martedì 14 luglio 2015

Idealità Europee

Nel quotidiano possiamo fare alcune riflessioni sulla “neonata” Unione Europea. Le idealità che avevano reso possibile questa nascita erano sorte dalle riflessioni fatte da un gruppetto di alte personalità esiliate dal fascismo. Alla fine del disastroso conflitto mondiale quelle luminose illuminanti idealità potevano vedere un inizio di realizzazione; un esempio pratico la comunità del carbone e dell’acciaio. Finalmente poteva nascere la stupenda idealizzazione della Comunità Europea. Come tutte le cose umane queste idealità incontravano sul loro cammino giganteschi macigni. Per realizzare al massimo le suddette idealità sarebbe stato più opportuno parlare di Unità Europea che ha significati ben diversi dalla comunità. Queste riflessioni ci porterebbero molto lontano quindi è preferibile fermarsi in questo punto. Ad ogni buon conto, però, una unione tra diversi dovrebbe presupporre una paritaria importanza tra i componenti pur nelle notevoli fruttuose diversità. Non ho nessuna intenzione di immettermi nella diatriba contemporanea tra le notevoli differenze comportamentali tra la Grecia e la Germania. Eccessiva, superba, improponibile la posizione da prima della classe della Germania che disturba e può ferire a morte le idealità della Unità Europea.   

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