giovedì 11 settembre 2014

Note di biografiche

Nei primi anni della mia giovinezza,così come la maggior parte dei miei coetanei,ho frequentato ambienti religiosi con impegno piuttosto modesto anche se avevo imparato a servire messa e frequentavo modicamente i sacramenti.
Una svolta importantissima è avvenuta nel periodo universitario,quando ho conosciuto  la FUCI(Federazione Universitaria cattolica italiana);la situazione è cambiata notevolmente,perché il mio impegno religioso è diventato intensissimo anche per la lettura di ampie parti della bibbia ebraica e del nuovo testamento .
Le approfondite conoscenze hanno modificato via via, sempre di più le mie precedenti convinzioni. Monsignor Tonetti,vescovo coadiuvatore di monsignor Paino, mi ha affidato l’incarico di presidente del circolo “Contardo Ferrini” della Fuci messinese.
Questo incarico mi limitava il giusto impegno verso gli studi universitari,quindi per necessità di studi il mio incarico di presidente ha avuto durata di solo un anno.
Con la laurea e la frequentazione di ambienti diversi spesso lontani dalle frequentazioni precedenti mi portavano a riconsiderare molte convinzioni e riflessioni che avevano fatto parte notevole nel mio bagaglio emozionale ed intellettivo.
Il lavorìo mentale ed emozionale non facile e di conseguenza protratto per lunghi anni , mi portava nuova consapevolezza.
A sovvertire  le mie precedenti convinzioni, sono state molte le situazioni ed i coinvolgimenti in cui mi sono trovato.
E’ d’altronde ovvio  capire che è necessario molto impegno e soprattutto molto tempo per poter influire determinatamente su un personale cambiamento intellettivo e comportamentale  via via sempre più collidente con ciò che di solito mi era stato continuamente impartito.
Per non mettere in campo argomentazione complesse e discutibili,e per non tediare il lettore passo direttamente alla contemporaneità dei miei ultimi dieci anni.
In questo lasso di tempo il faticoso  lavorio precedentemente accennato mi ha portato a riconsiderare molte di quelle che prima mi erano state presentate come realtà indiscutibili.
L’ho già accennato prima ma la mia convinzione è che da millenni si è creata una doppia classe umana che sinteticamente   possiamo definire di servi e padroni.
I padroni sono pochi però hanno  l’appoggio di classi apparentemente colte e libere ,per  supportare con la speranza di una notorietà o di miglioramenti economici i padroni.
Io rivedo in questi  aiuti, non richiesti ne necessari per il potere, una grave responsabilità delle classi di supporto le quali non vedono o peggio non vogliono vedere gli immensi squilibri, i disumani divari, che esistono tra quei pochi che hanno troppo e quella moltitudine che non ha quasi niente .
Sarebbe auspicabile che accanto alle lodevoli fatiche nei loro campi di studi e di produzione artistica,queste persone  dessero almeno un poco di  attenzione agli inaccettabili squilibri di cui prima.
Queste personali e discutibili considerazioni hanno creato in me una dolente sensazione di  intense ripulse verso  ciò che la maggior parte del genere umano vive o è costretta a vivere ,queste ripulse investono in maniera determinante anche l’azione  e la superba manifestazione di coloro che in campo religioso superbamente  millantano una conoscenza impossibile quasi una familiarità con l’Eterno.
E’ inammissibile che un insignificante essere umano possa avere un’idea anche lontanissima dell’essenza divina.
Tutti i cosi detti libri sacri delle varie religioni sono stati stilati da uomini in un periodo in cui imperava il geocentrismo cognizione di immensa  superba ignoranza  delle cose elementari. Per inciso soltanto i famosi cinque sensi  nella loro limitatezza davano soltanto alcune delle percezioni di realtà esterna ad esse. Per una umanità che è soltanto una parte di un piccolo pianeta che di fatto è alla mercè della potente ignoranza di pochi che meriterebbero di essere sculacciati una ventina di volte al giorno.
Certo è comprensibile che l’idea tolemaica solleciti la stupida convinzione dell uomo che per tale convinzione si considera  il re dell’universo.
Per la precisione l’universo tolemaico è un universo  che può suscitare sensazioni di ridicolo.
Di fatti la  via lattea,la nostra galassia,è una parte di scarso significato,pur nell’immenso numero di stelle che probabilmente sono circondati da pianeti dove verosimilmente possono esistere altri viventi dotati di vari gradi di intelligenza .
Questi semplici sintetici accenni  sono stato costretto a scriverli per far capire,a chi lo vuole che io RINNEGO con forte determinazione tutto ciò che mi è state impartito basando le poche accettabilità,specialmente nell’azzardata esegesi  del pensiero e dell’essenzialità più profonda dell’onnipotente.
Avevo già espresso più di una volta la mia personale convinzione che l’umanità in toto è dotata di una intelligenza limitata per di più mal gestita .
Queste semplici affermazioni che sicuramente troveranno critiche drastiche sono confermate da una serie notevolissima di idee e comportamenti dell’intera razza umana, che dolorosamente confermano le perplessità già espresse.
Difatti già dalle frammentarie notizie sulla preistoria ed ininterrottamente fino all’immediato oggi i comportamenti della razza umana sono sempre stati drasticamente biasimevoli.
I così detti  grandi uomini che da sempre con il loro lavoro intellettivo ed artistico,hanno cercato di portare un po di luce ed un pò di bellezza sulla dominante grettezza, non sono mai riusciti a liberarsi efficientemente dall’inquinamento ideologico diffusamente e quotidianamente  impartito da coloro che  diffondono più o meno inconsapevolmente una  superba ignoranza intrisa dalla loro consolidata grettezza e ottusità.
Con ciò precludono a buona parte del genere umano di intraprendere un percorso che sia adeguato alle effettive condizioni dell’intera umanità che vive in un ambiente meravigliosamente articolato capace di ripristinare spontaneamente gli armonici equilibri  che caratterizzano l’andamento del pianeta.
Ribadendo la mia determinazione ricusatoria mi accorgo che si determina in me una percezione non solo di grave disagio ma addirittura di dolorosa compartecipazione ad una umanità che continuamente dimostra superficialità,  ignoranza, e superbia, che troppo spesso non percepisce la miseria morale ed intellettiva  in cui tutti navighiamo,o peggio, in cui tutti siamo sommersi non tenendo conto dell'immenso valore della maggior parte delle cose che vengono rigettate con superficialità o valorizzate in maniera non congrua .
Il mio Dio non è cristiano, non mussulmano,ne buddista,scintoista o di qualsiasi altra fede religiosa circolante.
Il mio DIO è DIO punto e basta; riflessioni di una chiarezza comprensibile da tutte le persone che voglio valorizzare il grande dono del libero spirito umano.
Qualsiasi catalogazione,classificazione ed etichetta che viene attribuita in maniera artificiale o artificiosa o addirittura completamente inaccettabile è assurda e umano segno di ignorante superbia .
Critiche drastiche dovrebbero essere fatte a tutte le elucubrazioni teologiche ma non mi azzardo a specificare ulteriormente ciò che ho detto e per tanto ritengo chiuso l’argomento.
L’unica precisazione che posso fare è mettere in evidenza l’immensa distanza che esiste tra la creatura ed il creatore,per cui qualsiasi tentativo di conoscenza dell'eterno può fare soltanto tenerezza da parte della creatura di cercare un avvicinamento ad una parvenza di comprensione dell’ombra di un ombra divina è un tentativo completamente inutile.
L’espediente di mettere in atto gerarchie di angeli e profeti e intermediari vari continua ad essere segno della impossibilità da parte umana di una qualsiasi anche minima conoscenza dell’eterna immensità del creatore.
Già a metà del 1700 F. Gellert  in un suo breve componimento poetico aveva scritto “an meinen Werken”,cioè “dalle mie opere mi conosci”;questo secondo me ci da la chiave per conoscere qualcosa dell’eterno.
Preciso meglio da tutto quello che ci circonda dal punto di vista della natura,con tutte le sue perfette e rigorose regole ci da la possibilità di una qualche comprensione.
Questa è corroborata dall’adeguamento  della razza umana in toto e di ogni singolo essere umano all’armonico , equilibrato inserimento nel meraviglioso disegno delle cose naturali nella loro totalità,sia fisico chimica che biologica.
Come già precedentemente detto, sempre escludendo determinatamente definizioni dell’essenza divina,profonde esegesi comportamentali possiamo però drasticamente contestare pensieri comportamenti  e scritti completamente umani, che sono stati elaborati in un periodo in cui era sovrana la sconoscenza delle cose più elementari del nostro mondo e di ciò che c’è intorno ad esso .
Con atto di superbia, l’uomo e l’umanità in toto veniva posta al centro dell’universo,questo enfatizzato universo si riduceva soltanto ad un cortile con limiti ristrettissimi,sormontato da poche stelle (poche migliaia rispetto ai miliardi di fatto esistenti nella galassia che chiamiamo via lattea)stelle e corpi opachi verosimilmente e variamente abitati.
L’impossibilità più evidente per una conoscenza più diretta non quella dataci dalle splendide apparecchiature tecniche,questa conoscenza ha un limite insuperabile per qualsiasi essere vivente.
Questo limite è dato dalla immensa distanza che esiste tra quei pianeti che potrebbero avere vita biologica.
Difatti la stella più vicina a noi la Proxima centauri è distante 4 anni luce che nell’immensità dell’universo sono una distanza quasi ridicola ma vista con gli occhi umani è di una grandezza impossibile da contattare o raggiungere.
La strombazzata conquista del cosmo,che non è altro che l’uomo che si muove da un cortile condominiale enfaticamente esce e passa in un cortile comunale; il tutto di una limitatezza  valida per una piccola e insignificante creatura umana.
Capisco che queste riflessioni danno adito ad una infinità di argomenti sviluppabili in una infinità  di trattati.
Piccola umana conclusione, confermo la mia determinata intenzione di rinnegare determinatamente tutto quello che mi è stato “insegnato” nella maggior parte della mia vita, sopraffatta da riflessioni ed inviti comportamentali in cui non è riconoscibile un riscontro accettabile.

Il più grande dono divino secondo la limitata idea che di esso abbiamo consiste nel libero pensiero, ed è il libero pensare che ci da quel poco di dignità a cui possiamo aspirare.
Per cercare di spiegare fatti umani, sufficientemente comprensibili, i grandi teologi fin dall'inizio della bibbia sono stati costretti, da una intelligenza squilibrata e squilibrante, a creare esseri di cui non se ne sentiva affatto il bisogno, tipo angeli e diavoli .
Ancora molto più grave per spiegare l'esistenza di un comune male elevato da semplice male a male ASSOLUTO, cosa che nessuno ha mai negato, sono stati costretti a creare la necessità di un semi-dio  che avesse il potere di rendere quello che di fatto è male comune legato al diffuso cattivo comportamento umano, un  comune male (una infantile marachella punibile con una semplice punizione che avesse l'intento educativo di tutte quelle lievi marachelle giovanili) e non dare la necessità di una vittima sacrificale per togliere qualcosa che non c'era, è come voler uccidere tutti gli abitanti di un paese perchè uno di loro si è permesso di insultare un' autorità che anche se piccola rappresenta il potere.
Perchè esclusivamente da un punto di vista logico la presenza di questo uomo-dio è una assurdità inconcepibile, un libero pensiero non dovrebbe prenderlo in considerazione essendo di per se un essere anomalo,  e come tutte le cose anomale sono da rigettare.



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