sabato 13 ottobre 2012

CONSAPEVOLE






Frammento tra frammenti 
In frammento di tempo
Tremula emotiva fiammella 
Scintilla nello spazio-tempo
Frazione di un universo.

sabato 25 agosto 2012

PRENDITI CURA DI TE


                                                                                       Sempre importante e lodevole aver  cura del proprio aspetto fisico, di una immagine che denoti il corretto interesse verso la personale interiorità.  Altrettanto importante è aver cura dei  diritti legati alla personale esistenza, aver cura dei propri valori e della personale inalienabile dignità. 

Queste considerazioni sono estensibili nella loro essenzialità, è ovvio, a tutte le singole Persone che costituiscono la comunità umana.  Reputo estremamente importante (per questo  lo ripeto e ci metto la faccia!) ciò che ho detto precedentemente:     NESSUNO HA PIU’ DIRITTI,  MERITI,  DIGNITA’  DI ME ed io non ho più diritti, meriti, dignità di alcuno.  

                                                                                Nel corso di tutta la storia umana,  pochissimi, al cospetto di grandi quantità di “sudditi”,    con il supporto di altri pochi “colti e meritevoli “ dotati di alto intelletto  ed ottimamente servizievoli,    si sono imposti,   con i meriti dati dalle personali ricchezze economiche e del potere da questi derivato,    ad un enorme stuolo di altri dotati di meriti ed intelligenze sicuramente non inferiori alle loro.       

Molte le rivolte, le grandi rivoluzioni che hanno sconvolto in modo più o meno grave la vita delle persone ;  i miglioramenti per la vita delle grandi masse sono stati molto modesti o inesistenti; i poteri di sempre hanno facilmente ripristinato la loro indiscutibile supremazia.  Dall’alto non arriverà mai niente di buono.     In tutte le sequenze storiche,  i fatti succedutesi con  negativa regolarità, mi hanno convinto della necessità  di una rivoluzione lenta, profonda, sicuramente non violenta, nata e sviluppata in seno alle coscienze, con  l' intensa consapevolezza della dignità personale, pari a quelle di coloro che superbamente e quindi stupidamente si considerano più preparati, pieni di studi e colti, meritevoli di  adeguate prebende.                

Soltanto la profonda, intima  presa di coscienza che il valore e la dignità di ognuno è pari a quella di chi si considera migliore di tutti,   quando questa consapevolezza farà parte della vita di una buona percentuale di persone,  soltanto allora  potrà avere inizio  un corretto progredire delle azioni umane,  un autentico progresso della intera comunità umana,  non un progresso solo tecnologico.

carmelobriguglio1930@gmail.com


martedì 24 luglio 2012

RE del CREATO,IMMAGINE e SOMIGLIANZA di DIO


Molte possono essere le riflessioni, le argomentazioni, i fatti concreti  che suscitano gravi perplessità sul grado e l’entità della intelligenza umana.   Le parole  che esprimono quella  inqualificabile convinzione del titolo  sono la prova migliore che l’uomo e l’umanità che lo comprende  hanno un grado di intelligenza molto basso, troppo lontano  dall’arrogante concetto che dovrebbe certificare l’alta “intelligenza” umana, sostenuta dalle numerose  personalità che popolano da sempre la superbia e di conseguenza la stupidità della razza.    Non dimentichiamo  di includere nelle considerazioni anche  la sensibilità,  l’affettuosità  ( pratiche, semplici manifestazioni  del puro amore?)                                                                                        L’umanità è indubbiamente una parte importante del grande complesso  che costituisce il nostro pianeta;  quella parte che nell’ultra millenario processo evolutivo è riuscita ad imporsi (dato il grado evolutivo ancora in fase iniziale)  in modo ignorante e superbo su tutto il restante ambiente biologico e fisico.  Il deficit intellettivo ancora alto e l’uso squilibrato, schizofrenico di quelle poche buone  qualità in possesso, spiegano abbondantemente i disastri e le ignominie che scioccamente ma drammaticamente  la “colta”,  ma purtroppo ignorante umanità,  ha compito ed imperterrita continua a compiere,  anche contro se stessa.       Quelle azzardate proclamazioni bibliche possono trovare relativa giustificazione nelle scarse conoscenze, quel quasi nulla di conosciuto al di la di un orizzonte visto da una ridotta visione.  Era comprensibile credere che  la volta stellata fosse il limite assoluto in cui un dio piccolo,  molto piccolo potesse manifestare la propria onnipotenza; fatte le necessarie ed ovvie differenze un piccolo dio poteva essere assimilato ad una divinità pagana come  il Giove dei romani o altre divinità del continente asiatico.       Le cose concrete che oggi conosciamo, anche se male (e non sappiamo se supereranno le prove di ulteriori o diverse concretezze) hanno una validità  che costituisce una base autorevole, validità che sicuramente non hanno fantasiose creazioni del passato, anche se per umiltà possiamo ammettere qualche dettaglio rivalutativo.                                                 Limitando le considerazioni alla nostra galassia  (la Via Lattea),  -   di per se già smisurata per il grandissimo numero di stelle ed altri corpi non stellari,   -   possiamo dire che tutte le costruzioni ideali ed idealizzate,  tuttora  circolanti,   non hanno un minimo di credibilità; di conseguenza  le influenze e le direttive comportamentali elargite dai “sapienti” sono da seguire ed accettare con notevole perplessità,  con rigoroso spirito critico.

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L’uomo ed il leone,  il canarino e l’aquila,  il delfino ed il merluzzo,  Il papavero e la quercia,  le foreste,   i deserti,   i fiumi,   le montagne,  gli  oceani,          liberi versi di una poesia,    note corali di armonia,              planetaria                                                                                                                          briciole di una divina immensità,   percepiti frammenti di inconoscibile assoluto.


L’uomo con superba intelligenza, turba tutto.

carmelobriguglio1930@gmail.com

giovedì 12 luglio 2012

Un passerotto lontano un miglio


. . . . .Un  passerotto  lontano  un  miglio

Non facile vedere un passerotto lontano un miglio; non vederlo non vuol dire che non c’è, vive la sua vita nonostante la nostra incapacità per percepirne la innegabile presenza.                         L’impossibile o difficoltosa percezione da parte nostra, significa soltanto che i nostri sensi naturali hanno possibilità sicuramente limitate.

Le “stampelle tecnologiche” favoriscono o permettono la possibilità di un cammino più lungo.

Le stampelle sono il frutto, uno dei frutti, della  “intelligenza” umana così come la rete che costruisce il ragno è frutto dell’intelligenza istintuale dei ragni, ed il favo, costruito con elegante geometria,  delle api.

Sono numerosi gli esempi di intelligenza istintuale in campo animale extra-umano. 

Gli  esempi proposti hanno il preciso  significato di connette la vita del singolo inserendola  nell’ armonica vita della comunità di appartenenza.

I processi intellettivi devono tener conto  che le “stampelle” non possono essere utilizzate in maniera incongrua (per non essere maleducato)  turbando l’equilibrio e l’armonia della società umana di cui tutti facciamo parte.

E' necessaria una concreta ripartizione di doveri e diritti.

La meritocrazia, i meriti personali (non confondiamoli con i personali talenti naturali ) sono  sbandierati enfaticamente da coloro che quasi sempre possiedono “meriti” per situazioni economiche indipendenti dal proprio lavoro, dalle loro fatiche,  o pervenuti  da eredità immeritate; accenniamo soltanto alle furbe illegalità, ai comportamenti delittuosi,  alle leggi promulgate per favorire immeritatamente gruppi e persone.

L’intelligenza, anche se fosse il doppio, o dieci volte di più di quella che abbiamo, non può bastare da sola a capire,  a prendere consapevolezza dei numerosi aspetti della vita  di ognuno di noi e della intera società umana,  non dimenticando i variegati ed armonici componenti della realtà planetaria.

Un concreto aiuto lo possiamo,  lo dobbiamo trovare  nelle sottovalutate ricchezze che giacciono, spesso sconosciute,  nel più riposto  patrimonio della nostra  umanità;  quel patrimonio di sensazioni, affettività ed emozioni, di ripulsa per inconcludenti egoismi, di comprensione, di  (diciamolo pure) amore sempre presente anche se svilito.

Questo fruttuoso patrimonio,  nella umana  limitazione,  potrà consentire ai nostri ristretti cinque sensi di percepire ciò che è concretamente impossibile senza l’uso delle “stampelle”;  anche un cieco potrà vedere il passerotto lontano un miglio  che saltella  gioioso  da un ramo all’ altro di quell’ albero.

domenica 24 giugno 2012

Ecologia Umana


Ecologia “umana”  ? ? ?

“L’ecologia umana è una necessità imperativa”      . . . .”una seria riflessione deve quindi essere condotta e delle soluzioni precise e percorribili devono essere proposte. L’insieme dei governanti devono impegnarsi a proteggere la natura ed aiutarla a svolgere il suo ruolo essenziale per la sopravvivenza.”   (J: Ratzinger  -  giugno 2011).

Sono parole che possono accettarsi perché vaghe e che dicono ben poco.  Ecologia umana è un ossimoro carico di ipocrisia , che ignora nel profondo un semplice e preciso significato; è necessario, prima di parlarne,  leggere un qualsiasi testo elementare in cui si definisce e si sviluppa il concetto di ecologia. Questa significa il dinamico equilibrio degli ecosistemi costantemente correlati e capaci di ripristinare un relativo e temporaneo sbilanciamento. Questa attività operante da tempi immemorabili è ora disturbata gravemente dell’uomo, dalle sue attività e dell’eccessiva presenza numerica. L’uomo è un consumatore che non si rende conto che opera su un pianeta limitato, che è soltanto uno dei condomini terrestri, tutti carichi di dignità e dei naturali diritti esistenziali.   L’ecologia di cui tutti parlano è limitata a quella superficiale; si rendano conto che la vera ecologia è quella   profonda (v. Naess e gli altri)
Le “soluzioni precise e percorribili” non sono attuabili perché gravate da difetti   “Genesici”   incurabili:  crescete e moltiplicatevi . . . signoreggiate i pesci del mare, i volatili del cielo, tutti gli animali . . .. . Piccolo sforzo di razionalità disdettare i detti comandi;  sforzo immenso per  teste  che parlano di umiltà e non sanno cosa sia, che predicano amore e non si rendono conto che l’amore con cui enfatizzano discorsi è un amore limitato all’immenso essere umano, troppo superbo, non ancora sufficientemente intelligente per capire cose semplicemente naturali e incapaci di utilizzare al meglio e coerentemente la ridotta intelligenza.
Troppi arroganti maestri non lo aiutano ad adeguare alla realtà quel poco di intelligenza di cui è dotato.              

lunedì 18 giugno 2012



ACQUA CALDA 

                                                                                                                                                    Ho scoperto l’acqua calda; da alcuni millenni  ad oggi, le comunità umane sempre più interconnesse nel tempo,  hanno  acquisito comportamenti abbastanza simili, pur nelle loro diversità.  I vari  “capi” con intelligenza e capacità direttive  ( si fa per dire) hanno orientato e guidato le masse verso luminosi progressi; l’ignoranza di conoscenze elementari e fondamentali  avviluppata alla convinzione di possedere una intelligenza superiore a quella del restante mondo vivente ha sviluppato una grave superbia, segno certo che la intelligenza (inaccettabile vanagloria) era nettamente inferiore a quella vantata.           La superbia con la numerosa dotazione che l’accompagna e la sostiene  è  il peccato originale commesso  dalla stupidità umana che inquina e  non  porta al giusto equilibrio tutti i componenti di questa nostra casa. Unico antidoto e rimedio a questa malattia gravemente ed ignobilmente cronica,   è la corretta consapevolezza della nostra relativa posizione  in seno a l'ambiente terrestre e di questo nella nostra immensa galassia, sempre una parte infinitesimale, peraltro.                                        La  “cultura” di filosofi, teologi, economisti, sociologi e così continuando, rufola sempre nel ristretto campo del loro pensiero, di angusti interessamenti,  non tentando neppure un rapporto, un approccio conoscitivo, anche  sintetico, con precise conoscenze che non fanno parte del ristretto campo su cui si sentono obbligati a dire la loro; azzoppano il cosiddetto progresso,  ristretto  ad una elitaria società di eletti che parlano e non producono idee accettabili da grandi percentuali di esseri umani che non li seguono, non li capiscono.  Troppo spesso il progresso da loro enfatizzato è basato su novità tecnologiche,  più o meno importanti, lontane però da un vero progresso sociale, quello   che dovrebbe ridurre drasticamente il divario tra i componenti delle società umane, nonché la ignobile dittatura (proprio così) dell’umanità su l’ambiente che consente la vita,  la dinamica armonia ecologica che ha base su l’equilibrio dei componenti degli ecosistemi (ecologia profonda).                                                                                         Noi la grande massa di ignoranti, carenti di acume, sprovveduti di sublimi talenti,    genuflessi onoriamo tutti coloro che meritoriamente  ci donano luminose idealità;  con la forza di leggi ad hoc depredano risorse che sono di tutti, si  gratificano di emolumenti  incredibilmente eccedenti il salario di un modesto dipendente pubblico, di un operaio, il reddito precario di un contadino, di un pescatore, di un piccolo imprenditore.   Onore al duro lavoro per una vita di superba furbizia, di sudati impegni, forse più lodevoli se meno sudati,  meno impegnati.                                Accorrere numerosi ed esultanti ad ascoltare estasiati sempre gli stessi concetti, le ipocrite utopie, variazioni stucchevoli  di  grandiosi impegni  ripetuti da secoli e realizzati solo in parte,  frange di poca incisiva importanza.  Il geocentrismo nelle idee correnti e nei comuni comportamenti  non si elimina facilmente;  l’eliocentrismo non cambia di molto la situazione. L’uomo rimane sempre il   R E  del creato (?);   può fare e disfare a sua graziosa discrezione, stupidamente incurante dei conseguenti disumani effetti.

                                       

mercoledì 23 maggio 2012

99 per Cento


E' la grandissima maggioranza del genere umano che subisce, che ha sempre subito l'alta, eccelsa guida di quei pochi super-intelligenti, ispirati, meritevoli, superbi conoscitori del bene e del male,  ma incapaci di mettere il naso al di là del proprio recinto, delle loro ristrette conoscenze e purtroppo arroganti e forse (senza insulto, con tenerezza) un poco stupidi.   Si esalta enfaticamente la meritocrazia e l'intelligenza e si tralascia di  mettere in luce la troppo grande "quantità" di essere umani che vivono senza poter avere gli ineludibili diritti legati allo loro concreta esistenza, di appartenenti ad una "razza" con diritti e doveri uguali per tutti.   I signori detentori del complesso dei poteri non si rendono conto che  determinano una dittatura del genere umano nei confronti del restante esistente sul pianeta, che non ne sono padroni, che non hanno alcun diritto a fare e disfare a proprio piacimento.

martedì 22 maggio 2012

NUOVE PUBBLICAZIONI



Ad integrazione delle pubblicazioni già dette, sono state edite:
*DEEP REVOLUTION  - Conoscenza e consapevolezza - 2011 --  (Lulu.com)
*EQUILIBRIUM AND KNOWLEDGE  -2012  (Lulu.com) in inglese

lunedì 21 maggio 2012

CONOSCENZE


Dalle leggi della realtà naturale, dalla conoscenza di queste realtà parziali e sempre in evoluzione,  acquistare  consapevolezza dell’insieme che è in noi ed intorno a noi;  è TEMPO  ormai !  

 Di conseguenza   tenere conto delle “modernità”  conoscitive,  fare intimamente proprie quelle ricchezze, “obbligati” da quel poco di intelligenza che il processo evolutivo ha finora concesso alla razza umana.                                                                                     Umanità parte di una relatività:  Miliardi di diversi per attitudini, emotività, ideali etc;   NESSUNO ha più meriti,  più dignità di me ed io non ho più meriti, più dignità di alcuno. Convinto che soltanto questa consapevolezza (utopia tra le sognate utopie) fatta propria da una sufficiente percentuale di Persone, potrà dare inizio ad un percorso verso un concreto e vero progresso della società umana armonicamente inserita, amalgamata in un pianeta meno disturbato da una "insopportabile", arrogante presenza umana.                                                                        

Nella  “Carta per un mondo non violento” redatta nel 2009 dai Premi Nobel per la Pace,  nel XII° Principio si proclama che i Governi DEVONO essere al servizio dei cittadini, non l’inverso.                                                                               La  grandezza, l’onore delle Nazioni   DEVE   aver base non sulla potenza degli eserciti, sull’opulenza degli edifici Istituzionali, sui segni di superbia ed arroganza,   ma sulla edificazione di un dinamico equilibrio che non escluda neanche un solo cittadino dagli essenziali diritti, che non veli la dignità personale.                                                                                                                Chi opera nel pubblico,  chi senza alcun obbligo ha giurato di essere al servizio del popolo (e da questo pagato) deve essere  consapevole,  con umiltà, che si è assunto un impegno importante e difficile; se non ha questa consapevolezza vada a casa a dedicarsi al suo privato.  Senza quanto detto si abbia il pudore di non parlare di Democrazia.