martedì 21 aprile 2015

Bagliori di emotività III

Serrato, amichevole, entusiasmante dibattito tra le idee di Bohr e quelle di Einstein.
Sempre presente la costante voglia di confrontarsi di capire di più e alla fine sovrasta imperante il dubbio




Correttezza professionale, umano rapportato tra due galantuomini la rivoluzione di Copernico  sottoposta alla valutazione critica negativa di Tico Brhane, correttamente generosamente riesaminata da costui che sente il dovere di confermare all’amico collega il ribaltato esito delle nuove più precise ricerche che confermano la luminosa realtà dell’eliocentrismo



L' ho chiamata Principessa, per i suoi comportamenti schivi ed austeri, affettuosamente coinvolgenti anche se contenuti in precisi limiti.
Sono sensazioni, ricordi infrequenti che affiorano dopo decine di anni, sopravvissuti ad una concreta piccola realtà.
Principessa è una gattina, affidatami poche settimane dopo la sua nascita ed il colore del suo manto era simile a quello di una leonessa.
E' diventata adulta in un ambiente sufficientemente naturale; una casetta che aveva accanto un limitato contorno di terreno incolto, in cui erano presenti alcune piccole querce e gruppetti di acacie.
Accettava il cibo che le portavo in un determinato posto vicino la casetta, lo accettava solo da me; non tollerava nemmeno furtivi accarezzamenti.
Dopo alcuni anni di questa relazione, ho dovuto assentarmi per quasi un mese.
Al mio ritorno i familiari mi informavano sul comportamento di Principessa nel periodo della mia assenza.
Non aveva accettato cibo da nessuno, soltanto qualche miagolio, via via sempre più flebile.
Evidentemente si era lasciata morire per fame per l'assenza di un componente fondamentale del suo mondo.



Obliti privatorum pubblica curate. Meravigliosa sintetica scritta che possiamo leggere sull'architrave di ingresso della sala del consiglio maggiore della città di Dubrovnik.
Più che un superbo comando quasi un amichevole invito ai reggitori per dimenticare gli interessi privati ed aver cura della cosa pubblica.



Intensa, profonda, la consapevolezza della personale ignoranza; pochi gli aiuti da utilizzare per ridurla; umanissima la personalità di Socrate, parte di una estesa complessità, difficilissima da districare nel groviglio del quotidiano.
Eccezionale l'aiuto datogli dal perentorio motto inciso sul frontone del tempio di Apollo a Delfi.
"Il conosci te stesso", impegno inerudibile, concreto, base fondativa per le conoscenze ulteriori per iniziare un percorso che renda possibile, amplifichi nell'ambito del totale relativismo l'umana massima conoscibilità, che non può limitarsi a quello che è umano.
Un impegno per eliminare dalla nostra razionalità il grave inquinamento che ci porti ad un improponibile anti-umano assoluto, obbligati conseguenzialmente ad allargare i nostri interessamenti e la nostra compartecipazione a tutta la casa terrestre nei vari tangibili componenti biologici e fisici, consapevoli di far parte di una concreta eccelsa rete connettiva che nell'evidente ineliminabile relativismo ci convinca di essere piccole particelle di un immenso tutto .



E' possibile essere d'accordo con Errico Malatesta quando dice che nei progressi umani, è stato sempre a forza di perdere che si è finito col vincere? hanno poi vinto coloro che con la tristezza in cuore hanno lasciato la bella Lugano?



L'albatro maestoso è avvezzo alle tempeste e si beffa dell'arciere.
Esiliato sul suolo alla mercè degli sciocchi, le sue ali da gigante gli impediscono perfino di camminare.
Oltre i confini dell'astro solare tu mio spirito ti muovi con agilità,ti elevi percorrendo gaiamente profonde immensità.



Dalle stelle alle stalle oppure dalle stalle alle stelle?
Accettata diffusamente e senza riserve la possibilità di un percorso che porti alle stelle.
Questa sublime aspirazione porta a chiedere che importanza possano avere le stelle nelle concrete quotidianità.
A voler essere sconsideratamente critico direi praticamente nulle.
Al contrario, le stalle, se ben gestite, pulite ed ordinate, possono emanare un nitore, una luminosità illuminante che esprima accessibili realtà, un tangibile, splendido inizio di cammino.



Il nome di Antonello è perennemente accostato a quello della sua città natale.
Uno tra i migliori concittadini che umanamente e orgogliosamente vivifica la nostra città.
Tutte le persone, che amano le bellezza pura, non contaminata, svilita da interessi utilitaristici lo considerano un fraterno amico di cui andare emotivamente fieri, un familiare.
Mi sembra appassionante soffermarmi sulla sua fanciullezza, sulle sensazioni che questo "figghiuleddu" poteva provare nell'osservare la sua città ed i relativi dintorni, il porto, sempre un continuo pullulare di navi, marinai e mercanzie e lo Stretto chiuso dal massiccio dell'Aspromonte.
Le possibili visioni, con gli occhi chiusi dal sonno di smaglianti colori contornati da una gamma cromatica vivacemente estesa.
In una notte afosa di scirocco, forse... come me chiedeva alla sua mamma un lenzuolo più fresco.



EQUINOX DAY. necessario memento.

La luminosa bellezza della naturalità, le donne, gli uomini, tutti insieme uniti in un mondo di amore, scaldati da equanime sole.
Solo un sogno, diverrà realtà?

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