mercoledì 2 dicembre 2015

RELIGIONI PARTE 1°

Tratto da "equinozio d'autunno" Edas 2004 pag 41 e seguenti

Le religioni hanno importanza fondamentale nel determinismo di certo status mentale e sociale; spesso si liquida l’argomento osservando che il problema riguarda la coscienza del singolo, la sua piena libertà di giudizio e l’insindacabile accettazione di una fede. Modo di pensare perfettamente accettabile ma che minimizza il doveroso impegno che ognuno di noi ha per cercare di capire, per distinguere, tra il giusto ed il non corretto; è un comportamento da struzzo per evitare fastidiose esposizioni e giudizi sgradevoli. Purtroppo tra l’anelito religioso ed il rapporto con l’essere supremo si inseriscono i vari intermediari che cercano di orientare secondo il loro “ispirato” giudizio l’evidente impulso umano verso una connaturata esigenza di chiara conoscenza che travalica le ridotte possibilità personali. Quanto è profondamente negativa l’interferenza di quella grande quantità di persone che costituiscono potentissime gerarchie che, nelle più importanti e diffuse religioni, guidano praticamente non contraddette, notevoli aspetti della vita intima e del comportamento sociale di grandi masse umane? Le certezze che cercano di infondere quanto si possono considerare giustamente condivisibili?Quanto sono vere le verità di cui si considerano depositari? Le verità spesso in contrasto insanabile con altre verità vetustamente  incontrollabili, senza coerenza con successive, elementari acquisizioni, prima nemmeno ipotizzabili, possono essere accettate solo per fede? Che valore e quale significato attribuire a certe manifestazioni religiose spontanee o organizzate con tecniche di grande spettacolarità? Un evento religioso che diventa spettacolo religioso, anche per la cercata e smaccata risonanza mediatica, quanta religiosità conserva? Queste poche e semplici osservazioni e considerazioni possono essere sufficienti per renderci conto delle grandi influenze ad altissima quota di negatività che ogni religione, e tutte le religioni nel loro complesso, determinano; è veramente eroico il duro e difficile cammino che l‘umanità, umilmente, passo dopo passo deve tentare di compiere per scrollarsi di dosso tutta l’ancestrale e consolidata ignoranza, l’enorme carico di sfruttamento, sopraffazione , condizionamenti che la “guida” interessata di tanti “ pastori” esercita sul gregge. Oltraggio continuato all’elementare senso di giustizia che pervade ognuno di noi; “ Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia ….il resto vi sarà dato in sovrappiù”. Il parere degli esperti di religione viene espresso senza che si tenga conto della mancanza di un elemento fondamentale come può essere la giusta ed irrinunciabile libertà di giudizio; i pareri esprimono una concordanza o discordanza con l’ortodossia di cui si sentono depositari, ortodossia che per loro ha valore assoluto. Non si rendono conto o non vogliono ammettere che la base dell’ortodossia possa essere non corretta e non accettabile. Di fatto le basi di qualsiasi ortodossia sono ritenute validissime soltanto da una parte, piccola o grande che possa essere, mentre il resto trova giusti argomenti per non accettarle. Certezze indiscutibili sono un insulto alla, anche più modesta intelligenza umana, fondamentale dono divino. Nel campo del pensiero, anche nelle sue formulazioni più geniali, non si possono dare soluzioni e certezze valide sempre per tutti. Chiunque esprime e propone certezze assolute è sicuramente un millantatore; tutto è meravigliosamente relativo e discutibile. Discutiamone. Riflettiamo e cerchiamo solide fondazioni, un sostanziale punto di partenza. Quando si parla di religioni, e di cristianesimo in particolare ci si riferisce alle costruzioni teologiche che si sono susseguite nei precedenti millenni. Il cristianesimo parte- tralasciamo la base biblica- dal dato di fatto della presenza vitale, fisica su questo angolo di universo del Cristo considerato Uomo-Dio. L’idea fideistico teologica del cristianesimo attuale è la risultante di una problematica che attraverso i vari concili e le idee dei grandi santi-teologi è stata sistematizzata con i numerosi ed articolati contributi, con tutte le esegesi; possiamo aggiungere tutti gli apporti culturali esterni ma sostanzialmente nutriti ed amplificati dall’accettazione di quello che è considerato un fatto preciso e cioè il riconoscimento del Cristo come Uomo-Dio. In quest’ottica c’è una grande concordanza, non ostante le innumerevoli diatribe, scismi ed eresie. Ci chiediamo se queste costruzioni di un pensiero e di una pratica attività religiosa possiedano una base, un preciso fondamento di altissima accettabilità; questo grattacielo che svetta verso l’alto che fondazioni ha e su quale terreno queste fondazioni sono impiantate….Continua

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