martedì 12 luglio 2016

INELIMINABILE FONDAMENTALITA'

.....Si deve considerare di estrema evidenza che le leggi naturali sono chiaramente e esclusivamente create per una naturale operatività, valide senza dubbio per tutto l’esistente su questo pianeta; altrove potrebbero avere variabilità diverse. La riproduzione degli animali superiori si concretizza nella naturale unione del gamete maschile con quello femminile. Questa non è una eventualità esclusiva per le quotidiane operatività biologiche, ma rende operativo un immenso progetto che coinvolge le razze animali superiori. Nel caso specifico costruzioni teologiche artificiose alterano e sminuiscono l’importanza delle leggi naturali, segno inequivocabile della perfezione di queste. Teologicamente improponibile, inaccettabile l’incoerenza, la tracotanza, l’operatività di un messaggero angelico che predisponga l’operatività sessuale di una vergine ad una fecondazione che non tiene conto delle  leggi disposte dalla Eterna Immensità. Purtroppo simili fantasie sono state presenti in costruzioni pragmaticamente proposte nelle varie culture operanti nell’ignoranza geo-antropocentrica. Non c’è niente di più naturale e totalmente accettabile della fecondazione di un gamete femminile operato da un atto da sempre attuato dalla corrispondente naturalistica operatività dell’altro sesso, Quella fantasiosa visitazione, produce un essere ambiguamente ibrido. Se l’Eterna Immensità ha creato delle leggi è impossibile razionalmente e teologicamente pensare che debbano essere messe in atto procedure che modifichino o annullino le eterne leggi. È stato già detto chiaramente che vi è una immensa distanza tra le leggi della naturalità costantemente operanti fin dalle manifestazioni cosmologiche e le leggi  costruite dalla società umana, la cui validità è indubbiamente molto ridotta e facilmente variabile in tempi e luoghi diversi. È enfaticamente ambiguo attribuire valori e validità a enfatiche dichiarazioni universalistiche che non hanno, non possono avere valori allargati e approfonditi da elucubrazioni di personalità che non si rendono conto della insignificanza di cui è pervaso il nostro pianeta. Insignificanza estensibile alla galassia di cui siamo parte; questa è un frammento dell’ immensità cosmica.
 Gli esperti hanno calcolato che la vita del sole, la stella da cui dipendiamo totalmente ha una durata prevista in cinque miliardi di anni. Per noi quasi una eternità, un breve soffio dell’immenso quadro della fluttuazione quantistica
Non posso ammettere che ci sia un qualunque essere umano che abbia più valore e dignità di me e paritariamente non posso considerarmi maggiormente pieno di valore e dignità rispetto qualsiasi altro componente planetario. Un armonico bellissimo tessuto, una stupenda rete interconnettiva coinvolge i componenti biologici e fisici  di questo nostro mondo, immensamente carico di bellezze. Una totalizzante consapevolezza che determina l’immersione in un relativistico tutto. Sono riflessioni, convinzioni che ho frequentemente cercato di inserire in un dinamico equilibrio che investe la serie di tutte le piccole realtà relativistiche. Come già detto purtroppo sono effetti finali di cause di cui quasi nessuno vuole tentare di conoscere, perché inutilmente pavido teme di perdere modesti posizioni. Non c’è bisogno di evidenziare che le posizioni di cui sopra consentono possibilità economiche abbondantemente lucrose tollerabili in un perimetro di superba tracotante auto considerazione; se si contentano di questi valori, contenti loro contenti tutti. Se non si è persa la consapevolezza che il valore di ogni componente biologico e fisico di questo nostro mondo è posseduta al massimo. Niente può aggiungere ulteriore validità per amplificare personali talenti, ognuno può comportarsi come meglio gli aggrada, non dimenticando però i diritti esistenziali degli altri.
In base alle mie modeste possibilità frequentemente ho ritenuto opportuno mettere in evidenza la totale estraneità tra le numerose costruzioni religiose presenti su tutto il pianeta e l’Eterna Immensità; la distanza rimane irriducibile anche mettendo in campo patetici espedienti. Non c’è nessun bisogno di interventi angelici o di particolare spiritualità per cercare ignorantemente,di modificare quelle leggi naturali da sempre attive. Mi sembra necessario ripetere che c’è una distanza immensa tra le leggi della natura e tutta la serie di leggi, codici legali, dichiarazioni, enfatiche espressioni universalistiche che enfaticamente cercano di infiorare manifestazioni della modesta intelligenza umana, dolentemente squilibrata e squilibrante. Se questa umanità attribuisce ad un ente eterno che sovraintende dall’esterno gli andamenti cosmologici, non dovrebbe esserci nessuna necessità di modificare le leggi della natura; qualunque interferenza umana che cerca di influire sulle suddette leggi può essere considerata improponibile ed inutile.
Senza nessun bisogno di enfatizzare qualità umane possiamo profondamente capire che una vergine possa essere fecondata in un naturalissimo e costantemente valido rapporto tra due sessi diversi. È stupido, ambiguo e inutile fare entrare in campo spiriti angelici per compiere una naturalità già stabilita da un Eterna Immensità. Non è possibile annullare una regola stabilita dalla eterna immensità. Soltanto un espediente umano semplicemente maldestro. Il sesto comandamento in maniera totalmente inaccettabile distingue in due parti una modalità stabilità dall’eterno. Il naturale accoppiamento tra il genere maschile e femminile è ignobile e peccaminoso se compiuto al di fuori di regole presenti in un umano decalogo mentre viene sacralizzato se inserito in discutibili regole elaborate dalla umana supponenza; fare intervenire costruite estraneità evidenzia inequivocabilmente la inaccettabile distorsione della legge naturale. Se una accettabile percentuale di umanità, potesse liberamente usare la logica e la razionalità operanti in un perimetro di libero pensare, gli enormi disquilibri storici che hanno costellato l’attività umana da trenta quaranta mila e forse più anni a questa parte sarebbero notevolmente ridotti. Si opererebbe in un perimetro di umani equilibri con tutte le variabilità pragmaticamente operative.
In questi ultimi anni è emersa drammaticamente la proposta di costruire moschee in luoghi orgogliosamente carichi di chiese cristiane. Non ho sufficiente conoscenza di problemi similari che si possono verificare in comunità lontane dal cristianesimo e dall’islam. Semplicisticamente ma non troppo potrei dire che tante evidenziazioni religiose, tante deduzioni tratte da testi considerati sacri cercano prorompente visibilità, che tenta di limitare o oscurare visibilità altrui. Questi atteggiamenti, queste propensioni troppo caricate da valori discutibili, mi costringono dolentemente a restare il più possibile lontano da quanto detto. Chiedo scusa a tutti coloro che potessero sentirsi offesi dalle mie dolorose sensazioni. La profonda convinzione della personale insignificanza, può essere sufficiente a fugare manifestazioni anche modeste di stupida superbia. Sarà un personale poco frequente talento a suscitare profonda e quasi angosciante sensazione di dolore; non ha mai fatto parte di me il   “non ti curar di loro ma guarda e passa” . Una riflessione molto discutibile e sicuramente respinta dall’enorme maggioranza di coloro che si reputano altamente pervasi di umana cultura (superbamente lontana dalle leggi naturali) mi suggerisce di inserire in un ampio catalogo di preziosità fossili, chiese, moschee e tutti i luoghi di culto che venerano inaccettabili parzialità di una eterna unità. Se si vuol tenere conto di un probabile innato orientamento che tenta di conoscere quel che è al di là di un immediato conoscibile si potrebbero rendere operativi luoghi privi di qualsiasi riferimento alle religioni presenti. Ci sono dei dati di fatto incontrovertibili che ci dicono che il nostro pianeta è parte di una situazione cosmologica in cui vigono leggi naturali (per quel che è possibile conoscere per la limitata intelligenza umana) valide sempre in quelle porzioni di conoscenza cosmica di cui possiamo avere cognizione; di conseguenza tutte le immissioni conoscitive operate dalle varie culture umane certificano una superba e improponibile umana prevalenza. L’ho già detto ripetutamente ma è meglio insistere che l’umanità è soltanto una parte di quella stupenda rete di interconnessioni che struttura la vita, l’operatività dell’umanità in armonia con gli altri componenti biologici e fisici planetari.......


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