giovedì 27 novembre 2014

Naturali riflessioni fondamentali

La limitata e mal usata intelligenza umana pullula di commentatori, esegeti, ed interpreti di una serie di realtà di cui disconoscono le profonde radici; queste manifestazioni di netta superbia e conseguente ignoranza ed errata valutazione di fenomeni molto semplici, quasi artatamente complicati e mal comprensibili genera una ulteriore sconnessione tra semplici fatti naturali ed arroganti argomentazioni.
Quanto detto è ulteriormente aggravato dall'azione grettamente esercitata da chi ha grande potere economico.
In definitiva poche migliaia di persone in tutto il mondo, accompagnate da un certo numero di collaboratori determinano la intollerabile sequela di fatti negativi che coinvolge la restante enorme maggioranza del genere umano.
La continua estesa serie di avvenimenti quotidiani che si verificano in questo maltrattato pianeta hanno origini lontane ma ben comprensibili, anche ad una modesta riflessione.
E' evidente che se le condizioni sia razionali che strettamente pragmatiche circolano non sufficientemente controllate dal senso critico determinano condizioni di drastica inaccettabilità.
Per tanto, la maggior parte di tutto quello che viene diffuso da tutti i mezzi di comunicazione, da quelli più vetusti a quelli più tecnicamente progrediti è di difficilissima accettabilità, perchè chi li diffonde ha interessi precisi da difendere grettamente.
L'enorme quantità di informazioni che tutti riceviamo dalla mattina alla sera, durante tutto il corso della nostra vita vigile è da criticare aspramente perchè non tengono mai presente le cause essenziali che li determinano e che vengono volutamente ignorate da quello che precedentemente ho definito gretto potere.
E' necessario che mi ripeta su quelle che io considero le priorità assolute e le condizioni primigenie che regolano tutti i rapporti umani visti dall'angolo visuale delle necessità naturali di tutto il pianeta ed in particolare dall'enorme quantità di esseri umani, di per se inquinanti, sia l'umanità stessa che il pianeta in toto.
E' necessario ricordare che l'umanità è soltanto una parte di tutti i componenti planetari, e sommessamente direi, la peggior parte di tutto quello che esiste su questo pianeta .
E' da miopi esporre idee, convinzione e pratici suggerimenti da parte dei tanti considerati esperti di parti limitate delle conoscenze generali.
Mi dispiace dirlo ma considero questi magnificati esperti un vero danno per il progresso dell'umanità.
Per progresso non intendo quello tecnico e tecnologico, che per quanto importanti sono da subordinare all'equilibrato progresso della società umana e all'interconnessione positiva delle varie nazionalità.
E' disumano, per i governanti delle nazioni più progredite economicamente affermare la propria superiorità economica e la continua spinta al progredire di quella medesima nazione, non tenendo conto che tutto il resto dell'umanità DEVE essere considerata degna della comune grande dignità che coinvolge in un unicum ogni singola persona nella totalità dell'umanità.
Quanto detto voglio considerarlo soltanto una prefazione ad una notevole messe di argomenti uno più importante dell'altro abitualmente sottaciuti per meschini interessi particolaristici.
Pertanto rimando a riflessioni che ho già esposto per buona parte di quelle argomentazioni che non trovano spazio per essere portati a conoscenza di un vasto pubblico che meriterebbe una maggiore considerazione da parte di tutti i cosi detti reggitori delle democrazie, i quali si dovrebbero convincere che sono soltanto degli operatori al servizio dell'intera comunità che rappresentano, se mancano di questo elementare senso di umiltà possono benissimo andare a casa a curare i loro interessi, e lasciare a più degni questo compito gravissimo di estrema importanza in ogni democrazia.
Una riflessione importantissima che ci dovrebbe coinvolgere tutti sarebbe da fare sulla notevolissima copertura mediatica riguardo la libertà, questo concetto bellissimo ed immenso è decantato ed enfatizzato da tutti coloro che credono di essere i reggitori del mondo, catalogato e condensato nelle dichiarazioni universali dei diritti dell'uomo, e nelle parti introduttive delle varie costituzioni.
Questa libertà decantata subisce notevoli amputazioni, sia nelle cosi dette democrazie, che nelle dittature più o meno disumane.
Esiste però una libertà molto più profonda, più intima, più personale, legata senza ombra di dubbio alla libertà di pensiero, dono immenso che coinvolge l'intera umanità.
Questa libertà, connaturata ai diritti esistenziali del naturale dono del libero pensare, che non può essere ridotto, conculcato, svilito da chi che sia, sia un semplice essere umano, che un potentissimo o arrogante potente.
Pertanto anche nelle condizioni più critiche in cui può trovarsi un essere umano, come una prigione, torture e diffamazione non può essere minimamente intaccata, così come sono connaturati tutti i diritti esistenziali, che si acquisiscono alla nascita, durano tutta la vita, e scompaiono con la morte della persona.
Accanto a queste ignominie si accostano coloro che del  libero pensare, non hanno mai apprezzato il valore e la bellezza, la sua sensibilità e l' intelligenza, per conformismo si adattano a subire imposizioni scellerate e situazioni obbrobriose.
Come già detto, quanto fin ora è stato esposto possiamo considerarlo una prefazione ad una concreta ricerca delle cause primigenie che determinano la quasi infinita serie di effetti perversi.
Questi effetti che incidono sulla quotidianeità e sulla generalità delle conoscenze più controllate e varie influiscono perversamente sulla qualità della vita del singolo e dell'intera umanità.
Scrive Carlo Rovelli : "Per natura amiamo e siamo onesti. E per natura vogliamo sapere di più.  E continuiamo ad imparare. La nostra conoscenza del mondo continua a crescere. Ci sono frontiere, dove stiamo imparando, e brucia il nostro desiderio di sapere. Sono nelle profondità più minute del tessuto dello spazio, nelle origini del cosmo,nella natura del tempo,nel fato dei buchi neri, e nel funzionamento del nostro stesso pensiero. Qui sul bordo di quello che sappiamo, a contatto con l'oceano di quanto non sappiamo brillano i misteri del mondo, la bellezza del mondo e ci lascia senza fiato:"

 Decisamente consapevole che buona parte delle riflessioni espresse nel blog possono essere classificate come utopie , sono altrettanto consapevole che queste utopie sono frammenti di realtà concretamente possibili in un futuro purtroppo non molto vicino, frammenti di realtà che navigano in un oceano di superbia ed ignoranza, sostenute da pochi poteri gretti e disumani che non sono capaci di distinguere i veri autentici valori umani ed ambientali da valori fasulli, questi si gravemente utopici


Hic et nunc concreta sintesi della relatività. Semper et ubique superba manifestazione di ignoranza e di assurda  irrazionalità

venerdì 21 novembre 2014

Absit iniuria verbis

Spesso in molti post pubblicati ho espresso critiche anche drastiche su idee, comportamenti, di vari personaggi.
Il divino dono del libero pensare mi ha sempre costretto a dire " pane al pane e vino al vino", secondo la mia limitata intelligenza e conoscenza.
A tal proposito voglio ricordare cosa ho scritto nel post "rifiorire di idealità" ovvero "NESSUNO HA PIU’ DIRITTI,  MERITI,  DIGNITA’  DI ME ed io non ho più diritti, meriti, dignità di alcuno".  
Mi sento di ripetere quello che spesso in procedimenti giudiziari usano dire alcuni avvocati " absit iniuria verbis" cioè anche nelle critiche più drastiche posso dire che nelle mie parole è sempre assente l'ingiuria , pertanto se qualcuno possa essersi sentito offeso me ne scuso umilmente.
Con questo voglio anche dire che continuerò drasticamente ad usare il dono del libero pensare, perchè questa libertà è forse la qualità più caratterizzante l'intelligenza umana e non usarla per interessi molto discutibili e pavidità è riprovevole.
A tal proposito vorrei precisare che il comportamento drastico può essere ricondotto a quello che può succedere ad una madre che si accorge che il proprio figliolo ha intrapreso un cammino che desta gravi preoccupazioni, un'accorata dolenzia e continue apprensioni.
La pavidità spesso associata ad ambiguità è forse la cosa più umiliante che possa limitare il pensiero e relativi comportamenti per molte persone che spesso esprimono parole e concetti edulcorati ed infiorati ma ripetitivi e privi di autentico valore.

lunedì 17 novembre 2014

Facciamo musica

Mi sembra necessario uscire un pò fuori dagli argomenti abitualmente trattati fin ora, ed entrare in un campo per me di notevole fascino e di grande impatto emotivo su un notevole numero di persone.
Mi sto riferendo alla musica.
Questa, a parer mio è la forma d'arte più impegnativa che per essere correttamente eseguita ha bisogno di impegno fortissimo, sia da parte dell'autore che da parte dell'esecutore.
Con questo non voglio trascurare tutte le altre forme d'arte che costituiscono il quadro intellettuale ed emotivo dell'essere umano.
Tutte le forme d'arte ad eccezione della musica hanno una caratteristica che le accomuna (perdonatemi) cioè la fossilizzazione dell'opera d'arte, che una volta ideata e esposta al giudizio altrui, resta ferma ed immutabile nella sua forma originaria.
Con questo non voglio ridurre la validità ideale ed emotiva di tutte le espressioni artistiche che non fanno parte del campo musicale. Rientrando nel campo della musica, io mi permetto di esprimere idee personali anche se largamente diffuse.
Voglio precisare che non faccio dell'espressione musicale "di tutta l'erba un fascio", non racchiudo in una sola categoria tutta la produzione musicale, ma cerco di valorizzare nel loro giusto impegno tutte le opere.
Come orientamento personale discutibilissimo metto in cima ai miei interessi la musica strumentale, accantonando con un certo rimpianto tutte le altre forme.
E' importante precisare che mi riferisco alla musica dal vivo che ha caratteristiche uniche ed irripetibili, cosa che non è possibile per quella riprodotta.
Altre forme vanno dalle manifestazioni migliori della cosi detta musica leggera ed attraversano la musica operistica e liederistica, dove sono presenti le parole che delimitano con grande precisione il quadro musicale e le idee che vuole esprimere l'autore; di conseguenza tutte queste composizioni hanno dei binari che l'autore traccia e da cui è difficile uscire.
Questa limitazione non avviene con la musica esclusivamente strumentale priva di qualsiasi indicazione vocale, che per sua natura ti orienta molto determinatamente.
Voglio dire che la musica strumentale è la forma più libera tra tutte le composizioni musicali, perchè sono soltanto le note nella loro caratteristica associativa che determinano idee, stati d'animo, sensazioni che sono esclusivamente tue pur se guidate con grande levità, quasi sussurrate umilmente dall'autore.
Penso che sia il caso di mettere in evidenza un fatto sostanziale e cioè che ogni opera sia in fase compositiva che esecutiva necessita di notevole tempo per essere adeguatamente espressa ed eseguita, cioè l'impegno dell'esecutore è  notevolissimo perchè possa comprendere lo stato emotivo della composizione e dopo questa acquisizione riesprimerlo secondo la sensibilità dell'esecutore che è sempre variabile nel tempo.
Per essere pratici, bisogna mettere in chiaro che la medesima composizione può essere eseguita dallo stesso autore in maniera differente in tempi diversi.
Fermo restando il cardine compositivo.
Nella sterminata produzione musicale vitalizzata da Bach si può arrivare benissimo alla musica contemporanea.
Questa produzione illuminata da geni come MOZART, BACH, VIVALDI solo per fare alcuni nomi è viva ed operante per diversi secoli.
Bisogna aggiungere che esistono numerosissime produzioni musicali originate in ambiti diversi dalla, per noi comune, musica occidentale.
E' impossibile e forse anche sciocco tentare una classifica sull'importanza di tutti gli autori che hanno generato musica strumentale in questi ultimi 5 secoli, anche se, come ovvio, il valore e l'importanza di alcuni può essere superiore alla media generale.
Personalmente voglio azzardarmi in un giudizio anche se non ho mai frequentato un conservatorio o suonato in maniera decente un qualsiasi strumento.
Il mio gusto personale colloca al massimo della bellezza ed emotività un opera di Schubert la "Sinfonia in DO maggiore- detta la grande".
Bisogna dire che la maggior parte delle opere più complesse di Schubert non sono state mai eseguite quando lui era in vita perchè non avendo possibilità economiche personali, ne notorietà sufficiente, nel periodo in cui viveva, le opere che richiedevano la necessità di numerosi orchestrali non rientrava nelle possibilità di Schubert per accattivarsi la benevolenza delle organizzazioni musicali e dei migliori direttori di orchestra dell'epoca.
Questa sinfonia  per me offre un coinvolgimento emotivo e coinvolgente, faccio mie le considerazioni di M.J.E. Brown quando scrive "A parte la magistrale tecnica compositiva , c'è vita in ogni singola fibra di questo lavoro, c'è un colorito che arriva alle sfumature più sottili, acutissima espressione del particolare e del tutto...".
Di eccezionale bellezza  è il finale che col suo slancio ritmico, un susseguirsi di sensazioni che vanno dalla tenerezza più coinvolgente alla placidità di alcuni momenti esprimenti una gioia quasi infantile.
Mi sento incoraggiato ad esporre alcune impressioni e stati emotivi che avevano ispirato alcuni versi liberi e da me pubblicati nel 2005, nel contesto di un testo prevalentemente composto da versi che trattavano argomenti  molto diversificati tra loro, sotto il titolo generale di " SOVVERTITOR di cuori e di costumi".
Da questo testo ripropongo dei versi che hanno per titolo "GRAZIE":

Aerea messaggera
la radio stamani
mi ha gratificato
d'inaspettato personale invito
per un ritorno in luoghi
da tempo trascurati,
per passeggiate in libertà
melodici vagabondaggi
colloqui senza parole
su boscosi sentieri
prati verdeggianti
per immergermi in sereno
scherzoso dono
per fare mia
in commosso raccoglimento
la vita che scorre
con ritmico slancio
fluire di emozioni
foga di sensazioni
in ogni fibra
ogni sottile sfumatura
della Grande;
grazie Franz.

Ripeto ancora grazie Schubert per questo dono di eccezionale bellezza che ci hai donato.
Cerchiamo di non dimenticare che la musica nelle sue forme più alte ha bisogno di studi e tecniche di notevole impegno che possono impegnare il  musicista anche per lunghi anni; non è sufficiente la sola ispirazione o uno stato emotivo fortissimo.
E' necessario che vi sia una compartecipazione emotiva anche da parte del pubblico che ascolta.
Tutto deve fare parte della personalità del compositore, nella completezza della sua vita, della tecnica e della ispirazione emotiva.

lunedì 3 novembre 2014

Diritti esistenziali

Avevo già scritto nel mio "deep revolution" (2011) la notevolissima importanza di un concetto che per me è fondamentale.
Le varie dichiarazioni dei diritti dell'uomo roboanti e declamatorie, non danno sufficiente importanza alla grandezza dei valori umani,sia nella loro totalità che nella vita di ogni singola persona.
Tutte queste consolatorie riflessioni rivelano purtroppo una parzialità intollerabile da parte di ogni ente che li mette su carta; a cominciare dalla enfatica "Dichiarazione dei diritti dell'uomo" redatta dalle Nazioni Unite, molto criticabile; è intollerabile che in detta dichiarazione si dica che gli uomini nascono liberi ed uguali.
Quel nascono dovrebbe essere corretto in  SONO , perchè ogni singolo essere umano deve essere libero ed uguale per tutta la sua vita e non si può supporre che per determinati comportamenti criticabili ed anomali alcuni potrebbero perdere questi diritti esistenziali.
Vi è un aspetto che non può essere misconosciuto e soggetto ad interpretazioni variabili e limitative.
Le mie riflessioni vogliono mettere in luce con la maggiore evidenza possibile questa situazione fondamentale: i diritti esistenziali.
Questi diritti come mi ero limitato ad accennare precedentemente sono connaturati alla vita dell'essere umano per tutta la sua durata, cioè nascono con la nascita della persona, sono sempre presenti durante tutte le fasi della vita e si estinguono con la morte della persona, sono pertanto immodificabili e non soggetti ai capricci delle leggi scritte.
Entrando nei dettagli possiamo affermare, senza ombra di dubbio che i diritti esistenziali si concretizzano nel poter avere a disposizione di ogni singolo essere umano il cibo necessario per la vita; l'acqua per le necessità potabili ed igieniche; una tana, una casa in cui poter riposare nella massima tranquillità; il diritto ad esercitare un lavoro che sia consono alle possibilità operative ed attitudini di ognuno; è sopratutto ineliminabile il diritto esistenziale del riconoscimento, sia da parte degli altri esseri umani, che dalle istituzioni statali, della personale dignità e dei valori che questa comporta.
Le istituzioni, i governi e tutto l'apparato societario che regolano con equità la vita totale della nazione possono essere ascritti ad una società civile soltanto se le condizioni di cui sopra saranno rispettate.
Queste considerazioni che ritengo fondamentali e di indispensabile attuazione, sono ridotte ed addirittura misconosciute da quasi tutte le nazioni così dette civili di tutti i continenti terrestri, dove convivono spesso senza alcun tentativo di rimediare persone che accumulano ingenti risorse  (praticamente rubano) che sono di tutti e che  mai saranno capaci di poter utilizzare a pieno data la brevità di una vita.
Discutibile pertanto le numerose modalità di eredità  che ridistribuiscono ricchezze rubate a persone che non hanno minimamente meritato.
Abbiamo parlato dei diritti esistenziali degli esseri umani, ma bisogna riconoscere che altri componenti di questo pianeta devono usufruire di diritti paritari che si riverbereranno a loro volta, a beneficio dell'intera umanità.
Il naturale equilibrio ecologico dell'intero pianeta, sia nella parte fisico-chimica che biologica sarebbe un indice rivelatore che la modesta intelligenza della razza umana ha trovato un corretto uso delle sue possibilità.
Volutamente ho tralasciato di parlare dei diritti che possono essere usufruiti da una libera sessualità, perchè questa senza ombra di dubbio deve fare parte dei diritti esistenziali.
Questo argomento si presta a numerosissime considerazioni ed ad una notevolissima varietà di comportamenti.
Se la libera sessualità è USATA per secondi fini, possiamo affermare che quanto detto ci autorizza a coinvolgere in attività di meretricio sia i maschi che le femmine
Obbiettivamente mi sento obbligato a non andare oltre quanto detto.