giovedì 17 maggio 2007

GENESI

GENESI

La base su cui poggia la nostra azione, il nostro impegno è una convinzione semplicissima, elementare, è la fondamentale idea della dignità intrinseca, personale, inviolabile, di ogni donna e di ogni uomo, paritaria dignità di un elemosinante, di un presidente, di un re; nessun orpello ne nessun merito ne possono aggiungere una briciola.
I meriti personali permettono stima, ammirazione, apprezzamento, suscitano simpatia, sviluppano carisma ma non possono aggiungere dignità, poichè questa è posseduta al massimo da ogni persona e nessuno, neppure se stesso, nemmeno la criminalità la può diminuire o distruggere.
La consapevolezza di essere parte di una vastità che sfiora l'infinito è il sublime sigillo, la netta conferma di tanta grandezza.

Tessere infinitesime ma importanti per completare il mosaico universale. Atomi e molecole di quell'unicum che è il nostro piccolo, meraviglioso pianeta, misticamente e concretamente vitale, immagine visibile di un invisibile Assoluto.
Dignità dote, dono qualificante, espressione eloquente, sfavillante frammento di un'immensità.
Non dimentichiamolo mai, diuturna presenza nelle nostre menti e nel nostro cuore.

Ha scritto John D. Barrow (astrofisico)
. . . . . . . non dovrebbe stupirci la scoperta che il nostro universo è così grande: noi stessi non potremmo esistere in un universo di minori dimensioni.
Il lunghissimo tempo che occorre, se l'universo deve poter essere in grado di portare alla vita, ha anche altre conseguenze. L'espansione diluisce la densità della materia ed abbassa la temperatura della radiazione nell'universo, così che oggi è di soli 2,7 gradi - (1)- sopra lo zero assoluto. Il freddo ed il relativo vuoto dell'universo sono altri effetti secondari dell'enorme età necessaria ad un universo in grado di favorire la vita. Paradossalmente, queste caratteristiche dell'universo sembrano essere antitetiche alla vita stessa, eppure sono peculiarità essenziali di un universo in espansione che accolga nel suo ambito la vita.


Nota (1) Nei laboratori INFN (Istituto nazionale di fisica nucleare) di Legnaro (a sud-est di Padova) si può arrivare ad una temperatura di 0,1 gradi assoluti; quasi sicuramente la temperatura più bassa dell'universo.


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