giovedì 6 marzo 2014

Equinox day

"...Ho avuto la fortuna di abitare,per qualche tempo nella prima metà degli anni novanta,su una collina del versante tirrenico del comune di Messina;in un posto molto bello,con una visione del mar Tirrenico che spaziava da Capo Milazzo,sulla linea sinistra dell'orizzonte,fino ad oltre il profilo dell'isola di Stromboli.
Lo spettacolo più affascinante era offerto dai tramonti,che per uno che aveva passato la maggior parte della sua vita a Messina avevano una suggestione profondissima;i tramonti a Messina sono purtroppo,si potrebbe dire incompleti,dimezzati perchè il sole tramonta prematuramente nascondendosi dietro il profilo dei Peloritani.
Vedere il sole che tramontava ogni sera diversamente,sia per le continue variazioni atmosferiche,sia per gli impercettibili spostamenti verso sud,per tornare verso nord,con il fluire delle stagioni,determinava sensazioni molto belle;al solstizio d'estate tramontava in corrispondenza di Panarea,poi via via si sposta verso sinistra per tramontare al solstizio d'inverno dietro la penisoletta di Milazzo.
Questa elementari osservazioni davano il via ad un approfondimento dei fatti che avvengono al di fuori della nostra terra.
Le osservazioni serali poi,favorite dalla scarsa presenza di fonti luminose vicine e dalla quota un po più alta del livello del marino,erano anch'esse un invito all'approfondimento astronomico.E mi rendevo conto della mia ignoranza di quelle minime conoscenze necessarie per poterne capire qualcosa,mentre risaliva dalla profondità della memoria la breve ma bellissima lirica di Saffo,quella che comincia con "deduke men a selanna ..."e mi meravigliavo per le conoscenze che una donna la quale viveva su un'isoletta tantissimi anni fa,aveva di fatti astronomici ben pecisi.
Oggi temo che la maggior parte delle persone "colte" non sappia distinguere una stella da un pianeta,ne riconoscere nemmeno una delle costellazioni più facilmente individuabili.
Era il primo pomeriggio del 21 settembre 1994 e da buon meridionale facevo la siesta in poltrona,ma non sentivo necessità di dormire,mi gustavo la prima sinfonia di Mahler ma talvolta lo tradivo perchè rimescolavo nella mente frammenti di pensieri;ad un tratto l'attenzione si ferma sulla particolare caratteristica della giornata,perchè proprio il 21 settembre si verifica l'equinozio,una delle due giornate equinoziali dell'anno.
Rifletto sulla simbolicità che può avere questa giornata col suo significato di equità che comporta ;come mai nessuno ha creduto di valorizzare le grandi implicazioni insite nella parità tra durata del giorno e della notte,il suggestivo significato ideale per l'umanità che dettà parità porta con se ;la completa totalizzante univocità che può coinvolgere il genere umano,celebrandola come massimo simbolo di fratellanza e pace mondiale.
Non una delle tantissime celebrazioni di festività che interessano soltanto parti dell'umanità che si riconoscono in un credo religioso,in una esibizione di orgoglio nazionale e così continuando.
Qualsiasi giornata festiva,in ogni frazione del nostro pianeta,celebra valori apprezzati soltanto da una parte di persone,in contrapposizione talvolta a valori idealizzati da altri.
Tutte queste situazioni potevano essere considerate di importanza minima quando i rapporti e le comunicazioni tra le varia tra le varie parti del pianeta erano scarse o ininfluenti.
Sembra urgentemente necessario una unificazione reale di una serie di valori accettati da tutti perchè patrimonio comune,senza mortificare le doverose ed utili diversità.
La scelta di una giornata celebrativa unica per tutto il genere umano che coincida con l'equinozio ,potrebbe essere l'inizio di una svolta ideale.
Proposta utopica ma con possibilità di realizzazione entro breve tempo;concreta e di pratica fattibilità per uomini di buona volontà,esempio di unificazione delle diversità.
Si propone una giornata mondiale festiva a tutti gli effetti,istituzionalizzata da tutti i governi della Terra;una unificante giornata carica di simbolici significati di coesione e rispetto per tutte le etnie,tutte le religioni,tutte le culture dei vari continenti.
Il momento più adatto per questa celebrazione dovrebbe coincidere con uno dei giorni equinoziali,quando la notte ed il giorno si distribuiscono paritariamente sui due emisferi;giorno-simbolo di equità per tutto il mondo.
Giornata che ha una sua nitida naturalità astronomica e non si appoggia ad eventi storici o ideologie che potrebbero suscitare varie obiezioni.
Giorno di festa per l'umanità e per tutto l'ambiente che è la culla ed il nutrimento della corporalità e degli ideali di ogni essere umano.
Il nome da dare si propone sia FESTA DELL'EQUINOZI,da celebrare il 21 marzo di ogni anno .
L'O.N.U. dovrebbe fare sua la proposta ed invitare tutti i governi della terra ad ufficializzarla.
Per una completa unità dell'umanità e per la pratica cancellazione di assurde ed artificiose differenze tra i popoli,con complicazioni quotidiane e disequilibri non più sopportabili in una società già molto correlata,sarebbe auspicabile una riforma mondiale del calendario facendolo partire da un anno zero(o uno) e che inizia dall'equinozio di primavera.
Con l'augurio e la speranza che si possa accelerare il cammino dell'Umanità verso un orizzonte di maggiore civiltà,rispetto e dignità per tutti i componenti di quell'unicum che è il nostro piccolo,meraviglioso Pianeta."

tratto da "equinozio" di Carmelo Briguglio del 2003

Abbiamo voluto rilanciare la proposta dell'equinox day in prossimità del 21 marzo sperando che fra non molto una riduzione della grettezza,della stupidità,e della superbia umana possa rendere attuabile la proposta


Tenere presente,continuare a promuovere,la proposta di una GIORNATA DI FESTA UNITARIA per tutti i continenti,che celebri annualmente l’umanità e la natura nel giorno dell’equinozio di primavera simbolo di parità ed equilibrio.
Non una qualsiasi giornata commemorativa ,come tante che celebrano valori apprezzati  solo da una parte ,in contrapposizione talvolta a valori idealizzati da altri.
Vuole essere espressione di una unificazione reale di una serie di valori accettati da tutti in quanto patrimonio comune,senza modificare le diversità.
Una completa unità dell’umanità,la cancellazione di assurde ed artificiose differenze non più sopportabili in una società interconnessa.
Un passo ispiratore per accelerare il cammino umano verso un orizzonte di maggior rispetto e dignità per tutti .
Una comune giornata di festa , celebra valori apprezzati soltanto da una parte di persone ,con disinteresse da parte di altre ;questa festività unitaria , vuole manifestare una serie di valori accettati da tutti in quanto patrimonio comune ;sviluppare armonia e conoscenza reciproca.
Questa proposta fin dalla sua formulazione ha voluto mettere in chiaro di non accettare appoggi ideologici o religiosi,nessuna etichetta nobile e meno nobile e quant’altro può snaturare la natura fondamentale  del suo impegno.
Un impegno semplice , preciso : LA TERRA IN TUTTI I SUOI COMPONENTI è UNA MERAVIGLIOSA UNITà;questo è un dato di fatto innegabile,pur nei concreti contrasti,nella grandissima varietà delle diversificazioni .
Qualsiasi tentativo caratterizzante,chiunque provi a piantare una sua presuntuosa barriera,un qualsiasi simbolo ,determina una limitazione,un inaccettabile impoverimento.
La proposta  vista dalla maggioranza “realista” è sicuramente utopia ;noi vogliamo considerarla un realistico faro guida.
Molti i fari installati dalla maggioranza realistica che indicano la presunta giusta rotta;forse alcune posizioni sono state scelte non troppo previdentemente, causando naufragi ed errati percorsi
Evidentemente le nazioni che si considerano importanti e guida per l’umanità difficilmente vorranno abdigare a questi arroganti privilegi e quindi le difficoltà che metteranno in opera saranno notevolmente consistenti ,ma la realtà della totale situazione planetaria prima o poi potrà eliminare l’arroganza di queste posizioni e consentire una luminosa realizzazione della di questa iniziativa.

We shall continue the proposal launched several years ago for a United Day of Celebration involving all the countries in the world in an annual celebration of humanity , and nature,held on the  spring equinox ,March 21 , as a symbol of parity and equilibrium .
It is not just another celebration enjoyed by the few,but Is instead,an expression of common  ownership in which diversity exist without denigration .It is the complete  unification of humanity and the real removal of absurd and false barriers ,daily complications and inequalities no longer sustainable in an interconnected  society.
It is an important step accelerating our journey towards civility with respect and dignity for each and every individual .
The celebration is inclusive,open to all and not,as happenes all over the world ,just part of a community.we reiterate that this is for everyone ,without contrast,to develop harmony and reciprocal consciousness.
Since the beginning it has been clear that this proposal is free from ideological ,religious or any other from of labeling that may distort its fundamental  premise of homogenous equality. The commitment is simple and precise : a UNITED EARTH in the complexity  of all Its components with regard for real differences and the enormous variety of diversification.
Whoever attempts to characterise ,to wave  a banner or symbol ,creates a limitation and an unacceptable impoverishment .
The proposal may be considered utopian by the majority of realists ,for us, it is a beacon of guiding light.
There have been many guiding lights installed  by the realist majority to indicate the presumed correct route , perhaps some have been short-sighted and have caused shipwreck and loss.

Trascrivo di quell'importante argomento che io ho chiamato equinox day, già trattato nella versione riveduta del 2011 di “DEEP REVOLUTION”, questo argomento è stato trattato più estesa nel volume "equinozio" edito nel 2003.

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