giovedì 3 dicembre 2015

VIAGGIO DI BERGOGLIO IN AFRICA

Il resoconto del viaggio in Africa compiuto da Bergoglio esposto nell'udienza del 2 dicembre, ha suscitato in me una sacrosanta rivolta. Molte delle cose che ha detto, meriterebbero essere contestate drasticamente una per una; il rispetto per coloro che hanno ascoltato le sue parole mitiga il cocente dolore che mi ha assalito e continua a turbarmi. Come è possibile che il capo di una minoranza religiosa, minoranza nettissima anche se superficialmente contenuta può permettersi di parlare ed esprimere una esegesi di una eterna divina immensità incommensurabilmente lontana dalle creature; lontananza che non può essere ridotta logicamente, razionalmente e teologicamente da interventi angelici, profeti e così via. Per di più c'è da dire che le religioni, compresa quella cristiana, sono state elaborate, costruite, nell'ignorante superbo periodo geocentrico e questo può giustificare molte fantasiose costruzioni.
La rivoluzione Copernicana ampiamente e forse volutamente sconosciuta, ha cancellato inesorabilmente ancestrali fantasie; l'intelligenza umana, povera e modesta nonostante numerosi tentativi di esaltazione, dovrebbe per aderire al libero pensiero che ha orrore delle certezze assolute, prendere consapevolezza di una realtà cosmologica che non può essere messa da parte.

molto gradite osservazioni e critiche su quanto pubblicato.

Nessun commento: