venerdì 11 marzo 2016

DITTATURA?

La complessa lettura e l’ardua personale comprensibilità dell’interessante ”Complesso di Copernico” di Caleb Sharf direttore dell' Astrobiology Center della prestigiosa Columbia University, mi ha impavidamente incoraggiato a inserire il seguente post nel mio blog

Brano tratto come altri precedentemente postati da "1543" auto pubblicazione nel novembre 2015 in collaborazione con CopyAlfa Messina  pag 58

Da qualche anno a questa parte, alcune mie riflessioni sono state costantemente tenute presenti con mio notevole disagio in considerazione dei gravi esiti cui mi avrebbero condotto; purtroppo seguendo questo mio modesto filo logico – razionalistico, nel contesto generale del relativismo in cui siamo senza alcun dubbio immersi, non ha ridotto la mia preoccupazione sui tragici esiti cui ero portato istintivamente a prospettare. Sono costretto purtroppo, drammaticamente, dolentemente e con immensa umiltà ad accusare l’intera umanità, a cominciare da me stesso di un’aberrante e totalmente cieco stato mentale e conseguenti crimini comportamentali verso tutta la totalità biologica e fisica del pianeta.
Abbiamo costituito più o meno inconsciamente ma con gretta superficialità, tragicamente, dolentemente reale, una ignominiosa criminale dittatura della umanità sulla totalità planetaria che annulla quel poco o molto di buono che l’umanità aveva realizzato nel passato. Ignorantemente, superbamente abbiamo dimenticato che siamo una delle parti costituenti l’intero pianeta, propriamente e consapevolmente un’umile parte soltanto, e dovremmo costantemente mantenere la consapevolezza di questo indiscutibile dato di fatto. Non si dovrebbe dimenticare che ogni frazionamento, nonostante l’insignificanza di ogni singolo componete planetario, ha una sua ineliminabile dignità e valore, fortificati dalla libertà di pensiero; dal punto di vista umano, questa dignità è posseduta al massimo da ogni singolo componente e non può essere sottovalutata. Le esaltate e esaltanti conquiste della tecnica non possono in alcun modo minimizzare la dignità e il valore di tutto il complesso terrestre articolato in tutte le componenti fisiche e biologiche, umanità compresa .Nessun privilegio, diritto, può essere addotto per giustificare tanta squilibrante incoscienza, l’improponibile e intollerabile antropocentrismo, che a mio umile coscienziosamente umano giudizio può essere classificato come gravissima malattia mentale che infetta quella parte dell’umanità che arrogantemente si ritiene al di sopra della grandissima maggioranza degli essere viventi. Dobbiamo sentire il dovere indiscutibile di correlarci paritariamente con tutti i componenti biologici e fisici del pianeta. Renderci umilmente conto che questa dittatura della nostra umana razza sull’ambiente terrestre, sull’obbligatorio equilibrio è obbrobriosa per tutto il pianeta, a cominciare dalla stessa umanità. Di fatto si è costituita una perversa unione tra le autentiche dittature e le millantate democrazie sature di eccelse, esclusive qualità. Un’unione superba, meschina, egoistica che sta distruggendo pragmaticamente le altre componenti ambientali, sfruttando al massimo e spesso distruttivamente le risorse naturali.
Una grande armata fornita di mezzi abnormemente potenti che succhia risorse essenziali per le diversificate, bilanciate globalità vitali del pianeta a prevalente vantaggio dei dittatori autentici e dei fasulli democratici. Si rubano risorse che sono di tutto il vivente planetario INDISTINTAMENTE, tutti maldestramente coinvolti per il supponente orgoglio di pochi, di fatto gretto e disarmante, sia di autentici dittatori che dittatori agghindati di democrazia, che presumibilmente manterranno per tempi indefiniti il criminale divario tra chi ha troppo, troppo, troppo e chi nulla o quasi. L’incosciente e ripetuto invito al numerico ampliamento generativo è un altro evidente segnale delle metodologie dittatoriali; è sempre stato invito comune delle dittature di procreare al massimo e trovare forza nel numero e non in autentici, indiscutibili valori. Anche Bergoglio non si è sottratto da questo orientamento.
La dote intellettiva umana anche se fosse cinquanta, cento volte maggiore di quella attuale sarebbe costantemente insufficiente per approfondire e allargare adeguatamente le conoscenze della realtà totale, immensamente più profonde ed articolate delle elucubrazioni culturali di pochi “super intelligenti”, pervase costantemente da indigesta supponenza.
Quanto detto, è per me l’estrema sintesi di un dato di fatto totalmente improponibile ed inaccettabile. Però il costruito, incosciente disequilibrio resta intatto per un necessario, fondamentale ripensamento.

La drammatica evidente situazione descritta precedentemente, lo dico in profonda dolente consapevolezza, porterebbe senza alcun dubbio ad un annientamento suicida della razza umana. Comprensibile per tanto il diffuso atteggiamento accomodante sul consapevole ed ineliminabile dato di fatto testé accennato



La naturale obbligatoria constatazione della mia consolidata vecchiaia con la conseguente progressiva degenerazione dei miei neuroni celebrali e dei relativi scollegamenti sinaptici, hanno affrettato la mia operatività precedentemente manifestata.
Grazie per l'attenzione, scusate e perdonate le certamente numerose insufficienze.
Sinceramente obbligato Carmelo

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