di ripristinare spontaneamente gli armonici equilibri  che caratterizzano l’andamento del pianeta.
Ribadendo la mia determinazione ricusatoria mi accorgo che si determina in me una percezione non solo di grave disagio ma addirittura di dolorosa compartecipazione ad una umanità che continuamente dimostra superficialità,  ignoranza, e superbia, che troppo spesso non percepisce la miseria morale ed intellettiva  in cui tutti navighiamo,o peggio, in cui tutti siamo sommersi non tenendo conto dell'immenso valore della maggior parte delle cose che vengono rigettate con superficialità o valorizzate in maniera non congrua .
Il mio Dio non è cristiano, non mussulmano,ne buddista,scintoista o di qualsiasi altra fede religiosa circolante.
Il mio DIO è DIO punto e basta; riflessioni di una chiarezza comprensibile da tutte le persone che voglio valorizzare il grande dono del libero spirito umano.
Qualsiasi catalogazione,classificazione ed etichetta che viene attribuita in maniera artificiale o artificiosa o addirittura completamente inaccettabile è assurda e umano segno di ignorante superbia .
Critiche drastiche dovrebbero essere fatte a tutte le elucubrazioni teologiche ma non mi azzardo a specificare ulteriormente ciò che ho detto e per tanto ritengo chiuso l’argomento.
L’unica precisazione che posso fare è mettere in evidenza l’immensa distanza che esiste tra la creatura ed il creatore,per cui qualsiasi tentativo di conoscenza dell'eterno può fare soltanto tenerezza da parte della creatura di cercare un avvicinamento ad una parvenza di comprensione dell’ombra di un ombra divina è un tentativo completamente inutile.
L’espediente di mettere in atto gerarchie di angeli e profeti e intermediari vari continua ad essere segno della impossibilità da parte umana di una qualsiasi anche minima conoscenza dell’eterna immensità del creatore.
Già a metà del 1700 F. Gellert  in un suo breve componimento poetico aveva scritto “an meinen Werken”,cioè “dalle mie opere mi conosci”;questo secondo me ci da la chiave per conoscere qualcosa dell’eterno.
Preciso meglio da tutto quello che ci circonda dal punto di vista della natura,con tutte le sue perfette e rigorose regole ci da la possibilità di una qualche comprensione.
Questa è corroborata dall’adeguamento  della razza umana in toto e di ogni singolo essere umano all’armonico , equilibrato inserimento nel meraviglioso disegno delle cose naturali nella loro totalità,sia fisico chimica che biologica.
Come già precedentemente detto, sempre escludendo determinatamente definizioni dell’essenza divina,profonde esegesi comportamentali possiamo però drasticamente contestare pensieri comportamenti  e scritti completamente umani, che sono stati elaborati in un periodo in cui era sovrana la sconoscenza delle cose più elementari del nostro mondo e di ciò che c’è intorno ad esso .
Con atto di superbia, l’uomo e l’umanità in toto veniva posta al centro dell’universo,questo enfatizzato universo si riduceva soltanto ad un cortile con limiti ristrettissimi,sormontato da poche stelle (poche migliaia rispetto ai miliardi di fatto esistenti nella galassia che chiamiamo via lattea)stelle e corpi opachi verosimilmente e variamente abitati.
L’impossibilità più evidente per una conoscenza più diretta non quella dataci dalle splendide apparecchiature tecniche,questa conoscenza ha un limite insuperabile per qualsiasi essere vivente.
Questo limite è dato dalla immensa distanza che esiste tra quei pianeti che potrebbero avere vita biologica.
Difatti la stella più vicina a noi la Proxima centauri è distante 4 anni luce che nell’immensità dell’universo sono una distanza quasi ridicola ma vista con gli occhi umani è di una grandezza impossibile da contattare o raggiungere.
La strombazzata conquista del cosmo,che non è altro che l’uomo che si muove da un cortile condominiale enfaticamente esce e passa in un cortile comunale; il tutto di una limitatezza  valida per una piccola e insignificante creatura umana.
Capisco che queste riflessioni danno adito ad una infinità di argomenti sviluppabili in una infinità  di trattati.
Piccola umana conclusione, confermo la mia determinata intenzione di rinnegare determinatamente tutto quello che mi è stato “insegnato” nella maggior parte della mia vita, sopraffatta da riflessioni ed inviti comportamentali in cui non è riconoscibile un riscontro accettabile.

Il più grande dono divino secondo la limitata idea che di esso abbiamo consiste nel libero pensiero, ed è il libero pensare che ci da quel poco di dignità a cui possiamo aspirare.
Per cercare di spiegare fatti umani, sufficientemente comprensibili, i grandi teologi fin dall'inizio della bibbia sono stati costretti, da una intelligenza squilibrata e squilibrante, a creare esseri di cui non se ne sentiva affatto il bisogno, tipo angeli e diavoli .
Ancora molto più grave per spiegare l'esistenza di un comune male elevato da semplice male a male ASSOLUTO, cosa che nessuno ha mai negato, sono stati costretti a creare la necessità di un semi-dio  che avesse il potere di rendere quello che di fatto è male comune legato al diffuso cattivo comportamento umano, un  comune male (una infantile marachella punibile con una semplice punizione che avesse l'intento educativo di tutte quelle lievi marachelle giovanili) e non dare la necessità di una vittima sacrificale per togliere qualcosa che non c'era, è come voler uccidere tutti gli abitanti di un paese perchè uno di loro si è permesso di insultare un' autorità che anche se piccola rappresenta il potere.
Perchè esclusivamente da un punto di vista logico la presenza di questo uomo-dio è una assurdità inconcepibile, un libero pensiero non dovrebbe prenderlo in considerazione essendo di per se un essere anomalo,  e come tutte le cose anomale sono da rigettare.



IL NULLA L'ESISTENTE ED I SUOI SIGNIFICATI

Possiamo chiederci  cosa intendere per “nulla”,molti studiosi  nel corso  del pensiero umano,hanno cercato di dargli un significato,di rapportarlo ad altre argomentazioni,per esempio è possibile che esista un rapporto tra il nulla è l’assoluto?quale potrebbe essere questo rapporto?è possibile che il nulla e l’assoluto siano due facce della stessa medaglia?quale potrebbe essere il rapporto tra il nulla e la realtà universale?si tratta di netta contrapposizione  o di effettiva vicinanza?rifacendoci al così detto creato,prima della creazione esisteva il nulla o c’era dell’ altro?le fluttuazioni quantistiche preesistevano,secondo le più approfondite ipotesi, prima del super citato big bang e da queste si è arrivati al grande scoppio che ha dato origine al nostro universo(forse!!!) a queste domande cercare di dare delle risposte non ha senso perché un essere umano anche se presume di essere dotato di grande intelligenza e per quanto grande possano essere i suoi talenti intellettivi non sarà  mai in grado di dire qualcosa di corretto e sensato,soltanto assurde illazioni prive di qualsiasi concretezza e di dati semplicemente fondamentali  ed è perfettamente inutile tirare in ballo attività profetiche ed interventi divini.
Per non tirare le cose per le lunghe, possiamo chiudere concretamente e sinteticamente queste argomentazioni dicendo che il nulla è  il nulla, punto e basta.
Da un punto di vista esclusivamente relativistico escludendo il nulla c’è il dato di fatto inoppugnabile  dell’esistente.
Questo nella sua totale complessità e realtà potremmo distinguerlo,per una migliore e pragmatica comprensione, in due parti; quella  più ovviamente assimilabile per l’uomo e l’umanità in toto,è l’esistente immediatamente percepibile soltanto attraverso i cinque sensi , tutto quello che possiamo dire dipende direttamente  da quello che i 5 sensi riescono a portare a livello celebrale ed i tentativi che il cervello compie per cercare di coordinare e di creare una rete di collegamenti ,l’altra parte può diventare comprensibile mediante gli aiuti tecnologici.
Il coordinamento celebrale non è libero, perché è continuamente influenzato, soprattutto oggi grazie alla potenza dei mezzi di comunicazione, da quello che pensano poche persone (ammesso che riescano a pensare) ed è ancora di più alterato da quello che piccoli ma potentissimi  gruppi di potere diffondono a livello planetario.
A complicare ulteriormente le cose così come è sempre stato ma oggi ancora di più i piccoli medi e grandi interessi economici che interessano gruppi più o meno numerosi di persone che hanno un’intelligenza così grande che per rubare ad altri pochi ettari di terreno sono capaci della morte di milioni di persone .
Relativisticamente l’esistente comprende il tempo e lo spazio ambedue ben definititi e delimitati.
Soltanto al di là,ed al di fuori di questi può esistere l’ASSOLUTO.
L’esistente immediatamente percepibile  è una parte dell’esistente totale.
Per inciso potremmo dire che tutte le conoscenze che l’umanità ha acquisito nel corso di tanti millenni hanno il grande difetto di non tener conto dell’essenziale dato di fatto della squilibrata conoscenza del conoscibile;questa ovvia e naturale ignoranza portava l’uomo ad una superba ipervalutazione di se stesso ed ad un suo ruolo nell’esistente;qualcuno ancora al giorno d’oggi sostiene l’antropicità del cosmo,cioè l’umanità è il punto nodale di tutto l’esistente .
Oggi per le grandi possibilità che ci offre la tecnica, la conoscenza del totale esistente è avvantaggiata .
Per una sintetica conoscenza dell’esistente totale possiamo partire da ciò che a mio giudizio può essere compreso nei limiti del totale esistente;questo facendo la somma delle naturali percezioni umane e degli aiuti tecnologici può essere racchiuso metodologicamente nella nostra appartenenza all’ immensa ma di fatto insignificante presenza umana  nella galassia di cui siamo parte.
Tutti ormai sappiamo della consistenza materica ed energetica della nostra galassia con i miliardi di stelle verosimilmente contornati da corpi opachi ed altrettanto verosimilmente per molti dotati  di attività biologica.
Un elemento importantissimo e di fatto limitante è l’enorme distanza che separa uno dall’altro tutti i componenti della galassia;la stella più vicina al sole parte dalla costellazione del centauro dista da noi “soltanto” quattro anni luce circa.
A voler essere concreti noi umani della nostra galassia,conosciamo un piccolo spicchio di essa,e della grandissima quantità del restante conosciamo ben poco o nulla;e la nostra galassia è una parte infinitesima,nonostante la sua grandezza,dell’esistente che conosciamo.
Tanto per rendersi conto di certe elementarità ricordiamoci che la galassia di andromeda, considerata galassia gemella con la nostra per grandezza ed aspetto “spiraliforme” dista da noi un milione e seicentomila anni luce.
Tutte queste considerazioni ci portano a racchiudere le nostre possibilità conoscitive in ambiti molto ridotti.
Certamente in questi ultimi anni o decenni gli aiuti tecnologici ci hanno permesso di allargare le nostre conoscenze un poco più in la del cortile di casa.
Una riflessione semplice, ma importantissima,ci conduce a considerare,quasi nulle le possibilità conoscitive del TUTTO;quella che è considerata la grande intelligenza umana è ben poca cosa rispetto alle possibilità conoscitive che ognuno di noi sarebbe gratificato a considerare.
Semplicemente l’idea cardine  sarebbe quella di prendere coscienza delle scarsissime possibilità conoscitive connaturate alle possibilità umane.
Una considerazione semplice e pratica porta ai limiti del ridicolo certe strombazzate conquiste del cosmo come può essere la passeggiata umana sulla luna, o l’invio di un robot su marte .
Le suddette “gloriose imprese” vanto dell’intelligenza umana e con l’alibi del miglioramento delle conoscenze scientifiche  possono al massimo determinare una supremazia di tipo militare.
La permanenze di esseri umani al di fuori della naturale gravità terrestre per alcuni mesi ci confermano che l’uomo è nato e cresciuto da migliaia di anni su questo ambiente naturale e qualunque tentativo di renderlo avulso da questa realtà è semplicemente inutile o peggio controproducente.
Quanto detto non può trovare riscontro negli ignominiosi sperperi di risorse preziosissime per ridurre drasticamente il baratro tra chi ha troppo e chi troppo poco  che evidenzia la ridotta intelligenza umana,per di più mal usata chiaro esempio di ottusità e grettezza manifestata da persone glorificate dai mezzi di comunicazione di massa .
Queste sintetiche ma non superficiali giustificazioni ci portano a cercare di capire,indipendentemente da tutte le incrostazioni che pervengono da tutti e quattro gli angoli della terra ,il significato profondo di una realtà che non dovrebbe sfuggire a delle riflessioni fondate su pochi  ma incontrovertibili dati di fatto:
1la terra è solo uno dei pianeti della galassia
2l’umanità è soltanto una dei componenti della terra
3l’intelligenza umana è  ancora troppo lontana da una accettabile validità e per altro mal usata,sarebbe sempre insufficiente anche se fosse dieci e più volte superiore a quella che in atto è
4tutta la realtà di cui cerchiamo di capire qualcosa è infinitamente più grande di quelle che sono le nostre capacità conoscitive.


Con questo post abbiamo cercato di specificare alcuni aspetti del significato dell’esistente.la complessità dell’argomento purtroppo merita delle ulteriori precisazioni,di cui mi riservo la facoltà di inserire in futuro

domenica 13 luglio 2014

TERRORISMI

Altro aspetto del problema terrorismo ci viene offerto dai fatti del medio-oriente in terra palestinese...(ma chi ha cominciato prima ?).
E' necessario un breve inquadramento  storico della situazione attuale.
Il popolo ebraico, dopo la DIASPORA, è riuscito nei secoli a mantenere la propria identità e a tenee sempre presente il desiderio di un ritorno alla terra dei padri.
Il SIONISMO, nel suo versante politico, è nato alla fine dell'800  con Herzl e la sua idea di una Carta dei diritti ebraici garantita dagli Stati Europei.  Si è sviluppato ulteriormente con Weizmann  che era riuscito a strappare all'Inghilterra,con la dichiarazione BALFOUR  del 1917, un impegno preciso.
Ma l'idea che avrebbe portato alla costituzione dello STATO di Israele era stat nel 1945 di Ben Gurion, il quale aveva intuito che soltanto il forte appoggio degli Stati Uniti sarebbe stato determinante,anche per la presenza delle potenti lobby ebraiche statunitensi.
A sostenere BEN GURION vi era la simpatia di gran parte del mondo e specie di quello europeo per l'olocausto subito dagli ebrei durante il nazismo.
E così si intensifica la spinta migratoria ebraica verso la Palestina e si creano nuovi guai nell'ambito medio-orientale.


domenica 4 maggio 2014

VALORE QUASI ASSOLUTO DEL RELATIVO



Sono sicuro che quello che sto per esprimere  non troverà facilmente molte persone disposte a condividerlo. l’argomento è molto delicato e da millenni viene visto sotto un unico punto di vista.
Voglio trattare della proprietà delle cose e del diritto diffusamente espresso che consente questa proprietà.
Di passaggio voglio ricordare che perfino nei biblici dieci comandamenti gli ultimi 2 recitano così:non desiderare la DONNA D’ALTRI e non desiderare la ROBA D’ALTRI,questo vuol dire che già in epoca biblica il possesso proprietario era sancito come un obbligo divino;per di più non erano considerate di proprietà solo le cose fisiche ma anche la donna considerata di proprietà del marito;evidentemente il marito non era proprietà della donna.
Non saprei dire come questo senso di proprietà sia nato nei millenni abbondantemente passati.
E’ verosimile pensare che persone autoconsiderate intelligenti e dotate di particolari qualità, ed anche piuttosto furbe ed arrogante, si arrogavano il diritto di appropriarsi di quelle cose che soddisfacevano il loro tornaconto.
Evidentemente queste persone avevano l’arrogante  possibilità di costituire dei regolamenti che diventavano leggi assolute che  favorivano i  loro interessi .
Questo dato di fatto determinava di già  una suddivisione tra persone potenti (poche)che avevano la possibilità di fare e disfare a loro piacimento ed il grande gruppo subalterno che doveva o spontaneamente o  obtorto collo adeguarsi.
Sarebbe interessante sapere come questi potenti autogiustificavano la proprietà di qualcosa che naturalmente non era di nessuno ma di tutti .
In realtà la cosa fondamentale è cercare di capire una elementarietà fortemente connaturata al territorio ed alle risorse che questi territori possiedono.
Perché a giudicare serenamente ed elementarmente naturali,tutte le risorse che fanno parte del territorio del nostro pianeta sono  ad uso di tutti e proprietà di nessuno .
Da un punto di vista non solo etico ma anche pragmatico è intollerabile che parte di territorio e parte di relative risorse siano considerate di proprietà di singoli o di gruppi,qualunque possa essere il determinismo che ha portato a quelle situazioni di fatto.
L’attuale situazione di questo bellissimo pianeta che ha la sfortuna di essere sfruttato da una umanità che ha evolutivamente una intelligenza ancora abbastanza embrionale  per di più  malaccortamente usata,rompendo cosi l’equilibrio e la magnifica armonia che poteva essere operante in epoche purtroppo molto remote .
Lo spezzettamento della razza umana,di per se unitaria,anche a causa della differenza di linguaggio accumulate nei secoli ha consentito questo schizofrenico squilibrio .
In questa situazione alcune nazioni favorite per il fatto di abitare luoghi più provviste di risorse rispetto ad altri ha creato superbamente nazioni e porzioni di umanità arrogantemente più autoritarie e privilegiate rispetto ad altre che per vicissitudine storiche varie, sono considerati agli ultimi posti della scala umana  che per sua natura ha una unicità di dignità,qualunque sia il grado di sviluppo economico in cui si trova.
Troppe teste vuote parlano di progresso ,ma il progresso di cui parlano è un progresso di tipo tecnologico che di fatto esiste e può dare dei buoni frutti però è da distinguere dal progresso sociale che è indipendente  dal progresso tecnologico. 
Buona parte del progresso tecnologico è sviluppato non per influire sul progresso sociale, ma ci autorizza a sospettare che  il grande impulso della tecnologia abbia spinte  rivolte verso la supremazia di determinati gruppi ed il miglioramento dell’efficienza militare.
Esempio tipico è la cosi detta conquista del cosmo che fa molta presa su una parte della popolazione ben disposta verso queste  forme enfatiche di grandezza umana, riflettendo con semplicità sulla passeggiata sulla luna o l’invio del robot su marte è molto improbabile che migliorino la nostra conoscenza delle cose fondamentali ed è una aberrazione tentare di trasferire un certo gruppo di essere umani per periodi anche relativamente lunghi ,al di fuori delle obbligatorie necessità dell’ambiente naturale terrestre;la sopravvivenza in quelle condizioni è assicurata dal continuo viavai  delle navette che portano via gli scarti della vita fisica degli occupanti immettendo le necessarie sostituzioni,senza l’utilizzo di queste navette gli astronauti potrebbero resistere solo poche settimana.
La condizione prevalentemente dell’uomo su questa terra è una condizione di insignificanza perché è insignificante non solo l’uomo ma anche la terra che l’uomo abita ,ma anche la galassia che è una parte insignificante nell’universo, un complesso di insignificanze nell’universo,e l’uomo è così superbo da credere a cose che non stanno ne in cielo ne in terra,e potremmo fare una considerazione molto semplice,l’immenso patrimonio conoscitivo ed artistico che l’umanità ha accumulato nei millenni non è sufficiente a ricoprire nemmeno il fondo dell’insignificanza umana e terrestre in genere.

Quanto detto ci conferma che l’uomo e l’umanità,e quanto è al di là di essa fa parte di un immensa relatività per cui è da sciocchi  parlare di assoluto, l’unica cosa che può certificare la nostra intelligenza è non parlarne,meno parliamo di assoluto e più manifestiamo quella limitata intelligenza di cui siamo in possesso.
Non bisognerebbe mai dimenticare che tutto il complesso dei fattori ambientali fisico chimico e biologici è l'unico regno in cui l'uomo può e si deve trovare a suo agio perchè al di fuori di questa casa terrestre non  ne esiste altra.
Quasi sicuramente possiamo convincerci che se ne possa creare un altra dove questa umanità può esplicare le sue funzioni vitali,sia esclusivamente biologiche che intellettive.
E' inutile fare previsioni che rasentano la fantascienza che vadano oltre un tempo necessariamente breve,tutte le previsioni ottimistiche che possiamo fare non possono al momento spingersi oltre tempi che superino il secolo;è semplicemente superbo ed arrogante amplificare le capacità intellettive umane che da una miriade di constatazioni dimostrano la limitata intelligenza umana aggravata da un uso squilibrato e schizofrenico incapace di andare oltre i limitati interessi personali e di gruppo che ci costringono in un territorio asfittico.
Tutte le manifestazioni selettive dei vari comparti delle attività umane non tengono sufficientemente conto delle molteplici possibilità e comportamenti ed idealità che non riescono a varcare i limitati confini in cui si opera.
Le grandi intelligenze che i vari mezzi di comunicazione di massa esaltano offrono il fianco a critiche severissime che danno il sospetto che queste eccellenze intellettive siano tuttora invischiate nella superba convinzione del sistema tolemaico nonostante che da oltre 4 secoli sia avvenuta l' eliocentrica rivoluzione copernicana.
L'eliocentrismo costringe coloro che utilizzano in maniera anomala l'intelligenza umana a rendersi conto di ciò che più di una volta abbiamo definito insignificanza;però,e non è cosa da poco,la consapevolezza di questa insignificanza ha un contro altare altamente significativo,perchè ci fa capire da grandi uomini di un piccolo pianeta siamo assurti a degna e consapevole parte di un universo;volendo egoisticamente enfatizzare questa condizione potremmo dire che questa profonda consapevolezza ci porta a sfiorare l'assoluto,questa sublime convinzione enfatizza in maniera drasticamente incosciente piccoli segni di ricerca di una bellezza sognata e desiderata da quella quota di artisti di varia sensibilità ed estrazione che nei secoli hanno cercato e continuano oggi a cercare di rendere meno grette,chiuse e deprimenti le ordinarie necessità quotidiane.
Un ulteriore personalissima riflessione: la mia eternità è iniziata con la mia nascita e si è protratta regolarmente nel corso degli anni, e si esaurirà definitivamente, a suo tempo , con la mia morte.
A parer mio il modo corretto di vivere la propria eternità è adeguarsi con la maggiore consapevolezza possibile a quelle che sono gli episodi che costellano la vita personale usando sempre la massima attenzione possibile e la contemporanea umiltà esistenziale.
E' evidente che ognuno ha il diritto di vivere la propria vita secondo le modalità che ritiene più opportune anche se queste in maniera più o meno inconsapevole possono arrecare danni gravissimi a persone e cose.

giovedì 3 aprile 2014

LO SPLENDORE ESTETICO DELL'ECOLOGIA

la maggior parte dei problemi che affliggono questo pianeta sono effetti di cause che vengono ignorate forse volutamente



Mi sembra opportuno parlare ancora un po di ecologia che è un argomento di estrema importanza ed interesse,anche se il parlare comune ed il cattivo utilizzo pubblicitario ne hanno svilito completamente gli altissimi significati,poichè l'ecologia come si legge nei trattati di scienze naturali è uno dei capitoli che compongono il grande mosaico delle naturalità.
In effetti il vero significato dell'ecologia è altissimo e di estrema chiarezza e comporta essenzialmente gli equilibri dinamici che si costituiscono tra i vari componenti fisici e biologici di determinati ambienti;questi ambienti possono assumere estensioni molto variabili,da pochi kmq ad intere regioni.
E' evidente che non sono equilibri standardizzati ed immutabili,ma in rapporto alle variazioni di uno o più elementi nel complesso,tutto il sistema,dinamicamente si auto-regola,in modo che gli equilibri preesistenti dopo le variazioni di qualche componente si armonizzano e si autoregolano autonomamente;questo equilibrio è possibile se i fattori disturbanti non hanno un impatto eccessivo.
Una dimostrazione chiarissima ed inequivocabile di questa difficoltà al riequilibrio può trovare un esempio eclatante nella situazione attuale in cui si è imposta innaturalmente la presenza umana.
Per essere più precisi la presenza di un così eccessivo numero di esseri umani su tutto il pianeta non da la possibilità a questo di ripristinare,come sarebbe naturale,gli equilibri dinamici tra i componenti biologici,animali,vegetali e fisico-chimici;il tutto è aggravato dalla abnorme necessità di un adeguato numero di macchine,altamente inquinanti fin dal reperimento dei materiali fisici necessari alla costruzione delle apparecchiature e continuando con l'emissione di enormi quantità inquinanti dovute al loro funzionamento ed il difficile ritrattamento degli scarti di lavorazione.
Per non suscitare terrore preferisco non parlare delle immense quantità di scorie radioattive di lunghissima nocività che lasceremo in eredità ad un lunghissimo numero di generazioni;ci rimane solo un po di speranza che in un futuro non troppo lontano la tecnologia riesca a fare qualcosa.
Non bisogna dimenticare che l'umanità è soltanto uno dei componenti di questo equilibrio ecologico;e tutto quello che esiste oggi su questo pianeta è sempre esistito,pur nelle continue variazioni e modifiche,non c'è alcuna possibilità di via di fuga al di fuori di questo pianeta,sarà sempre l'unica casa che abbiamo a disposizione e distruggendo quello che di buono è stato fatto le possibilità di ripristino di una vita decente si devono considerate praticamente inesistenti.
Ripeto con forza,facciamo parte di questo pianeta e se vogliamo utilizzare adeguatamente quella limitata intelligenza che l'umanità ha raggiunto non dobbiamo mai dimenticare questa ineliminabile situazione che ci fa compartecipi di questo immensa,meravigliosa,naturalità.
Non può esserci la comune vita umana al di fuori di questa naturalità.
La strombazzata conquista del cosmo non aumenta nessun valore umano ne da altra parte le conoscenze scientifiche che potrebbero derivarne hanno più un aspetto giustificatorio e consolatorio che effettivo.
Probabilmente quello che  giustifica tanti sprechi,sono interessi di supremazia militare.
Molte delle cose che vengono promozionate hanno carichi di superbia intollerabili perchè verosimilmente nella sola nostra galassia,pianeti come quello terrestre potrebbero essere molto frequenti anche se qualsiasi intelligenza di esseri pensanti potrà comprendere una parte infinitesimale della totale realtà galattica ed è già tanto non volendo minimamente sconfinare nelle realtà extra-galattica.
L'ostacolo principale sono le immense distanze,difatti la stella più vicina al sole dista già 4 anni luce,distanza immensa per qualsiasi essere umano.
Tutte le enfatizzate imprese spaziali è difficile che abbiano una evidenza scientifica di una certa importanza,che possano rivelarci qualcosa di molto utile per la vita umana su questo pianeta

giovedì 6 marzo 2014

Equinox day

"...Ho avuto la fortuna di abitare,per qualche tempo nella prima metà degli anni novanta,su una collina del versante tirrenico del comune di Messina;in un posto molto bello,con una visione del mar Tirrenico che spaziava da Capo Milazzo,sulla linea sinistra dell'orizzonte,fino ad oltre il profilo dell'isola di Stromboli.
Lo spettacolo più affascinante era offerto dai tramonti,che per uno che aveva passato la maggior parte della sua vita a Messina avevano una suggestione profondissima;i tramonti a Messina sono purtroppo,si potrebbe dire incompleti,dimezzati perchè il sole tramonta prematuramente nascondendosi dietro il profilo dei Peloritani.
Vedere il sole che tramontava ogni sera diversamente,sia per le continue variazioni atmosferiche,sia per gli impercettibili spostamenti verso sud,per tornare verso nord,con il fluire delle stagioni,determinava sensazioni molto belle;al solstizio d'estate tramontava in corrispondenza di Panarea,poi via via si sposta verso sinistra per tramontare al solstizio d'inverno dietro la penisoletta di Milazzo.
Questa elementari osservazioni davano il via ad un approfondimento dei fatti che avvengono al di fuori della nostra terra.
Le osservazioni serali poi,favorite dalla scarsa presenza di fonti luminose vicine e dalla quota un po più alta del livello del marino,erano anch'esse un invito all'approfondimento astronomico.E mi rendevo conto della mia ignoranza di quelle minime conoscenze necessarie per poterne capire qualcosa,mentre risaliva dalla profondità della memoria la breve ma bellissima lirica di Saffo,quella che comincia con "deduke men a selanna ..."e mi meravigliavo per le conoscenze che una donna la quale viveva su un'isoletta tantissimi anni fa,aveva di fatti astronomici ben pecisi.
Oggi temo che la maggior parte delle persone "colte" non sappia distinguere una stella da un pianeta,ne riconoscere nemmeno una delle costellazioni più facilmente individuabili.
Era il primo pomeriggio del 21 settembre 1994 e da buon meridionale facevo la siesta in poltrona,ma non sentivo necessità di dormire,mi gustavo la prima sinfonia di Mahler ma talvolta lo tradivo perchè rimescolavo nella mente frammenti di pensieri;ad un tratto l'attenzione si ferma sulla particolare caratteristica della giornata,perchè proprio il 21 settembre si verifica l'equinozio,una delle due giornate equinoziali dell'anno.
Rifletto sulla simbolicità che può avere questa giornata col suo significato di equità che comporta ;come mai nessuno ha creduto di valorizzare le grandi implicazioni insite nella parità tra durata del giorno e della notte,il suggestivo significato ideale per l'umanità che dettà parità porta con se ;la completa totalizzante univocità che può coinvolgere il genere umano,celebrandola come massimo simbolo di fratellanza e pace mondiale.
Non una delle tantissime celebrazioni di festività che interessano soltanto parti dell'umanità che si riconoscono in un credo religioso,in una esibizione di orgoglio nazionale e così continuando.
Qualsiasi giornata festiva,in ogni frazione del nostro pianeta,celebra valori apprezzati soltanto da una parte di persone,in contrapposizione talvolta a valori idealizzati da altri.
Tutte queste situazioni potevano essere considerate di importanza minima quando i rapporti e le comunicazioni tra le varia tra le varie parti del pianeta erano scarse o ininfluenti.
Sembra urgentemente necessario una unificazione reale di una serie di valori accettati da tutti perchè patrimonio comune,senza mortificare le doverose ed utili diversità.
La scelta di una giornata celebrativa unica per tutto il genere umano che coincida con l'equinozio ,potrebbe essere l'inizio di una svolta ideale.
Proposta utopica ma con possibilità di realizzazione entro breve tempo;concreta e di pratica fattibilità per uomini di buona volontà,esempio di unificazione delle diversità.
Si propone una giornata mondiale festiva a tutti gli effetti,istituzionalizzata da tutti i governi della Terra;una unificante giornata carica di simbolici significati di coesione e rispetto per tutte le etnie,tutte le religioni,tutte le culture dei vari continenti.
Il momento più adatto per questa celebrazione dovrebbe coincidere con uno dei giorni equinoziali,quando la notte ed il giorno si distribuiscono paritariamente sui due emisferi;giorno-simbolo di equità per tutto il mondo.
Giornata che ha una sua nitida naturalità astronomica e non si appoggia ad eventi storici o ideologie che potrebbero suscitare varie obiezioni.
Giorno di festa per l'umanità e per tutto l'ambiente che è la culla ed il nutrimento della corporalità e degli ideali di ogni essere umano.
Il nome da dare si propone sia FESTA DELL'EQUINOZI,da celebrare il 21 marzo di ogni anno .
L'O.N.U. dovrebbe fare sua la proposta ed invitare tutti i governi della terra ad ufficializzarla.
Per una completa unità dell'umanità e per la pratica cancellazione di assurde ed artificiose differenze tra i popoli,con complicazioni quotidiane e disequilibri non più sopportabili in una società già molto correlata,sarebbe auspicabile una riforma mondiale del calendario facendolo partire da un anno zero(o uno) e che inizia dall'equinozio di primavera.
Con l'augurio e la speranza che si possa accelerare il cammino dell'Umanità verso un orizzonte di maggiore civiltà,rispetto e dignità per tutti i componenti di quell'unicum che è il nostro piccolo,meraviglioso Pianeta."

tratto da "equinozio" di Carmelo Briguglio del 2003

Abbiamo voluto rilanciare la proposta dell'equinox day in prossimità del 21 marzo sperando che fra non molto una riduzione della grettezza,della stupidità,e della superbia umana possa rendere attuabile la proposta


Tenere presente,continuare a promuovere,la proposta di una GIORNATA DI FESTA UNITARIA per tutti i continenti,che celebri annualmente l’umanità e la natura nel giorno dell’equinozio di primavera simbolo di parità ed equilibrio.
Non una qualsiasi giornata commemorativa ,come tante che celebrano valori apprezzati  solo da una parte ,in contrapposizione talvolta a valori idealizzati da altri.
Vuole essere espressione di una unificazione reale di una serie di valori accettati da tutti in quanto patrimonio comune,senza modificare le diversità.
Una completa unità dell’umanità,la cancellazione di assurde ed artificiose differenze non più sopportabili in una società interconnessa.
Un passo ispiratore per accelerare il cammino umano verso un orizzonte di maggior rispetto e dignità per tutti .
Una comune giornata di festa , celebra valori apprezzati soltanto da una parte di persone ,con disinteresse da parte di altre ;questa festività unitaria , vuole manifestare una serie di valori accettati da tutti in quanto patrimonio comune ;sviluppare armonia e conoscenza reciproca.
Questa proposta fin dalla sua formulazione ha voluto mettere in chiaro di non accettare appoggi ideologici o religiosi,nessuna etichetta nobile e meno nobile e quant’altro può snaturare la natura fondamentale  del suo impegno.
Un impegno semplice , preciso : LA TERRA IN TUTTI I SUOI COMPONENTI è UNA MERAVIGLIOSA UNITà;questo è un dato di fatto innegabile,pur nei concreti contrasti,nella grandissima varietà delle diversificazioni .
Qualsiasi tentativo caratterizzante,chiunque provi a piantare una sua presuntuosa barriera,un qualsiasi simbolo ,determina una limitazione,un inaccettabile impoverimento.
La proposta  vista dalla maggioranza “realista” è sicuramente utopia ;noi vogliamo considerarla un realistico faro guida.
Molti i fari installati dalla maggioranza realistica che indicano la presunta giusta rotta;forse alcune posizioni sono state scelte non troppo previdentemente, causando naufragi ed errati percorsi
Evidentemente le nazioni che si considerano importanti e guida per l’umanità difficilmente vorranno abdigare a questi arroganti privilegi e quindi le difficoltà che metteranno in opera saranno notevolmente consistenti ,ma la realtà della totale situazione planetaria prima o poi potrà eliminare l’arroganza di queste posizioni e consentire una luminosa realizzazione della di questa iniziativa.

We shall continue the proposal launched several years ago for a United Day of Celebration involving all the countries in the world in an annual celebration of humanity , and nature,held on the  spring equinox ,March 21 , as a symbol of parity and equilibrium .
It is not just another celebration enjoyed by the few,but Is instead,an expression of common  ownership in which diversity exist without denigration .It is the complete  unification of humanity and the real removal of absurd and false barriers ,daily complications and inequalities no longer sustainable in an interconnected  society.
It is an important step accelerating our journey towards civility with respect and dignity for each and every individual .
The celebration is inclusive,open to all and not,as happenes all over the world ,just part of a community.we reiterate that this is for everyone ,without contrast,to develop harmony and reciprocal consciousness.
Since the beginning it has been clear that this proposal is free from ideological ,religious or any other from of labeling that may distort its fundamental  premise of homogenous equality. The commitment is simple and precise : a UNITED EARTH in the complexity  of all Its components with regard for real differences and the enormous variety of diversification.
Whoever attempts to characterise ,to wave  a banner or symbol ,creates a limitation and an unacceptable impoverishment .
The proposal may be considered utopian by the majority of realists ,for us, it is a beacon of guiding light.
There have been many guiding lights installed  by the realist majority to indicate the presumed correct route , perhaps some have been short-sighted and have caused shipwreck and loss.

Trascrivo di quell'importante argomento che io ho chiamato equinox day, già trattato nella versione riveduta del 2011 di “DEEP REVOLUTION”, questo argomento è stato trattato più estesa nel volume "equinozio" edito nel 2003.

RIFIORIRE DI IDEALITA' *

Sempre importante e lodevole aver  cura del proprio aspetto fisico, di una immagine che denoti il corretto interesse verso la personale interiorità.  Altrettanto importante è aver cura dei  diritti legati alla personale esistenza, aver cura dei propri valori e della personale inalienabile dignità. 

Queste considerazioni sono estensibili nella loro essenzialità, è ovvio, a tutte le singole Persone che costituiscono la comunità umana.  Reputo estremamente importante (per questo  lo ripeto e ci metto la faccia!) ciò che ho detto precedentemente:     NESSUNO HA PIU’ DIRITTI,  MERITI,  DIGNITA’  DI ME ed io non ho più diritti, meriti, dignità di alcuno.  

                                                                Nel corso di tutta la storia umana, pochissimi, al cospetto di grandi quantità di “sudditi”,    con il supporto di altri pochi “colti e meritevoli “ dotati di alto intelletto  ed ottimamente servizievoli,    si sono imposti,   con i meriti dati dalle personali ricchezze economiche e del potere da questi derivato,    ad un enorme stuolo di altri dotati di meriti ed intelligenze sicuramente non inferiori alle loro.       

Molte le rivolte, le grandi rivoluzioni che hanno sconvolto in modo più o meno grave la vita delle persone ;  i miglioramenti per la vita delle grandi masse sono stati molto modesti o inesistenti; i poteri di sempre hanno facilmente ripristinato la loro indiscutibile supremazia.  Dall’alto non arriverà mai niente di buono.     In tutte le sequenze storiche,  i fatti succedutesi con  negativa regolarità, mi hanno convinto della necessità  di una rivoluzione lenta, profonda, sicuramente non violenta, nata e sviluppata in seno alle coscienze, con  l' intensa consapevolezza della dignità personale, pari a quelle di coloro che superbamente e quindi stupidamente si considerano più preparati, pieni di studi e colti, meritevoli di  adeguate prebende.                

Soltanto la profonda, intima  presa di coscienza che il valore e la dignità di ognuno è pari a quella di chi si considera migliore di tutti,   quando questa consapevolezza farà parte della vita di una buona percentuale di persone,  soltanto allora  potrà avere inizio  un corretto progredire delle azioni umane,  un autentico progresso della intera comunità umana,  non un progresso solo tecnologico.

dal post "prenditi cura di te" del 25/08/2012 dal blog "carmelobriguglio.blogspot.com"

A seguire queste riflessioni trovo molto aderente ripetere quei versi che hanno per titolo "UMILTA' ED ORGOGLIO"


UMILTA’ ED ORGOGLIO


Ha detto Paolo
Ne giudeo ne greco
Ne schiavo ne libero
La travolgente inesorabile
Alluvione dei secoli
L’umano cammino del conoscere
Ci permettono di dire
Non sono mussulmano
Nè buddista nè cristiano
Neanche scintoista induista
Non sono francese
Né italiano né canadese
Neppure cinese nigeriano
Non mi diminuisco
Non mi contrappongo
Non mi ungo di sciocca arroganza

Proteso a comprendere
Sollecito a riflettere
Incline ad amare
Umilmente orgogliosamente
Ho radici estese
Dall’estrema Thule
Alla Terra del Fuoco
Da dove sorge il sole
All’occaso
Radici diffuse per assorbire
Nutrimento al meditare
Permettere l’ascesa
Alle vette mistiche
Rinsaldare l’intimità
Con il sole e le altre stelle
Non mi limito
Sono un essere umano
un’immensità
corporea incorporea
consapevole briciolina
d’infinito

Vivo il mio tempo
Nel mio tempo del terrestre universo
Nel mio breve soggiorno
Nei crudeli limiti
Vivo le onde del mare
I canti delle tempeste nelle brezze
I verdi dei prati
Il verso del pettirosso
Porto in me tutti gli eventi
Sono la preistoria
Il sapiens mio padre
L’erectus suo nonno
Sono il compimento
Sono la storia
La transitoria fase finale
Della storia umana
Conscio inconsapevole
Ognuno di noi lo è
Ha in se migliaia di anni
Di fatti più o meno importanti
Provvisoriamente decisivi.

Vivo giorno dopo giorno
Nei miei crudeli limiti
La rincorsa delle aurore
La cavalcata delle stagioni
Il girotondo delle stelle
L’abbraccio dell’amore
L’ampliarsi della conoscenza
L’armoniosa bellezza
Della madre naturale
Sconsideratamente devastata
La grettezza dei poteri
La disumanità dei potenti
L’infamia dello sfruttamento
Il furto dei diritti
I fermenti le aspirazioni
Dilaniate dal lerciume
Che ci avvolge ci macchia,
il riapparire della meraviglia
l’ostinato rifiorire
della speranza degli ideali
il percorrere tenaci
il sentiero verso l’inevitabile
totale equilibrio
il totale fluire della vita
nel lento impassibile solenne
incedere dell’evoluzione.

Tratto dal post "EQUINOXDAY" 17/07/2013 dal blog "carmelobriguglio.blogspot.com"