venerdì 27 febbraio 2015

Religio (parte I)

Per tentare di costruire un mondo più equilibrato, attento al divenire del reale, il meno ingiusto possibile bisogna andare a scuola di realismo, fondare le proprie convinzioni più importanti su fatti concreti, anche se solo umanamente, terrestramente concreti.

1) Tenere presente, sempre, che la Terra è uno dei numerosissimi corpi cosmici dell'universo, non è, non è mai stata il centro universale; piccolo segno di umiltà che invita a riconsiderare la serie di riflessioni filosofiche, teologico-escatologiche; dalla profondità dell' universo alla profondità del personale universo in intima correlazione.

2) L'umanità è una parte della totalità terrestre tutti i componenti fisici, biologici, ne costituiscono l'attivo equilibrio.
Potremmo paragonare la realtà terrestre  ad un grande mosaico; una corretta, rigorosa osservazione deve, anche se difficile, tenere presente il complesso musivo, non dimenticarlo quando osserva, cerca di capire il significato, l'importanza di quelle drammatiche poche,tessere su cui sofferma la propria attenzione, la sudata, pervicace ricerca.
La vera ricerca importante è il ricercare, il più ampio, libero, non condizionato da preconcetti, con il semplice intento di migliorare la conoscenza del reale.
Diffondere al massimo le conclusioni concrete, non abbandonarle in ambiti elitari.
Dare maggiori slanci ad interessi sagaci, intuitivi, aprirsi verso orizzonti più ampi, più luminosi.
Non "viver come bruti" ma "seguire virtude e conoscenza", non favorendo discutibili impulsi spesso con conseguenze di devastazione del territorio e delle risorse, col risultato finale di portare alla perdita dei valori umani, della intrinseca ed inviolabile dignità dell'uomo e del prossimo, sia vivente che inanimato.

3) La massima conquista evolutiva di questo pianeta, l'umanità, ha la dote di un'intelligenza superiore a quella di qualsiasi altro vivente terrestre; la manifestazione, l'alta manifestazione di questa dote intellettiva dovrebbe consistere nel rendersi conto che siamo all'apice della piramide e questa piramide ha dei ripiani che ne formano l'entità; rendendo friabili i ripiani e la base, squilibrando il tutto in favore dell'apice, l'assetto geometrico si altera, si verificano crepe e si rischia il crollo.
L' azione fondamentale e concreta dell'intelligenza, suo banco di prova, dovrebbe consistere, almeno nell'attivo, naturale mantenimento del meraviglioso insieme terrestre, un equilibrio dinamico, misurato pilastro portante di pace e pacificazione, parte consapevole di un immenso tutto.
Si può considerare vera intelligenza, alta intelligenza, quella manifestata dalla razza umana che tollera e mantiene da millenni l'immenso squilibrio, al suo interno tra il troppo ed il troppo poco?
Che spende cifre colossali per dimostrare supremazia e forza con armamenti di morte invece di ridurre l'ingiustificabile squilibrio, la tutt'altro che intelligente disumanità crudele dello squilibrio???

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