martedì 24 maggio 2016

APPUNTI PRESUNTUOSI? PARTE 3°

Qualsiasi idea possiamo farci di Dio è sempre un’idea parziale, ridottissima, antropomorfa, sicuramente sbagliata e lontanissima dal vero; tutte le rivelazioni illuminazioni che pullulano su tutto il globo sono solo costruzioni miseramente umane, spessissimo puntelli di interessi superbi e egoistici. L’amore divino pervade tutto l’universo a cominciare dalle particelle elementari, mistica fisica realtà, espressione di quell’amore che anima l’energia di cui sono portatrici; qualunque enfatizzazione dell’umanità non potrà andare molto oltre i limiti di questo mondo. Cerchiamo di non perdere il senso della misura, proviamo a guardare al di là del limitato nostro angolo visuale.
Mi sono soltanto permesso di esplicitare alcuni frutti della mia ridotta esperienza di vita; ho cercato di comprendere, di riflettere in onestà, il meno egoisticamente possibile, di non farmi sopraffare da mentalità e comportamenti diffusi negli ambienti in cui ho vissuto. Non ho neanche consigli da dare, ognuno ha il diritto di fare i propri errori, di pensare cose seriamente discutibili, difficile da accettare dai più. Voglio permettermi di invitare a riflettere, ad osservare liberi da condizionamenti (per quanto possibile), attenti a ciò che sta intorno, a leggere nel nostro intimo senza paura di respingere quello che tante così dette autorità del passato e del presente vorrebbero che accettassimo supinamente. Valutiamo con elasticità ed impegno quello ci viene proposto, avendo sempre presente che ci cerca scudi esterni al più rigoroso dovrebbe essere ascoltato con sospetto perché potrebbe essere un millantatore; ricordiamo sempre che nessun essere umano può avere la verità assoluta e la nostra onesta opinione vale quanto l’opinione dell’altro, chiunque esso sia. Discutiamo di tutto coerentemente senza timori riverenziali; tante così dette verità possono essere figlie di superba ignoranza oppure di interessi di bottega. Consentitemi di ripetere ancora l’esortazione a provare a guardare al di là del limitato cerchio dell’orizzonte personale, coraggiosamente, elasticamente liberi, non approvare o respingere d’impulso ma ragionare; riflettere a lungo, cercare di capire se ciò che si legge, si ascolta è segno di attenta onesta convinzione, che non sia, al contrario, manifestazione di interessi personali, di fazione, superbia, di inconsapevole irresponsabilità.


Bisbigli emozionali, balbettii di sintesi – Tutti uguali in dignità e diritti nelle varie diversità di comportamenti 

Nessun commento: