lunedì 2 aprile 2007

tentativi di ristrutturazione



TENTATIVI DI RISTRUTTURAZIONE
Vaneggiamenti?

La natura, quello che abitualmente chiamiamo così, ha le proprie leggi che normano tutto rigorosamente e non possono, mai, sconfinare da parametri inflessibili.
Questo, almeno, sul nostro pianeta; in altre condizioni di temperatura, pressione, gravità ecc. alcuni dati potrebbero essere diversi, altre eventualità possibili.
Tutto quello che chiamiamo natura, nella sua evoluzione, esiste da tempo immemorabile; è natura gli animali e le piante, esseri vitali naturali ed è anche natura la fisicità (montagne mari).
Tutto il resto viene dopo. Spesso, forse sempre, sono innaturali le varie forme di società umana, le istituzioni, prodotti secondariamente naturali, variabili nel tempo e nelle circostanze. Per semplice conseguenzialità possiamo convincerci che il loro valore non è assoluto e la loro idealità è legata a significati di rilevanza relativa e sovente contingenti.

E' il singolo essere umano, in prima persona, il detentore di tutti gli umani "diritti naturali"; la società umana, nelle varie articolazioni nazionali e transnazionali, è costituita ed opera (deve operare) nell'esclusivo interesse del singolo, nell'azione di obbligatorio equilibrio per ciascuno e per tutti. La società umana e le relative istituzioni, per trovare la necessaria giustificazione al loro esistere, per inevitabile vincolo, fare in modo che non vi siano sfruttatori che non sviliscano la dignità dei più deboli, fare in modo da ridurre il baratro tra il troppo ed il poco; solo su questo può basarsi la grandezza di una istituzione, di tutte le istituzioni, non le vuote enfatizzazioni, non la squilibrata funzionalità ottenuta con cavilli, pretesti, astuzie, scappatoie, sotterfugi, maliziosi stratagemmi.
Tutti coloro che hanno potere (incarichi di potere), nei vari gradi, sono completamente e sempre responsabili di tutte le "brutture" della società; se non sentono questo inalienabile impegno vadano a casa a curare i loro giusti interessi di base.
Il cosidetto progresso non può avere principio e sostegno solo sui fatti economici e tecnologici (importantissimi), ma deve trovare stimoli, possibilità per realizzare il sostanziale progresso umano, progresso verso il raggiungimento di un equilibrio dignitoso per tutti i componenti dell'umanità e per l'intrinseca importanza funzionale, non sottovalutabile, dell'ambiente che permette la vita umana.

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