venerdì 20 aprile 2007

AUNG SAN SUU KYI



AUNG SAN SUU KYI(Premio Nobel per la Pace nel 1991)

Solidarietà - Simpatia - Stima
La Suu Kyi è venerata perchè è un simbolo: rappresenta la continuità storica della Birmania.

"Ciò che la gente della Birmania vuole oggi è democrazia; una volta raggiunta avremo tutti i mezzi per risolvere le questioni che affliggono il Paese"
Forse idealista! Ma senza ideali non è possibile raggiungere alcuna meta. Le teorie sono necessarie per continuare il corso della storia.
Il governo birmano le ha prorogato per un anno gli arresti domiciliari.
Protestiamo.

giovedì 19 aprile 2007

L' ASINO MALATO

L' ASINO MALATO


Hans Sachs (1494-1576) con L'asino malato, breve ma intensa composizione, descrive una situazione di preoccupata perplessità e diffidenza, un piccolo dettaglio di un vivido affresco della vita del suo tempo.
Riprendendo quella perplessità riscriviamo

L'asino malato

Chiunque
può venire a casa mia.
Benvenuto!
Mai in armi
nemmeno se dice
ti aiuto.
Diffido!
Caritatevoli elemosine
sollecitazioni
velate da superiorità
mi offendono.
Pretendo soltanto
giusti diritti.

mercoledì 18 aprile 2007

ESSERE

ESSERE

Orgoglioso di essere siciliano, italiano, europeo; non così superbamente stupido da ritenermi migliore di altri, non così sprovveduto, arrogante da contrappormi a chicchesia.

Un cittadino del pianeta Terra, sempre attento (nei personali limiti) a non turbarne l'armonico equilibrio. Formato da atomi, elementi fondamentali delle molecole del mio corpo, in continuo, vicendevole scambio con altri atomi, sempre quelli, ieri ed oggi.
Profondamente consapevole di far parte dell'immensità cosmica.

domenica 15 aprile 2007

UMILTA' ED ORGOGLIO
( inedita)

Ha detto Paolo
né giudeo né greco
né schiavo né libero;
la travolgente inesorabile
alluvione dei secoli
l'umano cammino del conoscere
permettono di dire:
non sono musulmano
né buddista né cristiano
neanche scintoista induista,
non sono francese
né italiano né canadese
neppure cinese nigeriano
non mi diminuisco
non mi contrappongo
non mi ungo
di sciocca arroganza.

Proteso a comprendere
sollecito a riflettere
incline ad amare
umilmente orgogliosamente
ho radici estese
dall'estrema Thule
alla Terra del Fuoco
da dove sorge il sole
all'occaso
radici diffuse per assorbire
nutrimento al meditare
permettere l'ascesa
alle vette mistiche
rinsaldare l'intimità
con il sole e le altre stelle,
non mi limito
sono un essere umano
un'immensità
corporea incorporea
consapevole briciolina
d'infinito.

Vivo il mio tempo
nel tempo del terrestre universo,
nel mio breve soggiorno
porto in me tutti gli eventi
sono la preistoria
il sapiens mio padre
l'erectus suo nonno,
sono il compimento
sono la storia
la transitoria fase finale
della storia umana,
conscio inconsapevole
ognuno di noi lo è
ha in se migliaia di anni
di fatti importanti
provvisoriamente decisivi,
rivive giorno dopo giorno
la rincorsa delle aurore
la cavalcata delle stagioni
il girotondo delle stelle
l'ampliarsi delle conoscenze
il dolore degli olocausti
l'ignominia dello sfruttamento
i fermenti le aspirazioni
dilaniate dal lerciume
che ci impasta ed avvolge
l'ostinato rifiorire
delle speranze degli ideali
il riapparire della meraviglia
tutto il fluire
della vita dei popoli.

giovedì 12 aprile 2007

Privilegi

PRIVILEGI

La Costituzione della R. I.:
art. 1 . . . la sovranità appartiene al popolo.
art. 2 La Republica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo . . . .
art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali avanti alla legge . . . .

La democrazia non ammette privilegi; ogni privilegio elargito a qualsiasi titolo, sia a persone che a gruppi od organizzazioni è antidemocratico ed immorale. Non può essere tollerato per il grave svilimento dei concreti ideali che valorizzano il concetto stesso di democrazia.
Le varie istituzioni pubbliche, la gerarchia umana degli impiegati pubblici politici ed amministrativi (pagati tramite le tasse e le imposte) DEVE essere al servizio del cittadino perchè questo servizio, questa umile convinzione ne costituisce la base ineliminabile (il cittadino non può essere sminuito nei suoi valori umani, come presuppone l'art. 1 della costituzione Italiana).
Le varie meritorie e stimabili funzioni devono ammantarsi di quell'umiltà che ne giustifica la pratica funzionalità; l'assenza di quella convinzione, della persuasione di svolgere un nobile servizio nell'interesse della comunità è motivo abbondantemente sufficiente per decidersi di andarsene a casa ed interessarsi dei proprii affari privati e vivere la propria libertà senza il gravoso sovrappiù della ulteriore responsabilità liberamente accettata.

mercoledì 11 aprile 2007

Disumanità

DISUMANITA'

Faraoni, re, presidenti, papi, zar, sultani, imperatori, potenti in vario assortimento, tutte le personalità eminenti che nel corso della storia dei popoli hanno ricoperto ruoli di primaria importanza dovrebbero essere considerati carichi di intollerabili difetti, criticati aspramente e giudicati per cieca condotta, anche se molti ed in molti campi hanno dimostrato doti interessanti ed apprezzabili. Nessuno dei suddetti ha capito o non ha voluto capire che l'importante carica di cui erano o sono investiti comporta l'inderogabile principio della pari dignità e diritti con TUTTI I LORO "SUDDITI".
Prima di dare lustro al loro potere con piramidi, reggie sontuose, grandi palazzi, tutti segni della loro insensibile DISUMANITA', non tenendo in nessun conto la miriade di esseri umani ignobilmente, criminalmente sfruttati, avrebbero dovuto, DEVONO doverosamente mirare a ridurre gli squilibri tra chi ha troppo e chi pochissimo o niente, operare in modo che non vi siano sfruttati e sfruttatori.
Se perseverano ancora oggi in questa intollerabile criminalità, accampando scappatoie, cavilli e giustificazioni varie, meritano inesorabilmente da parte del cosidetto "popolo", degli sfruttati, dei "vasi di coccio", meritano solo disistima, disdoro, irriverenza, condanna.
Correi in questa ignominia i vasi di coccio, incapaci di pretendere i giusti, sacrosanti diritti, incapaci di far valere con fierezza la loro dignità; i più "furbi" soddisfatti di far parte dei cortigiani, giullari, faccendieri, parte "invidiata ed apprezzata" del servitorame.

martedì 10 aprile 2007

ETERNA NOTTE QUANDO SVANIRAI ?Annuit coeptis .....Novus Ordo Seclorum

Piramide tronca sormontata dall'occhio della conoscenza MDCCLXXVI

In un foglio stampato in un numero sterminato di copie, nel suo verso, un piccolo gruppo transnazionale di superintelligenti di superba ignoranza ha stabilito le fondamenta di un eccelso Novus ordo mondiale, con il grave difetto ideologico di una visione ristretta ed aberrante, con l'aggravante di manifestare antiscientismo, farciture scaramantiche e sprezzante negazione delle evidenze empiriche. (Tra tanto senno assente giustificata la donna: piacevole ineliminabile zavorra).
Frasi altisonanti, simboli, numerologia ed altre prelibatezze di impossibile digeribilità guarniscono mentalità e comportamenti semplicemente disumani, di una disumanità che potrebbe trovare posto in diversi capitoli di un trattato di psichiatria; forse, invece, mentalità e comportamenti possono ispirare e delineare personaggi da cabaret e da farse ridanciane.
I superintelligenti di cui sopra, (ispirati emuli, copia, imitazione senza fantasia di un Sarastro, di altri discutibili personaggi che affondano le loro radici in una ancestrale ignoranza delle immediatamente percepite realtà) non si rendono minimamente conto del ridicolo dei loro riti iniziatici, degli intollerabili segreti, degli abbigliamenti grotteschi, comicamente goffi, dei simboli assurdi, devianti, drasticamente avulsi dalla più semplice realtà, dalle comuni osservazioni di ogni giorno.


Potrebbero ispirare la tenera affettuosità che va rivolta ad un disabile, ad un "povero di spirito" se quella mentalità non avesse come obiettivo la "illuminazione" del genere umano, relegato nel buio della caverna della insignificanza, della ereditaria nullità.
Quella mentalità fa base, fondamento sul delinquenziale potere di una enorme ricchezza di beni materiali sottratta, con "intelligenza", con comprovato "merito", ad una massa di incapaci, di stupidi ed idioti.
Tragica pericolosità di un brutale, barbarico progetto globale che fa impallidire il millenario Reich nazista.
"O iniziati, salute a voi ! "
"La luce del sole ha scacciato la notte".

lunedì 9 aprile 2007


EQUILIBRIO (pag. 115 di "Sovvertitor . . . .Edas 2005)
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Altrettanto grave moralmente indegno
dissacrare la vita degli altri viventi
il loro criminale sfruttamento
criminale per stupida superbia
insensata utilizzazione
non comprensibile lotta
per la giusta sopravvivenza
della specie, della persona.

. . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Impegno prioritario
di assoluta priorità
convincerci personalmente
in totalità
che non abbiamo il diritto
di svilire disperdere
con la immorale supremazia
numerica
un immenso patrimonio
donatoci dal lavorio
d'innumerevoli ere.

Ogni coppia umana
deve trovare nel proprio
intimo amore
equilibrata consapevolezza
che l'amore il vero amore
deve comprendere con gioia
la riduzione dei personali egoismi,
non farsi guidare da ciechi
che non vedono la loro cecità.

Non incrementiamo falso progresso
con prevedibili disastri,
blocchiamo in amore per amore
il devastante incremento demografico
rispettiamo l'equilibrio
la gioiosa vita totale
della nostra unica casa
conserviamo responsabilmente
coralmente generosi
verso tutti i naturali componenti
che ci fanno corona
la suprema armonia
del condominio terrestre
segno concreto tangibile
della divina presenza dell'amore.

domenica 8 aprile 2007

ART.29


ART. 29


"Nessun paese, se vuole superare il test della dignità umana, dovrebbe permettere che vi siano individui o gruppi le cui capacità in uno o più settori sono lasciati sistematicamente al di sotto di una soglia minima, o non possono tradursi in effettivi funzionamenti". (C. Saraceno)
La famiglia, con i bisogni intrinseci di dare e ricevere cure per ogni suo componente, fondamento di una giustizia che fa perno sulla dignità di ciascuna delle persone, può considerarsi una "istituzione privata"? Lo stato con i suoi comportamenti pervasivi fino a che punto può intromettersi, quanto e come normare lo status familiare e la vita relazionale dei singoli soggetti? Può opporsi al riconoscimento di modi diversi di fare famiglia? Quanto è tollerabile, in mome dei valori fondamentali della Persona, l'opposizione intransigente, superba che la chiesa cattolica e tanti studiosi e politici di contorno, minoranza di una minoranza umana, si affannano ad attuare, ad incrementare?
Cosa intendere per "società naturale"?
La famiglia influisce notevolmente nella vita di ciascuno; è solo, però, una istituzione che non ha una naturalità, come moltissimi si sforzano a farci credere? (cos'è la naturalità?). Le istituzioni, è troppo ovvio, sono enti costruiti secondo le necessità di una società, non hanno né natura né naturalità intrinseca, sono costruzioni successive e non dovrebbero contribuire a fare scempio di quelle che sono le immodificabili leggi della natura. La famiglia è una istituzione "naturalizzata" e questa impronta viene trasmessa a noi da un'infinità di generazioni; una serie di mentalità e comportamenti non corretti, anche se protratta nel tempo, non può ricevere il crisma della normalità e correttezza. Non è corretto trasferire ad una istituzione (qualcosa di posteriore) una serie di norme, di leggi che promanano da una concezione che fa perno su poteri che deprimono la interna, intima dignità delle singole persone.
La famiglia ha un suo valore istituzionale perchè si basa sulla dignità di tutti i componenti; i legami affettivi, le correlazioni interne sono importantissimi perchè costituiscono il cemento della istituzione ma sono accessoriamente consolidanti non basilari. Il valore ideale della famiglia viene annullato quando anche un solo componente di essa è svilito nella propria dignità; il padre padrone, l'ancestrale potere del capo-famiglia è stato giustamente ridimensionato. Non si è ancora raggiunta, purtroppo, un'armonica dignità per tutto il complesso familiare.
Una mentalità, sostenuta dai poteri che vogliono influenzare secondo le loro verità ed i loro interessi, attenta continuamente ai sacrosanti ed irrinunciabili diritti che sono il patrimonio personale, inviolabile, qualificante ogni essere umano che nessuna guida, mente illuminata deve permettersi di conculcare; giustamente corretto, apprezzabilmente liberale esprimere meditati punti di vista. Tutti coloro che si interessano apertamente all'argomento dovrebbero sviluppare un largo dibattito, eliminando inesorabilmente idee che le reali evidenze non possono consentire di condividere.
Esiste in atto una scuola di pensiero, prevalentemente nordamericana, che sta sviluppando una ricerca nel senso suddetto.
I costituzionalisti hanno elaborato una Costituzione Italiana che merita grandi apprezzamenti.
Per quanto riguarda l'art. 29, però, sono incorsi in una gravissima contraddizione ideologica, probabilmente causata dalla necessità di un compromesso, di non prendere di punta una distorta mentalità abbastanza diffusa, di non contrastare forti poteri "spirituali". Come tutti i compromessi anche questo genera inevitabili critiche ed opposizioni che aggravano ulteriormente la già intollerabile, miope confusione tra inviolabili leggi naturali ed umane istituzioni; una istituzione può essere valida hic ed nunc, qui ed oggi, forse non domani ed altrove.
Ammesso che la famiglia sia una società naturale, questa non può essere "fondata" sul matrimonio, istituzione non naturale; avremmo potuto accettare facilmente, "regolata" dal matrimonio.
Proponimento personale da aver sempre presente nelle riflessioni:
Quando si legge qualsiasi cosa, anche se scritta da personaggi eminenti del passato e del presente, quando si ascoltano personaggi eminenti che da ogni parte ci spiegano idee, ci sollecitano comportamenti, bisogna prestare attenzione con mente lucida, rischiarati dalla libertà di giudizio, mente che lasci aperto uno spiraglio al dubbio, che non accetta ciecamente quello che apparentemente è la reale verità da diffondere, che si propone di appurare se vi è coerenza con fatti ed esperienze accertate rigorosamente ed accettati largamente.
Purtroppo anche intelligenze di alto profilo possono commettere sbagli grossolani incoscientemente; peggio ancora possono esprimere idee farcite di superbia, sussiegosa ignoranza e, gravissimo, scrivere e parlare a difesa di interessi personali e di gruppo.

Cristallo, Relatività, Realtà.




CRISTALLO

Un disumano cristallo,
si intromette subdolamente
tra chi osserva le cose bellissime esposte in una vetrina,
come terribile cherubino con spada fiammeggiante
limita il pieno chiaro contatto
l'entrata profonda in quel mondo
dove luminosa bellezza amorosamente
abbraccia l'intima reale conoscenza.



RELATIVITA'

Soluzioni assolute,
reiteratamente
proclamare certezze
valide sempre
per tutti.
Inquinanti millanterie.
Accettiamo tranquilli il dubbio
tutto meravigliosamente
relativo discutibile;
discutiamone. -


REALTA'

Da torme di realtà roditorie
attaccato rosicchiato
trascurato velato
dimenticato deriso
l'Ideale
compagno di Utopia
non vuole morire
testardo e superbo
faro si considera.
Vuole convincerti che nessuno
su questo scoglio della galassia
è migliore di te
ricordare
tutti nascono liberi
uguali in dignità e diritti.

( piccole variazioni tratte da Equinozio d'autunno ed. Edas 2oo4)

utopie

UTOPIE

Delirio vano è questo. Inutili sproloqui, farneticazioni e disastrose utopie per questo Diogene che non è riuscito a tenere accesa la lanterna del buonsenso. Perchè tollerare questo Don Chisciotte che, nei meandri del suo cervello bacato ha perso anche il contatto con Sancho.
Non può trovare concreto rapporto tra una stella e tre pioppi, né sulla riva del ruscello un albero secco può fiorire in circoli concentrici, meglio, molto meglio sognare una morenita anche se i sogni annegheranno in una fontana di lacrime. Non ha ancora capito che non è più tempo di aggirarsi nei cortili e tra le torri dell'Abbazia di Theléme, che non c'è follia più grande del "fay ce que vouldras". Quando arriverà il momento di abbandonare Ulrich e l'Azione Parallela, rendersi conto che "der Mann ohne Eigenschaftten" è veramente, sconsolatamente senza qualità.
E' passato il tempo della Recherche, un pò di concretezza, desinas ineptire, et quod vides perisse perditum ducas.
Lascia ad altri i colloqui col Tirsano, il clima dell'isola di Bensalem potrebbe essere nefasto. Passeggiare per le strade di Amauroto può portare fuori dal mondo di tutti i giorni, lì dove sei nato e cresciuto, lì dove hai visto le bellezze e le concrete brutture.
Il Mappamondo del Tempio della Città del Sole è forse più interessante di un piccolo, comune, plastificato mappamondo di pochi soldi, ma questo è visibile con fisici occhi, palpabile con corporee mani.
I lamenti di coloro che subiscono la fame, le spoliazioni, i soprusi, continuano a coprire le poderose architetture sonore di Bach, il razionale, imperterrito procedere della sua musica.
I fumi degli incendi, delle esplosioni velano le rigorose prospettive di Piero della Francesca.
Anche se sappiamo che l'equità, la "Verità" non la troveremo, non possiamo assolutamente permetterci di non cercarla.
Conosci tu il Paese. Laggiù laggiù io e te, mia amata, andremo.

(da Equinozio - EDAS -Messina)

sabato 7 aprile 2007

Hide Park Corner

HIDE PARK CORNER ---------


......L'inizio della "sapienza" dove sta ?
-----E' il timore di Dio ? Può il timore di qualcuno o di qualcosa dare un inizio ?
-----Forse una sapienza può trovare lo spunto, l'esordio nell'osservazione del reale ? Che rapporto tra un'osservazione a largo raggio, al massimo delle possibilità umane, ed una "ratio" articolata con quel minimo di necessaria libertà mentale?
-----La tendenza attuale alla super specializzazione quanto può portare alla riduzione della ratio, ad una grave schizofrenia degli esperti ?
-----Il grande ampliamento della conoscenza di quest'ultimo periodo, la somma delle conoscenze dell'intera umanità ha reso difficile per il singolo la possibilità di una qualche "sintetica" sintesi ? E' possibile selezionare, tra la miriade di informazioni, quello che è fondamentale per una corretta e luminosa visione della realtà fisica e "metafisica"; quello che porti in sè ed irradi il mistico nitore della bellezza ?
-----Il dato di fatto che il progresso tecnologico sta rendendo sempre più "piccolo" il nostro mondo, processo che sembra incrementarsi in modo esponenziale, quanto ci consente visione generale e comportamenti che potevano essere tranquillamente accettati nel passato anche prossimo ?
-----Potremo avere il coraggio sufficiente per eliminare i dibattiti inconcludenti, gravemente egoistici e parziali ed allargarci a prospettive ampie che comprendano un necessario equilibrio tra tutti i continenti, un dinamico , instabile equilibrio che viva tra spinte diverse ma tenta di tenerne conto, di ridurle ?
Refrattari alle comuni, piccole ambizioni, nel viscido di insufficienze ed errori, cercare . . . . . . . . . . . . cercare di essere uomini.

giovedì 5 aprile 2007

PRO e CONTRO



PRO E CONTRO

C'è una parte di italiani che accusa un'altra parte di essere antiamericani; essere antiamericani è un fatto gravissimo mentre, eventualmente, essere antiinglesi è meno grave, così come essere antifrancesi, antitedeschi o antirussi. Addirittura lodevole è essere antiarabi, anticinesi o antialtri. Certamente non si può fare di tutta l'erba un fascio; esistono delle differenze di cui un corretto ragionare deve tenere conto. Tanto per cominciare osserviamo che essere anti o a favore di qualcuno in maniera semplicistica è chiaramente non accettabile; è corretto criticare o condividere cercando sempre, in onestà, cosa va criticato o condiviso. Ognuno ha il dovere ed il diritto di rendersi conto di tutte le situazioni che sono alla propria osservazione e quello che deve guidare nella ricerca della comprensione sono i fatti concreti; questi spesso, purtroppo, si presentano oppure vengono artatamente presentati in maniera parziale o peggio mistificatoria, perchè chi ha i mezzi li porta a conoscenza dell'opinione pubblica sotto la propria luce. Il quadro conoscitivo generale è abbastanza complesso ed è una faticaccia cercare di analizzare singoli particolari. Ripetiamo perchè ci sembra fondamentale: ognuno ha il diritto-dovere di analizzare idee e comportamenti per approvarli o respingerli; il non farlo per amicizia, solidarietà, alleanza, interesse personale, connivenza o vile quieto vivere non è accettabile moralmente.
Esposte queste elementari osservazioni restringiamo il campo all'antiamericanismo; non sembra doversi vergognare ad esprimere con correttezza la detta opinione, anzi numerosissimi dati di fatto portano ad una seria e doverosa critica sia dell'attuale amministrazione che di quasi tutte quelle passate (nessun governo di qualsiasi nazione può essere assolto da errori commessi per miopia, egoismo, superbia).

Quanto può essere accettabile l'American way of life; questa via quanto ha presenti i giusti ed inalienabili diritti degli altri? Quanto il balance of power è presente nei rapporti con il resto del mondo? Come si può accettare che gli Stati Uniti debbano proseguire su una strada di grandissima potenza economica e militare quando una grandissima parte dell'umanità ha un livello di vita molto al di sotto di quello occidentale? Un mondo che si proclama democratico al suo interno può conservare la sua democraticità negando agli altri gli elementari diritti di dignità e sopravvivenza? Come si può accettare che la democrazia possa essere esportata ed imposta (solo per qualche dittatura, trascurandone altre) con le armi e pertanto è giustificabile il sospetto che questa "ideale missione" possa mascherar gretto predominio ed altri interessi poco nobili? Un ideale senso di giustizia ed equanimità si può considerare necessario per manifestare con forza e senza malvolenza un antiamericanismo? Questa posizione morale potrebbe mettere il popolo americano di fronte alla sua responsabilità di asso pigliatutto nei confronti del resto del mondo e far capire che non è possibile accettare tanta incoscienza nel cercare di migliorare ulteriormente e sproporzionatamente il proprio benessere? Dobbiamo vergognarci per non avere il coraggio e la lungimiranza indispensabili per non tentare di rallentare (per lo meno) l'incremento di tanta strapotenza, a chiedere la riduzione delle pazze, criminali spese militari (la enfatizzata lotta al terrorismo è una buona scusa) a non dimenticare e non far dimenticare che tanti esseri umani, che ci allarghiamo la bocca a chiamare fratelli, anche dentro le nostre nazioni, vivono in uno stato di precarietà e disagi che annulla anche la dignità di tutti?
Una nazione che ha l'apparato militare più potente del mondo, con l'aggravante della concreta minaccia dell'enorme quantità delle armi nucleari (cerchiamo di non dimenticarlo), si può purtroppo considerare la versione attuale di un organizzato totalitarismo applicato con arroganza alla politica estera, un ricatto permanente verso tutti gli altri che contrastano precisi interessi, che non si allineano, che debbono obbedire ai comandi dell'"alleato". E speriamo che chi di dovere trovi il coraggio sufficiente per eliminare quella aberrante dichiarazione d'intenti stampata sulle banconote da un dollaro.

Non sufficientemente tranquillizzanti gli eventuali "anticorpi" democratici interni. E' un fatto positivo, comunque, che vi siano custodi che vegliano sul nostro sonno, che custodiscono e custodiranno il futuro dell'umanità. Solo i malpensanti mantengono nella loro mente il quis custodiet ipsos custodes.
Purtroppo oggi è necessario essere responsabilmente, fraternamente, dolentemente antiamericani, oggi e fino a quando non scompariranno quegli elementi di intollerabile supremazia ed arroganza, fin quando non smetteranno di considerare il resto del mondo pieno di incapaci e disabili bisognosi di tutela e prezioso, generoso interessamento, fin quando l'apprezzabilissima fierezza potrà essere portata ad esempio per tutti.

martedì 3 aprile 2007

J'ACCUSE

Tutti i "grandi" delle Terra, governanti democratici e non, politici, religiosi, proprietari di immense risorse, in piena coscienza, coscienza straziata, dal profondo del cuore, un cuore dolente, ACCUSO TUTTI di superbia, arroganza, stupidità, malversazioni continue a danno della grandissima maggioranza degli esseri umani; tutti quei potenti individui che prima di poter essere imputati di colpe che ricadono sotto i rigori della "legge" sono colpevoli di gravissima
D I S U M A N I T A'
Questi "grandi" sotto tutti i paralleli e meridiani, per tutto il corso della storia, hanno rubato ricchezze, risorse che sono di TUTTI, se ne sono appropriati usando ed incrementando tutti i poteri a disposizione con cinico disinteresse verso la vita degli altri.
La prima semplice aspirazione che si dovrebbe tentare di realizzare è l'equa ripartizione delle risorse.; non esistono giustificazioni per il loro strapotere utilizzato ignobilmente. 

Le doti personali, l'intelligenza, la meritocrazia e tutti gli altri appigli sono scuse e difese completamente inaccettabili.
Lo sconforto ed il pessimismo che ci assale genera afflizioni ed uccide la speranza.
Nell'attuale situazione generale (tenendo presente il grandissimo numero di persone che sopravvivono con il minimo di risorse) l'arraffare ed accumulare beni da parte di coloro che si discolpano con le meritevoli rodomontate, le solite baggianate giustificatorie, può essere considerata VIOLENZA, subdola, intollerabile aggressività, stupido, superfluo egoismo? Questo criticabile comportamento quanto è influenzato dal perverso operare, dalle carismatiche fanfaronate dei super-potenti?
Una sola la via da auspicare: la presa di coscienza, la consapevolezza che tanta ignominia dipende da noi "miserabili" che, dimentichi della grandezza intrinseca di ogni essere umano, chiniamo vigliaccamente il capo nella speranza di poter raccogliere qualche briciola di tanto potere e ricchezza. Ognuno di noi deve coltivare il giusto orgoglio che quei signori non sono migliori di noi, che non hanno diritto a particolari diritti e pertanto dobbiamo avere l'obbligo morale di insegnare loro ragionevolezza, di far capire che, come tutti, sono piccoli esseri che non meritano particolarità di alcun genere.
Questa è la priorità, l'essenziale priorità da avere continuamente presente nella nostra mente e nel nostro cuore: Non diventiamo complici di grassatori, respingiamo con sdegno questi disumani inviti: "obbedite ai vostri capi e siate sottomessi" - "siate soggetti ad ogni istituzione umana, tanto al re quanto ai governatori" - . . . "servi siate soggetti ai vostri padroni".
Ci rubano i beni economici, non permettiamo che ci rubino la dignità, almeno questo.

Cerchiamo di prendere consapevolezza, in estrema sintesi, del quadro della realtà totale (secondo le conoscenze - sempre in divenire - di oggi). Sono conoscenze essenziali, irrinunciabili, anche se sono pochi quelli che ne parlano.
Il nostro mondo è un pianeta che occupa una parte piccolissima di un universo la cui estensione spaziale è immensa, un unicum che sicuramente non ha il suo inizio col big bang poichè questo si può considerare un evento evolutivo di "qualcosa" che esisteva prima. Quanto detto ci porta a riconsiderare quadri cosmologici che hanno imperato, senza possibilità di un qualche controllo, nel passato. Da quei quadri cosmologici, basati su osservazioni estremamente lacunose nascevano concezioni, ideologie, illuminazioni teologiche e vari comportamenti umani che per obbligo di coerenza sono da sottoporre a drastici aggiornamenti.
Sul nostro pianeta l'essere umano, compimento provvisorio di una evoluzione di milioni di anni, è il massimo in una natura che comprende tutti i gradi di vita animale e vegetale. L'uomo è l'unico essere biologico che, consapevole, regola il suo esistere; la persona è l'unica realtà naturale, così come sono naturali i singoli alberi ed i singoli animali. L'intelligenza umana, pur con le sue contraddittorietà, costruisce la società e le relative istituzioni al fine di una regolazione della vita del singolo in rapporto con il suo prossimo. L'armonizzazione tra l'animalità e lo spirito del singolo protagonista umano dovrebbe improntare l'aspirazione più importante ed i nostri pragmatici comportamenti quotidiani.
Possiamo azzardare le seguenti considerazioni:
1) Nessuno può permettersi l'affermazione di avere la verità assoluta (intollerabile superbia).
2) Abbiamo il dovere di renderci conto di essere solo una PARTE del complesso della realtà terrestre.
3) Le risorse planetarie sempre limitate difficilmente potranno adeguarsi equamente alle esigenze della intera umanità.
4) Le leggi economiche che regolano la produzione e la distribuzione dei beni materiali non devono dimenticare che esiste qualcos'altro altrettanto importante delle leggi di mercato; il progresso economico per essere veramente progresso non deve creare intollerabili squilibri umani ed ambientali.
5) Religioni: Non può esistere, su un piano di razionalità umana, nessuna possibilità di conoscenza dell'ente supremo che per sua natura è eterno e la sua onnipotenza si esplica su tutto l'universo che conosciamo e su tutto quell'altro che difficilmente potremo conoscere. L'uomo non può essere così superbo da credersi un privilegiato nell'immensità dell'universo; proviamo ad immaginare quello che stà al di là del del nostro limitato angolo visuale. Le numerose religioni si contraddicono, si limitano a vicenda; possiamo pensare che non hanno niente a che vedere con Dio. Il bene ed il male, se vogliamo, lo percepiamo senza che nessuno ci ammaestri, indirizzi il nostro operare; ci guida l'intima, naturale consapevolezza che siamo parte di un tutto immenso e meraviglioso, pervasi da quell'amore che fa muovere "il sole e le altre stelle".
Potenti contemporanei assortiti, vi prego, lasciateci semplicemente vivere i nostri giorni, non complicatecili inutilmente, non arraffate risorse NON VOSTRE; non infiorate con squallidi orpelli la nullità esistenziale separandola da una luminosa unicità; immensa è la grandezza di essere parte consapevole di una immensità.
Quanto detto sono soltanto sofferte considerazioni personali nate, abbozzate alcuni decenni fà e sviluppate (tentativi insufficienti, forse inutili) cercando una difficile coerenza, un rigore altrettanto difficile.
Spero sempre che qualcuno abbia l'affettuosa bontà di correggere quel poco o molto di non accettabile.

lunedì 2 aprile 2007

tentativi di ristrutturazione



TENTATIVI DI RISTRUTTURAZIONE
Vaneggiamenti?

La natura, quello che abitualmente chiamiamo così, ha le proprie leggi che normano tutto rigorosamente e non possono, mai, sconfinare da parametri inflessibili.
Questo, almeno, sul nostro pianeta; in altre condizioni di temperatura, pressione, gravità ecc. alcuni dati potrebbero essere diversi, altre eventualità possibili.
Tutto quello che chiamiamo natura, nella sua evoluzione, esiste da tempo immemorabile; è natura gli animali e le piante, esseri vitali naturali ed è anche natura la fisicità (montagne mari).
Tutto il resto viene dopo. Spesso, forse sempre, sono innaturali le varie forme di società umana, le istituzioni, prodotti secondariamente naturali, variabili nel tempo e nelle circostanze. Per semplice conseguenzialità possiamo convincerci che il loro valore non è assoluto e la loro idealità è legata a significati di rilevanza relativa e sovente contingenti.

E' il singolo essere umano, in prima persona, il detentore di tutti gli umani "diritti naturali"; la società umana, nelle varie articolazioni nazionali e transnazionali, è costituita ed opera (deve operare) nell'esclusivo interesse del singolo, nell'azione di obbligatorio equilibrio per ciascuno e per tutti. La società umana e le relative istituzioni, per trovare la necessaria giustificazione al loro esistere, per inevitabile vincolo, fare in modo che non vi siano sfruttatori che non sviliscano la dignità dei più deboli, fare in modo da ridurre il baratro tra il troppo ed il poco; solo su questo può basarsi la grandezza di una istituzione, di tutte le istituzioni, non le vuote enfatizzazioni, non la squilibrata funzionalità ottenuta con cavilli, pretesti, astuzie, scappatoie, sotterfugi, maliziosi stratagemmi.
Tutti coloro che hanno potere (incarichi di potere), nei vari gradi, sono completamente e sempre responsabili di tutte le "brutture" della società; se non sentono questo inalienabile impegno vadano a casa a curare i loro giusti interessi di base.
Il cosidetto progresso non può avere principio e sostegno solo sui fatti economici e tecnologici (importantissimi), ma deve trovare stimoli, possibilità per realizzare il sostanziale progresso umano, progresso verso il raggiungimento di un equilibrio dignitoso per tutti i componenti dell'umanità e per l'intrinseca importanza funzionale, non sottovalutabile, dell'ambiente che permette la vita umana.

Variazioni

VARIAZIONI

Molecola per molecola
atomo per atomo
dispersi donati
alla terra alle acque
al soffio dei respiri
al tempo che avrà cura
del totale completamento;
continua mescolanza
di piccoli doni
apparente inutile polvere
ritornata alla polvere madre.

SCUOLA SUPERIORE
Insegnare?
No davvero.
Rendere partecipi
delle personali limitate
esperienze.
Stimolare ad aprire
altre finestre
allargare la visione
stimolare a cercare
il pelo nell'uovo
invitare ad allargarsi
al sacrosanto dubbio
autocriticarsi.
Irrinunciabile gratificante convinzione
comprendere
l'umana impossibilità
alle certezze.
(da Equinozio d'autunno ed. Edas 2004 Messina)
PARADISO TERRESTRE

Girando con la fiasca in mano Mime, nano mostriciattolo, pauroso, pieno di malizia, "fabbro di frottole" canta:
l'oro lucente
che fa dominatori
io me lo son guadagnato!
Io ne disporrò!

E pluribus unum
Novus ordo sec lorum
Superuomo nel ristrutturato Walhalla
the great seal
Illuminati
Bilderberg spirituali arcani
INTELLIGENZA CULTURA CONCRETEZZA
SOLDI POTERE

Pochi ma buoni
che con intelligenza, cultura, concretezza si assumono il gravoso compito di guidare ammaestrare
la massa informe dell'incolto, disorganizzato pecorume.
Dopo una lacuna ultramillenaria, la speranza di ripristinare il paradiso terrestre.
Finiranno le controversie, le guerre, tutti ubbidiranno con gioia agli equanimi ordini degli Iniziati, degli Immacolati, dei pieni di grazia e di soldi.
Il Novus Ordo si estenderà a tutto il sistema solare e (senza fretta) alla galassia. Ci vorra un pò di tempo (pazienza) per estendere il Grande Sigillo all'intero universo.

Un breve estratto da Sovvertitor di cuori e di costumi ed. Edas 2oo5 - Messina

COMPRENSIONE
. . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . .
Non invidiare imitare
gli sciocchi che vivono
i vacui boriosi poteri
la loro superficialità
la vuota ricchezza
l'incosciente insensibilità;

comprendiamoli
non si rendono conto
della loro povertà
della loro nullità.