giovedì 17 marzo 2016

NUVOLE IN LIBERTA'

Penoso utilizzo di esaltanti imprese nazionalistiche. L’accrescimento della conoscenza, il suo approfondimento, la sua espansione sono da attribuire all’intera umanità. Considero meschino e riduttivo attribuire a una piccola comunità nazionalistica il costante impegno di una umanità che si sminuisce in gretti perimetri. Il fattivo impegno umano non coscritto in limiti improponibili è la espressione di quella umanità compresa nei naturali limiti tra la consapevole insignificanza e la superba vanagloria che non riesce a percepire quella naturale fattiva evidenza.

“Tutto ciò che stiamo apprendendo ci spinge verso una nuova posizione scientifica per quel che riguarda il nostro posto nell’universo, che si discosta sia dal principio copernicano sia da quello antropico. Lo potremmo chiamare principio cosmo caotico, dove cosmo è da intendersi nell’eccezione originale greca di kòsmos, cioè “ordine” : siamo stretti tra ordine e caos.”

“Ritengo improbabile che l’uomo sia il centro dell’universo, in senso sia astrofisico che metafisico. Ma ciò non esclude che la traiettoria seguita dalla vita per emergere e prosperare nel nostro caso possa presentare elementi inconsueti.”



Quelle riflessioni espresse da Caleb Scharf sono alcune delle numerose aperture su quello che indica concrete riflessioni tra un passato di miliardi di anni e un altrettanto lungo futuro. Precise deduzioni tratte da osservazioni accuratamente condotte. 

Considerazioni tratte dal suo interessantissimo ”Complesso di Copernico”. Come già precedentemente specificato Caleb Scharf è il direttore dell’ Astrobiology Center della prestigiosa Columbia University.


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