giovedì 5 aprile 2007

PRO e CONTRO



PRO E CONTRO

C'è una parte di italiani che accusa un'altra parte di essere antiamericani; essere antiamericani è un fatto gravissimo mentre, eventualmente, essere antiinglesi è meno grave, così come essere antifrancesi, antitedeschi o antirussi. Addirittura lodevole è essere antiarabi, anticinesi o antialtri. Certamente non si può fare di tutta l'erba un fascio; esistono delle differenze di cui un corretto ragionare deve tenere conto. Tanto per cominciare osserviamo che essere anti o a favore di qualcuno in maniera semplicistica è chiaramente non accettabile; è corretto criticare o condividere cercando sempre, in onestà, cosa va criticato o condiviso. Ognuno ha il dovere ed il diritto di rendersi conto di tutte le situazioni che sono alla propria osservazione e quello che deve guidare nella ricerca della comprensione sono i fatti concreti; questi spesso, purtroppo, si presentano oppure vengono artatamente presentati in maniera parziale o peggio mistificatoria, perchè chi ha i mezzi li porta a conoscenza dell'opinione pubblica sotto la propria luce. Il quadro conoscitivo generale è abbastanza complesso ed è una faticaccia cercare di analizzare singoli particolari. Ripetiamo perchè ci sembra fondamentale: ognuno ha il diritto-dovere di analizzare idee e comportamenti per approvarli o respingerli; il non farlo per amicizia, solidarietà, alleanza, interesse personale, connivenza o vile quieto vivere non è accettabile moralmente.
Esposte queste elementari osservazioni restringiamo il campo all'antiamericanismo; non sembra doversi vergognare ad esprimere con correttezza la detta opinione, anzi numerosissimi dati di fatto portano ad una seria e doverosa critica sia dell'attuale amministrazione che di quasi tutte quelle passate (nessun governo di qualsiasi nazione può essere assolto da errori commessi per miopia, egoismo, superbia).

Quanto può essere accettabile l'American way of life; questa via quanto ha presenti i giusti ed inalienabili diritti degli altri? Quanto il balance of power è presente nei rapporti con il resto del mondo? Come si può accettare che gli Stati Uniti debbano proseguire su una strada di grandissima potenza economica e militare quando una grandissima parte dell'umanità ha un livello di vita molto al di sotto di quello occidentale? Un mondo che si proclama democratico al suo interno può conservare la sua democraticità negando agli altri gli elementari diritti di dignità e sopravvivenza? Come si può accettare che la democrazia possa essere esportata ed imposta (solo per qualche dittatura, trascurandone altre) con le armi e pertanto è giustificabile il sospetto che questa "ideale missione" possa mascherar gretto predominio ed altri interessi poco nobili? Un ideale senso di giustizia ed equanimità si può considerare necessario per manifestare con forza e senza malvolenza un antiamericanismo? Questa posizione morale potrebbe mettere il popolo americano di fronte alla sua responsabilità di asso pigliatutto nei confronti del resto del mondo e far capire che non è possibile accettare tanta incoscienza nel cercare di migliorare ulteriormente e sproporzionatamente il proprio benessere? Dobbiamo vergognarci per non avere il coraggio e la lungimiranza indispensabili per non tentare di rallentare (per lo meno) l'incremento di tanta strapotenza, a chiedere la riduzione delle pazze, criminali spese militari (la enfatizzata lotta al terrorismo è una buona scusa) a non dimenticare e non far dimenticare che tanti esseri umani, che ci allarghiamo la bocca a chiamare fratelli, anche dentro le nostre nazioni, vivono in uno stato di precarietà e disagi che annulla anche la dignità di tutti?
Una nazione che ha l'apparato militare più potente del mondo, con l'aggravante della concreta minaccia dell'enorme quantità delle armi nucleari (cerchiamo di non dimenticarlo), si può purtroppo considerare la versione attuale di un organizzato totalitarismo applicato con arroganza alla politica estera, un ricatto permanente verso tutti gli altri che contrastano precisi interessi, che non si allineano, che debbono obbedire ai comandi dell'"alleato". E speriamo che chi di dovere trovi il coraggio sufficiente per eliminare quella aberrante dichiarazione d'intenti stampata sulle banconote da un dollaro.

Non sufficientemente tranquillizzanti gli eventuali "anticorpi" democratici interni. E' un fatto positivo, comunque, che vi siano custodi che vegliano sul nostro sonno, che custodiscono e custodiranno il futuro dell'umanità. Solo i malpensanti mantengono nella loro mente il quis custodiet ipsos custodes.
Purtroppo oggi è necessario essere responsabilmente, fraternamente, dolentemente antiamericani, oggi e fino a quando non scompariranno quegli elementi di intollerabile supremazia ed arroganza, fin quando non smetteranno di considerare il resto del mondo pieno di incapaci e disabili bisognosi di tutela e prezioso, generoso interessamento, fin quando l'apprezzabilissima fierezza potrà essere portata ad esempio per tutti.

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